L’importanza dell’arte e della storia, la tenacia durante il lockdown e la certezza che non è mai troppo tardi per studiare: questi sono le sfide e i sogni che Brianda Franco Salazar affronta ogni giorno.
I lettori più attenti avranno già sentito parlare di Sad Hot Girl Books, un’etichetta di marketing che include romanzi caratterizzati da protagoniste femminili in precarie condizioni emotive e relazionali.
Il progetto di aprire una Casa de Cultura per ricostruire un senso di comunità andato perduto è molto ambizioso: Brianda Franco Salazar, però, ha mantenuto tenacia e intraprendenza nonostante i momenti di difficoltà. Anzi, proprio in questi ha scoperto di avere accanto persone capaci di darle forza.
Il grande schermo ha contribuito enormemente a condizionare il modo in cui tutto il mondo percepisce la cultura e la popolazione greca, sia classica che contemporanea. “Never on Sunday” ne è un esempio perfetto.
On the road – Un weekend a Praga
Viaggiare è la scusa migliore per procrastinare tutti gli impegni. “Ci penserò al ritorno” è la frase che accompagna ogni partenza. Così, in un periodo particolarmente saturo di impegni, sono scappata a Praga, la città degli alchimisti.
Dal primo sciopero della storia alla crisi dei sindacati
Il primo sciopero della storia è avvenuto più di tremila anni fa nell’Antico Egitto. Eppure, oggi come non mai, sembra che i sindacati abbiano perso forza e utilità.
Pronipote di Emiliano Zapata, Brianda Franco Salazar ha dedicato la sua vita alla realizzazione di una Casa de cultura a Anenecuilco, la città dove è nata e ha deciso di rimanere, per avvicinare alla cultura una comunità che se ne sente troppo distante.
Selezionato nella dozzina finalista del Premio Strega 2023, “Dove non mi hai portata” (Einaudi, 2022) è un’opera intima in cui Maria Grazia Calandrone scava indietro nel tempo alla ricerca delle sue origini.
Al giorno d’oggi essere greci significa trovarsi intrappolati in una rete di stereotipi. “Il mio grosso grasso matrimonio greco” ci dà una perfetta rappresentazione di questi pregiudizi.
Trattare la linguistica non è sempre innocuo come può sembrare. Questa scienza parla di noi, di quel che siamo e di come ragioniamo; siamo quindi portati a credere di poterne parlare liberamente, senza troppa cura, certe volte anche senza le giuste conoscenze.