Dentro e fuori “La vita intima” di Niccolò Ammaniti
Il nuovo romanzo di Niccolò Ammaniti, “La vita intima” (2023), uscito da pochissimi giorni, è un libro ironico, spietato e romantico. Ed è sicuramente uno dei testi migliori dell’anno.
Il nuovo romanzo di Niccolò Ammaniti, “La vita intima” (2023), uscito da pochissimi giorni, è un libro ironico, spietato e romantico. Ed è sicuramente uno dei testi migliori dell’anno.
Oggi il piacere sta perdendo sempre più la sua accezione positiva per manifestarsi in un rapporto di causa-effetto con il dolore. Anna Lembke analizza questo nel suo libro “L’Era della Dopamina: come mantenere l’equilibrio nella società del tutto e subito”.
In “Gourmet” Jiro Taniguchi parte da semplici elementi riguardanti il cibo per comporre riflessioni più complesse sul comportamento umano nella quotidianità.
Leggendo “Il sale della terra” si riesce a rivivere la precarietà di tutti coloro che, nella speranza di un futuro migliore, abbandonano tutto rischiando la propria vita. Con questo romanzo Jeanine Cummins dà voce a tutti quei migranti che ogni giorno subiscono umiliazioni.
Il sociologo Erving Goffman mette in luce ciò che emerge dalle interazioni quotidiane, come gli individui costruiscano un rituale intorno all’atto comunicativo e come l’identità sia modellata in base all’impressione che si vuole suscitare negli altri.
Facciamo il punto sull’anno letterario appena passato. Quali sono i 5 migliori romanzi usciti nel 2022 in Italia? Sarà stato un anno migliore o peggiore rispetto al 2021?
Durante la pandemia, per la prima volta, si è fatto un uso esteso della didattica a distanza. Gli studenti hanno mostrato, in media, un buon livello di soddisfazione. Ci si chiede dunque se sia giusto, oggi, abbandonare per sempre le lezioni online, lasciandole solo alle università telematiche.
Amazon e HBO quest’anno si sono contese il primato nel fantasy, con due serie di enorme successo: The Rings of Power e House of the Dragon. Qui vi spiegheremo perché la seconda è venuta decisamente meglio della prima, a partire dal soggetto.
Condividere: un termine tanto ripetuto che ormai lo percepiamo in modo sempre più distaccato e poco sincero. In profondità e in superficie. Cosa rappresenta per noi oggi la condivisione?
Sentirsi pronti alla vita o pensare di affogare nelle immagini di noi stessi che offriamo agli altri; andare avanti o autosabotarsi. Una lettera agli insicuri in cerca di approvazione, dentro e fuori di sé, per non cadere nella sofferenza.