In altre parole – Gli anglicismi della lingua italiana
Quali sono i più frequenti anglismi adottati dalla lingua italiana? Facciamo bene ad averne tanti o impoveriamo la nostra lingua?
Quali sono i più frequenti anglismi adottati dalla lingua italiana? Facciamo bene ad averne tanti o impoveriamo la nostra lingua?
Stereotipi e pregiudizi sono molti comuni e radicati nella nostra società. Ma cosa sono? E, soprattutto, come facciamo a distaccarcene?
Vi è mai capitato di sentire un anziano esclamare, con una punta di malinconia, che “una volta” le cose andavano meglio? Oppure che vostra nonna, rimproverandovi, se ne venisse fuori con un “ai miei tempi…!”, seguito da un nostalgico ricordo? Tranquilli, non siete i soli: a tutti almeno una volta nella vita è successo. Ma i nostri nonni non sono gli unici a lamentarsi: in ogni tempo e luogo ci sono stati dei nostalgici, che hanno scritto e parlato dei bei tempi andati.
Il secondo volto più amatodell’editoria italiana, Inge Schönthal, ci lascia all’età di 88 anni: la sua vita è stata d’ispirazione per tutti i giovani italiani
Da sempre si è cercato di risalire alle ragioni più profonde dell’essere, i più grandi studiosi e letterati hanno tentato di definire l’uomo e in molti sono giunti ad una conclusione: l’essere in realtà è fluido, si adatta alle circostanze assumendo delle maschere. Ma come si può conoscere il vero essere? Chi è in realtà l’uomo?
Dostoevskij, il più abile indagatore della natura umana, è stato in grado di penetrare nel sottosuolo di emozioni viscerali degli uomini: una presa sulla realtà esito della personale esperienza di una vita inquieta e travagliata.