Con la sua vivace eleganza, Madrid è la meta perfetta per assaporare l’essenza della Spagna. In quattro giorni si riescono a visitare tutte le attrazioni principali sotto un cielo che, a detta dei madrileni, è blu come nessun altro.
“Non pensavo che Madrid fosse così bella, mi ha sorpreso”: probabilmente, prima di partire per la capitale spagnola, sentirete spesso pronunciare queste parole da chi ci è già stato.
In effetti, è davvero difficile rimanere indifferenti al fascino di Madrid, una città fine ed elegante che, però, non ama prendersi sul serio né rinchiudersi nel suo glorioso passato. Si può dire che Madrid sia letteralmente il cuore pulsante della Spagna: è una capitale viva, aperta a stimoli culturali di ogni tipo e pronta ad accogliere in maniera calorosa chiunque abbia la fortuna di trascorrervi alcuni giorni.
Dove, come, quando
Per chi ha la fortuna di poter scegliere liberamente il periodo in cui andare in vacanza, consiglio di visitare Madrid a maggio, nella prima metà del mese. Oltre a godere di un clima mite e piacevole, fino al 15 maggio è possibile approfittare dei numerosi eventi dedicati a San Isidro, il patrono della capitale spagnola, e vivere un’autentica esperienza da local.
Per visitare comodamente la città, il Bed&Breakfast Madridcito è perfetto se siete in coppia o se viaggiate in solitaria: a due passi da Puerta del Sol, uno dei centri nevralgici della città, questo B&B è il punto di partenza ideale per esplorare a piedi la capitale, oltre a essere ben collegato con i mezzi pubblici, dalla metropolitana agli autobus, compresi quelli diretti all’aeroporto.
Ed è proprio l’autobus il mezzo – a mio parere – più comodo per spostarsi da e verso l’aeroporto: al prezzo di 5€, consente di raggiungere dall’aeroporto i punti principali della città, come plaza Cibeles o la stazione di Atocha, in circa mezz’ora.
A spasso per Madrid
Madrid è una città ricca di edifici maestosi e piazze imponenti, ma non mancano le stradine piene di vivaci locali. Insomma, vale assolutamente la pena girarla a piedi per godere della sua bellezza.
Se prendete l’autobus in aeroporto, scendete a plaza Cibeles che ospita la fontana omonima, simbolo di Madrid, oltre a palazzi imponenti come il palazzo di Cibeles, sede del Comune, e il Banco de España.
Da lì, dirigetevi verso Puerta del Sol, un’altra delle piazze più famose di Madrid. A pochi metri di distanza, si trova un’altra piazza simbolo della capitale: Plaza Mayor, una piazza coperta interamente da edifici a tre piani. Inizialmente ospitava il mercato più grande della città; oggi, invece, viene utilizzata anche per numerosi festival e concerti.
Da Plaza Mayor, proseguendo verso ovest, si arriva al Palazzo Reale, sede della monarchia spagnola. Per ammirare il Palazzo Reale da un punto di vista differente, consiglio di fare un salto al Parque del Oeste: meno conosciuto rispetto al Retiro, da lì si può ammirare il panorama della città. Un aspetto curioso di questo parco è la presenza di un tempio egizio risalente al II secolo a.C., il templo de Debod, regalato dall’Egitto alla capitale spagnola per poter costruire la diga di Assuan.
Una visita all’altro grande parco di Madrid, il Parque del Retiro, è comunque imprescindibile: in particolare, se visitate la città a maggio, non potete perdere il roseto. Altra tappa obbligatoria all’interno del parco è il monumento ad Alfonso XII, che si innalza sul lago del Retiro, dove è possibile noleggiare una barca a remi.
Prendi l’arte…
Madrid, come detto prima, è un tripudio di cultura: ospita numerose opere d’arte dal valore inestimabile e di rara bellezza, non solo all’interno dei musei, ma anche nelle chiese, come la chiesa di San Jerónimo el Real. Oltretutto, gli studenti fino ai 25 anni entrano gratuitamente in gran parte dei musei della città, con un risparmio notevole.
Vicino al Parque del Retiro si trovano due dei più importanti musei madrileni: Il Museo del Prado e il Reina Sofia. Per quanto riguarda il primo museo, consiglio di dividere la visita in due giorni per evitare un’overdose d’arte. Il Prado, infatti, ospita una collezione che attraversa numerosi secoli di storia, dalle sculture dell’età classica, passando per i quadri di El Greco fino a quelli inconfondibili di Velázquez e Goya.
Il museo di arte contemporanea Reina Sofia, invece, si può visitare tranquillamente in mezza giornata: basta una mattinata per lasciarsi incantare dai capolavori del Novecento di Francia, Spagna e Sudamerica. Imperdibile Guernica di Picasso: l’impatto con l’opera è potente, un pugno nello stomaco che mette a nudo le brutalità di ogni guerra. Nella stessa sala sono presenti anche dei quadri che raffigurano passo dopo passo come è stata concepita l’opera.
Particolarmente sottovalutata da molti turisti è la Galleria di Belle Arti di San Fernando. Il museo, situato a Calle de Alcalá, una delle strade principali della capitale, raccoglie varie opere d’arte moderna e presenta anche una sala per concerti: se siete abbastanza fortunati, potrete assistere alle prove dei musicisti. Nel mio caso, la visita di alcune sale è stata accompagnata dal dolce sottofondo di un violino e di un pianoforte.
La cultura è anche nel cibo
La cucina fa parte a tutti gli effetti del patrimonio culturale spagnolo e – diciamocelo – è anche uno degli aspetti più interessanti di un viaggio. Ecco alcuni suggerimenti per conoscere la cucina madrilena (e non solo).
- Matador: un locale dove mangiare diverse tipologie di tapas, come un ottimo jamón serrano, le albóndigas de ternera (polpette di manzo) o il formaggio di capra arricchito dall’immancabile paprica, che i madrileni amano particolarmente. Consiglio di accompagnare queste tapas con un tinto de verano, un cocktail rinfrescante a base di vino rosso, soda e ghiaccio. Meno conosciuto della sangria, viene servito soprattutto in estate: non a caso, ‘verano’ significa proprio ‘estate’.
- Las Bravas: per rimanere sempre in tema tapas, una volta bisogna cenare da Las Bravas, luogo celebre per aver inventato la salsa brava, che si usa per condire le patatas bravas, uno degli aperitivi più famosi della cucina spagnola. Menzione d’onore per il loro pulpo a la gallega.
- Socarratt: è vero, chiedere una paella valenciana a Madrid è un po’ come chiedere una carbonara a Milano. Eppure, non ho resistito: un ottimo indirizzo è Socarratt che, oltre alla tipica paella valenciana, offre diverse varianti di paella adatte a ogni palato, dalla quella de mariscos a quella vegetariana.
- La Mallorquina: in pieno centro si trova una pasticceria affollata a ogni ora del giorno. Non lasciatevi scoraggiare, ed entrate a provare i dolci della Mallorquina: non ve ne pentirete. Consigliata anche per dei souvenir alternativi che – fidatevi – saranno molto apprezzati.
Beatrice Russo
(In copertina e nell’articolo foto di Beatrice Russo)
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