
Anche quest’anno, da aprile a dicembre, alla Casa della Cultura Italo Calvino di Calderara di Reno (BO), si terrà il corso gratuito CamERActing, ideato da Stefano Pesce e Licia Navarrini, finanziato dalla regione Emilia-Romagna e realizzato da Cronopios. Un’occasione formativa unica per tutti gli aspiranti attori dell’audiovisivo. Siamo stati a sentire la presentazione alla Cineteca di Bologna e ne abbiamo parlato con Stefano Pesce.
Il talento non basta: non solo un corso di recitazione
Il corso CamERActing, ideato da Stefano Pesce e Licia Navarrini, è un unicum per la città di Bologna. Il percorso, infatti, non si propone solo di migliorare la recitazione dei dodici aspiranti attori che verranno ammessi, ma ha come obiettivo quello di formare figure professionali a 360 gradi, in modo da ridurre il divario tra il mondo delle scuole di recitazione e il mondo del lavoro.
Come ribadito più volte durante la presentazione del corso, non basta avere talento per diventare un bravo attore: bisogna anche sapersi proporre e sapersi relazionare con ogni componente che collabora alla realizzazione di un film o di un prodotto televisivo.
Proprio in quest’ottica il corso vuole preparare attori neofiti a raggiungere obiettivi a lungo termine. Per farlo, il percorso articola vari moduli: allenerà gli attori e le attrici a stare davanti alla macchina da presa, con cui è fondamentale sapersi relazionare se si vuole lavorare in questo settore, e poi, come spiegano Pesce e Navarrini, a “essere autori della propria presenza”: a capire un copione e saperlo adattare alla propria persona.
Il corso poi vuole insegnare agli allievi anche a promuoversi realizzando self tape e imparando a risaltare la propria artisticità in foto, non tralasciando mai la recitazione, verranno utilizzati il Metodo Stanislavskij, anche nelle sue declinazioni più contemporanee, e la Tecnica Chubbuck.
Il corpo docenti è prestigioso e raccoglie professionisti del mondo del cinema e della televisione, che mettono a disposizione degli allievi il proprio sapere e la propria esperienza. Ci saranno, ovviamente, gli ideatori del corso Stefano Pesce e Licia Navarrini, ma anche i registi Enza Negroni e Ambrogio Lo Giudice, o ancora lo sceneggiatore Giampiero Rigosi, la responsabile del casting Barbara Giordani, che spiegherà come avere successo durante i provini, e l’attrice Doris von Thury, una delle poche insegnati autorizzate della Tecnica Chubbuck.
I docenti aiuteranno gli attori e le attrici a trovare “la propria matrice”, come la definisce Licia Navarrini, ossia quel tratto distintivo che gli permetterà di spiccare nel settore.
Il frutto di un ottimo lavoro
Durante la presentazione del corso sono stati mostrati i due reel finali dell’edizione 2024. Questi corti, reperibili sul sito di Cronopios, sono la perfetta dimostrazione della buona riuscita del corso, provando la bravura di ogni allievo.
I reel sono cuciti sugli attori proprio per risaltare le loro capacità, soprattutto Life Extention. Grazie a una trama creativa, il corto riesce a creare un ventaglio di personaggi molto differenti tra loro e con cui gli allievi hanno la possibilità di mostrare le capacità maturate durante il corso, riuscendoci egregiamente.
Inoltre, la regia di Stefano Pesce mette in risalto la disinvoltura degli attori nel relazionarsi con la macchina da presa, uno degli obiettivi principali che si pongono gli ideatori del corso e che è perfettamente dimostrato nella pratica.

Stefano Pesce invita i giovani attori a «fidarsi della propria immaginazione»
Dopo la proiezione dei reel conclusivi dell’edizione passata, abbiamo potuto fare qualche domanda a Stefano Pesce, direttore del corso e attore con ormai una lunga carriera alle spalle, costellata da esperienze nel cinema, nella televisione e nel teatro.
Sofia Lollini: Come è nata l’idea del corso e perché proprio qui a Bologna?
Stefano Pesce: A Bologna non c’era un’offerta di corsi come questo. Si pensa che l’attore sia l’ultimo pezzo per attrarre le produzioni sul territorio, ma non è così, può essere molto importante. Non c’era un corso professionalizzante prima, pur essendo una città di cultura. C’era un buco formativo e così ci siamo rivolti a Cronopios, che ha apprezzato il progetto e così siamo partiti.
S.L.: Cosa le dà insegnare in questo progetto?
S.P.: Per me cambia tutto. Mi rendo conto delle cose poco utili ormai per un attore, facendo questo lavoro da molti anni, e le trasmetto agli allievi. C’è una mia crescita dal punto di vista professionale, lo noto quando torno sul set, ma miglioro anche come persona, imparo a gestire il materiale umano. Sento il bisogno di un rinnovamento e anche di dare qualcosa indietro, sostenendo i giovani artisti e colleghi. Mi rapporto sempre così: un attore più anziano tra attori più giovani.
S.L.: Licia Navarrini durante la presentazione ha detto “un attore deve imparare a imparare sempre”. Lei come continua a imparare dopo tutti gli anni di carriera?
S.P.: Questo è un mio modo per imparare. Seguo anche io insegnanti di recitazione, studio nuove tecniche e cerco di trovare altre strade. Continuo sempre ad andare a lezione.
S.L.: Lei ora insegna a questi aspiranti attori, ma quando lei era un neofita della recitazione chi le ha insegnato a fare e ad amare questo mestiere?
S.P.: Ho fatto la scuola di teatro Paolo Grassi a Milano. Poi mi sono specializzato con Luca Ronconi a Roma e ho frequentato corsi sul metodo Strasberg in giro per l’Italia e a Parigi. Ho, quindi, tanti maestri, alcuni li ho cercati andando sui set, parlando con loro e guardando come lavorano; sono ancora alla ricerca e sono sempre stato alla ricerca, sono ormai trent’anni che provo a capire come fare bene questo lavoro.
S.L.: Se dovesse dare un consiglio su tutti a un giovane attore, quale sarebbe?
S.P.: Fidarsi molto della propria immaginazione è il traino più importante per qualsiasi scelta. Immaginare un mondo, un mondo professionale e immaginare sé stesso in questo mondo. Ti porta molto lontano e a scoprire tante cose di te e fuori da te.
S.L.: Adesso, oltre questo corso, che progetti ha?
S.P.: Come attore ho appena finito una serie Netflix, una serie Rai e un film da protagonista. Sto aspettando una chiamata e ho anche dei progetti da regista. Le iscrizioni al corso verranno chiuse il 4 marzo. Può essere un’occasione unica per tutti gli aspiranti attori e le aspiranti attrici per “imparare ad imparare” e per formarsi al meglio.
Intervista a cura di Sofia Lollini
(In copertina Stefano Pesce; foto: Lab Artist)