
Gentili lettori, sono molto sicura che tra voi si nasconde un futuro scrittore o sceneggiatore che avrà successo scrivendo un giallo o un thriller, in cui il ruolo del detective è fondamentale. Ecco una guida per creare il detective perfetto, ma non il perfetto detective.
Tra deduzione e determinazione: le differenze dei detective
Vi ho già letto nel pensiero piccoli scribacchini: che differenza c’è?
Il perfetto detective è un personaggio intelligente, scaltro, logico e che riesce a trovare collegamenti per ogni avvenimento; ma, allo stesso tempo, è anche emotivo e compassionevole, atletico e simpatico, possiede charme e carisma. Insomma, è capace di risolvere un caso in due giornate scolastiche.
Questo non va bene per la nostra storia: se il caso venisse risolto all’istante da un protagonista perfetto, l’indagine si fermerebbe a pagina nove del romanzo, con tanto di indice e ringraziamenti. Il perfetto detective non ci aiuta se non per risolvere un caso lineare, senza intoppi o macchie di sangue.
Il lettore, ricordatelo bene, è un bambino capriccioso che si annoia facilmente. In particolare, nei gialli bisogna sempre mantenere alta la suspense e far sentire sia il protagonista sia chi legge su un filo molto sottile di un rasoio altrettanto affilato.
Ma, quindi, vi chiederete: “come diavolo costruisco un personaggio a tutto tondo che non sia così perfetto da essere noioso?”

Innanzitutto, il detective può essere chiunque: uno studente, un bambino un po’ troppo curioso, una vecchietta, un poliziotto o un agente segreto. Come per tutti i personaggi, anche per il nostro investigatore dobbiamo pensare a un aspetto fisico e a un nome che siano riconoscibili e attirino l’attenzione.



Decifrare la personalità: il detective perfetto e le sue strategie
Passiamo al carattere del vostro personaggio. Ecco un consiglio pratico per una figura complessa come quella del detective: ogni due aggettivi positivi, aggiungetene uno negativo che possa effettivamente creare un problema e fare da “contrasto“.
Giocare con i suoi lati negativi metterà in moto la vostra fantasia e vi aiuterà anche a capire quale caso affidargli per rendere la storia più accattivante. Il personaggio, secondo la vostra preferenza, può evolversi durante la storia: Piripicchio potrebbe restare un detective logico e furbo, ma dopo un caso in cui interagisce molto di più con gli altri personaggi, si ritrova a essere più aperto e gentile.
La personalità del vostro detective dipende soprattutto dalla sua funzione nella storia (può arrivare anche ad essere l’antagonista, per esempio) e in base a ciò dipendono i suoi metodi di investigazione.
Da un lato, ci sono i detective che agiscono con metodi poco ortodossi, servendosi di informazioni e materiali che vanno oltre al semplice turno di lavoro; dall’altro, gli investigatori carismatici e solari, che collaborano con la polizia, senza mai infrangere la legge. Se scegli di dare al tuo detective una personalità cinica e chiusa oppure carismatica ed esuberante, è giusto che i suoi metodi rispecchino il suo carattere.
Ad esempio, il commissario Ricciardi, scritto dalla mente di Maurizio de Giovanni, è un uomo riservato e giusto che si assicura di risolvere sempre i suoi casi con il consenso dei suoi superiori e – al massimo – mandando il suo braccio destro, il brigadiere Maione, a raccogliere informazioni al di fuori delle indagini.
Al contrario dell’ispettore Lojacono, un uomo burbero e dai modi bruschi che, addirittura, viene accusato da un pentito di collaborare con la criminalità organizzata e che decide di risolvere un’indagine anche quando i superiori glielo impediscono.

L’armonia dell’investigazione perfetta
Giocare con le contraddizioni e i paradossi è un buon metodo per fare in modo che il vostro detective possa trovarsi in difficoltà di fronte a un caso che richiede una qualità che egli non possiede.
Così, lo scrittore riuscirà a divertirsi creando una trama contorta e piena di plot twist (si sa, lo scrittore si diverte a torturare i suoi personaggi) e il lettore avrà una storia curiosa da leggere che non lo annoierà facilmente e che lo terrà con il fiato sospeso fino all’ultimo punto.
Questa è la ricetta per creare il detective perfetto.
Ludovica Maria Accardi
(In copertina, foto da Unsplash)
Come creare il detective perfetto e non il perfetto detective è un articolo di Ludovica Accardi. Clicca qui per altri articoli dell’autrice.