Marco Castoldi, in arte Morgan, riemerge dall’oscurità del dimenticatoio in cui era finito insieme al Bugo-gate (“le brutte intenzioni, la maleducazione”, eccetera, per intenderci) con qualcosa di decisamente più grosso e meno divertente, e che questa volta non deve essere dimenticato. La vicenda che lo riguarda vede coinvolta anche Angelica Schiatti, al centro di una storia di persecuzioni e maltrattamenti.
Quattro anni di persecuzioni
È una lunga diatriba giudiziaria quella che ha inizio nel maggio 2020 con una denuncia da parte di Angelica Schiatti per minacce e revenge porn nei confronti di Morgan, e con l’attivazione del cd. Codice rosso (legge 69 del 2019) che rafforza la tutela di tutti coloro che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti.
Ma come siamo arrivati a parlarne oggi, nel 2024? Partendo dall’inizio, Angelica e Morgan, entrambi monzesi, si conoscono circa dieci anni fa nella loro città d’origine e iniziano una breve frequentazione, vedendosi saltuariamente ma comunque mantenendo un buon rapporto.
A fine 2019 iniziano di nuovo una relazione, stavolta più intima e burrascosa, ma Angelica dopo tre mesi circa decide di chiudere definitivamente.
Nonostante sembrasse aver accettato la rottura, a partire dal lockdown Morgan cambia atteggiamento, diventando pressante e i suoi messaggi nei confronti di Angelica e chi la circonda sempre più minacciosi.
Inizia lo stalking, che porta alla prima denuncia del maggio 2020. La vicenda senz’altro più grave risale però a un anno dopo, nel 2021: Morgan, dopo ripetute minacce, atti persecutori e diffusione di materiale intimo della ragazza sui suoi canali social, ingaggia due uomini (tra i quali un pregiudicato) con il compito di trovare la casa di Angelica e di “portargli” la giovane, facendo sottintendere di non avere buone intenzioni.
Le minacce e l’attivazione della legge antiviolenza Codice rosso
Per decoro non ho intenzione di replicare qui i messaggi scritti da Morgan ad Angelica Schiatti che sono trapelati sui social e che sono già fin troppo accessibili a tutti. Totalmente comprensibile è la paura che possa aver provato la diretta interessata leggendoli per la prima volta, perché la violenza e il timore che quelle parole perpetrano è davvero inaudito. E pensare che lui, con un goffo video sul suo profilo Instagram, li abbia definiti “poesie”, paragonandosi a ciò che Petrarca scriveva per Laura…
L’elemento più grave e avvilente, che per me rappresenta il fallimento di un sistema giudiziario che non protegge a dovere le cittadine di questo Paese, a mio avviso è che nonostante sia stata attivata una legge di recente lignaggio come il Codice rosso, non sia stata disposta negli anni alcuna misura per la tutela dell’incolumità della ragazza, che per anni ha potuto solo subire i deliri del cantautore.
Ma veniamo al 2024. Lo scorso sabato, dopo che la giornalista Selvaggia Lucarelli (nota di recente per aver fatto emergere il caso Pandoro-gate di Chiara Ferragni) ha denunciato i fatti, il cantante pubblica una storia Instagram in cui annuncia di aver preso provvedimenti legali nei confronti della giornalista, denunciandola per diffamazione.
Alla storia di Morgan, avente come sfondo la fotografia di uno scorcio apparentemente anonimo con un normalissimo guard rail, una normalissima strada e qualche normalissimo albero in lontananza, ha pubblicamente replicato Angelica Schiatti: “questa nella foto è la via di casa mia. Dove ovviamente non posso tornare perché ho paura”.
Quando la vox populi è più forte della legge
Alla luce dei fatti, potrebbe farsi strada un numero infinito di considerazioni. La domanda che maggiormente mi sono posta, aggiornandomi ora dopo ora sulla vicenda, è la seguente: cosa sarebbe successo se il caso non avesse avuto tutta questa risonanza mediatica?
Ad alimentare la rabbia del pubblico ha senz’altro contribuito, oltre all’articolo di Lucarelli sul Fatto quotidiano, anche il fatto che ad oggi Angelica Schiatti sia in una relazione con Calcutta, conosciutissimo nella scena insieme italiana, che si è espresso sulla vicenda difendendo la sua fidanzata.
Personalmente, non riesco a trovare risposta a questo interrogativo, forse perché non vorrei neanche sapere la verità. È ormai più che frequente che una donna denunci violenze, stalking, revenge porn e quant’altro, per poi non vedersi mai ascoltata, fino al punto in cui tutto finisce in tragedia.
Il nostro sistema giudiziario è davvero così carente che necessita di continue sollecitazioni dal “pubblico”? La diatriba legale tra i due è aperta già da quattro anni, in cui tutto quello che si è ottenuto è stata un’udienza preliminare celebrata nel 2023.
Da qui in poi, il nulla: i legali di Castoldi hanno ottenuto lo spostamento della controversia da Monza a Lecco per incompetenza territoriale, e stanno continuando a sollecitare il giudice per una conciliazione tra le parti, nel tentativo di evitare il processo.
Nonostante la legale che assiste Angelica abbia apertamente mostrato l’interesse di proseguire dinanzi al giudice, l’udienza è stata nuovamente rimandata a metà settembre.
La presa di posizione “a scoppio ritardato” di Warner e Rai
Se per gli scorsi quattro anni produttori e case discografiche, sono rimasti omertosi e consapevoli della questione, è arrivata la bufera social, alimentata dallo stesso Calcutta, che si una storia scrive: Oggi sono usciti diversi articoli di quello che ha dovuto subire la mia ragazza in questi 4 anni.
Vi assicuro che i fatti atroci dell’articolo sono solo una piccola parte di quelli accaduti e hanno modificato la nostra vita più di quanto si possa immaginare. Warner Music Italia ha deciso di offrire un contratto a questo persecutore nonostante fosse a conoscenza dei fatti. Per questo interrompo ogni possibile rapporto lavorativo con questa etichetta”.
Inutile dire che, a poche ore dalla notizia, Warner Music Italy ha dato tempestivo mandato ai propri legali per interrompere il rapporto contrattuale in corso con Morgan.
Trovo che sia piuttosto avvilente che i provvedimenti siano arrivati solo dopo la sollecitazione di un altro uomo celebre nel mondo dello spettacolo e mi domando se provvedimenti drastici come quello di Warner sarebbero avvenuti ugualmente se il nuovo fidanzato di Angelica fosse stato un comune mortale, anche se penso che già sappiamo tutti la risposta.
Per giunta, anche i vertici Rai hanno sospeso qualsiasi rapporto con il cantante, con cui si stava discutendo un progetto per un programma musicale su Rai 3 che lo avrebbe visto come conduttore.
In conclusione
In conclusione, trovo che sia essenziale spendere qualche parola nei confronti di Angelica Schiatti (al di là del caso Morgan), che da anni è in cerca giustizia, con l’augurio che questa potrà realizzarsi al più presto possibile.
La mia speranza in quanto studentessa di diritto è che le leggi che vengono scritte e approvate entrino effettivamente in vigore, non come un mero “compitino” da parte del legislatore che deve cercare di coprire qualsiasi fattispecie criminosa, ma che abbiano un’applicazione vera e concreta, con dei provvedimenti che siano in grado di realizzarsi tempestivamente per fronteggiare le situazioni di pericolo.
Sogno un’Italia dove le cittadine siano in grado di fare effettivamente affidamento su un sistema che le protegge sul serio, senza se e senza ma, con processi che rispettino i tempi sempre più scanditi dalla modernità, e che nessuna rimanga mai sola per anni in cerca di tutela.
Federica Marullo
(In copertina Marco Castoldi, in arte Morgan; fonte: Donne Magazine)