I femminicidi sono un problema sistemico della nostra società? Se lo chiede Giulio Cavalli nel romanzo “I mangiafemmine” (Fandango, 2023), in cui porta una cruda distopia dove il femminicidio viene legalizzato in nome dell’equilibrio tra i generi. In questa conversazione, registrata il 27 ottobre 2024, l’autore nel parla con Alice La Morella sul palco del LabOratorio di San Filippo Neri di Bologna.
Una distopia feroce e iperrealistica: nel romanzo I mangiafemmine Giulio Cavalli costruisce un mondo immaginario, il Paese di DF, che riflette in modo inquietante la nostra realtà. In questo scenario, la violenza contro le donne diventa oggetto di regolamentazione ufficiale, trasformandosi in una sorta di “attività venatoria” legalizzata.
Il protagonista, Valerio Corti, è il candidato premier dei Conservatori, apparentemente destinato a una vittoria certa. Tuttavia, una serie di femminicidi scuote l’opinione pubblica e mette in discussione la sua ascesa politica.
Mentre le sue dichiarazioni sessiste non fanno che aggravare la situazione, il partito decide di sostituirlo con Marzia Rizzo, una donna che dovrebbe placare le critiche. Ma la soluzione proposta è ancora più inquietante: un decreto legge che legalizza il femminicidio, presentandolo come una misura per ristabilire l’equilibrio tra i generi.

I mangiafemmine è stato inoltre proposto da Lisa Ginzburg al Premio Strega 2024, che lo ha definito una “lucidissima distopia che non ha nulla di distopico“, capace di affrontare temi attuali con una forza narrativa che scuote e coinvolge il lettore. In breve: un romanzo che mette in luce le dinamiche di potere e violenza di genere presenti nella nostra società.
27 ottobre 2024. La presentazione del libro I mangiafemmine di Giulio Cavalli è un evento di Mismaonda, con anche la collaborazione di LabOratorio di San Filippo Neri, Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, Moira Comunicazione e Giovani Reporter; sul palco Giulio Cavalli e Alice La Morella.
– Un evento a cura di Francesco Faccioli, Davide Lamandini e Vittoria Ronchi.
– Domande di Alice La Morella.
– Riprese di Davide Lamandini.
– Montaggio di Giada Maurizzi.
– Foto di Francesco Faccioli.
Un ringraziamento particolare anche a Giulio Cavalli, Mariangela Pitturru, Alice Rosellino, Tullo Lolli; alla Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, all’Oratorio di San Filippo Neri e a Mismaonda.