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Intervista a Nello Cristianini – Le macchine possono pensare?

Machina Sapiens Cristianini

Giovedì 4 aprile 2024, presso il Mast di Bologna, si è tenuta la presentazione del nuovo libro di Nello Cristianini, “Machina sapiens. L’algoritmo che ci ha rubato il segreto della conoscenza” (Il Mulino, 2024). Il testo si sviluppa a partire dalle parole di Alan Turing: “Propongo di considerare la domanda: le macchine possono pensare?


Un segreto rubato

Nello Cristianini, professore di Intelligenza Artificiale all’Università di Bath, dopo il successo de La scorciatoia (Il Mulino, 2023), ha scelto di raccontare nel suo nuovo libro le idee alla base di una tecnologia destinata a cambiare il mondo: l’intelligenza artificiale.

Per la prima volta possiamo dialogare con un’entità non umana senza sapere cosa aspettarci da queste interazioni.

Infatti, nuovi agenti intelligenti come ChatGPT si sono spinti ben oltre le intenzioni iniziali dei loro creatori, rubando così il segreto della conoscenza.

Molte capacità delle macchine sono emerse spontaneamente con l’aumentare dei dati a disposizione online e, ad oggi, urge la necessità di capire cosa i nuovi meccanismi intelligenti possano ancora imparare continuando ad esplorare infiniti libri e pagine web.

Machina Sapiens Cristianini
Nello Cristianini, Machina sapiens. L’algoritmo che ci ha rubato il segreto della conoscenza (Il Mulino, 2024).

La nuova era della conoscenza

In Machina Sapiens Cristianini ci fa riflettere sulla natura umana e su quell’intrinseca curiosità che, secondo la mitologia greca, ha indotto Pandora ad aprire il vaso sigillato o Prometeo a rubare agli dèi il mistero del fuoco.

Oggi, le cose non sono cambiate e continuiamo a spingerci oltre fino a cercare di scoprire il segreto della nostra stessa conoscenza.

Sul finale, l’autore offre uno spunto di riflessione che allude ad una nuova era, dove gli uomini dovranno fare un passo indietro e capire di non essere più soli:

Molte mitologie marcano l’inizio della storia umana con il momento in cui noi rubiamo agli dei il segreto della conoscenza: è questo il passo che ci fa diventare Homo sapiens. E se la scoperta di questo stesso segreto, da parte delle macchine, indicasse l’inizio di un tempo diverso, quello segnato da Machina sapiens?

Nello Cristianini, Machina Sapiens (p.146).

L’intervista

Camilla Massa: Nel libro, scrive che alcune capacità delle macchine emergono rapidamente con l’aumentare dei dati a disposizione, e diventa quindi difficile prevedere di cosa saranno in grado in futuro. Dato il ritmo del progresso, dobbiamo preoccuparci che superino le capacità umane e che a un certo punto ‘prendano il controllo’?

N.C.: Sono due cose diverse. Il fatto che una macchina possa prendere il controllo dipenderà unicamente da noi, non da lei, perché dipenderà da dove la collegheremo e dove la metteremo.

Se le chiederemo di guidare l’autobus, la macchina guiderà l’autobus, ma finché sta nel computer, lì resta. Sarà in tutto e per tutto una nostra scelta. Il fatto che possa superare le nostre capacità in alcuni campi mi sembra inevitabile, e già oggi sta accadendo.

Ci sono cose che vanno troppo veloci per le nostre menti, e che la macchina per sua natura fa meglio di noi: ad esempio, la contraerea, nella guerra in Ucraina, è mandata avanti dalle macchine, perché prendono più in fretta le decisioni. Ancora una volta, bisogna capire quando fidarci delle loro decisioni e quando non farlo.

Un altro esempio è il trading finanziario e anche lì si tratta di decisioni: tanti anni fa c’è stato un crash dei mercati, perché gli algoritmi hanno preso decisioni stupide tutti insieme. In altri casi, come le terapie intensive, abbiamo macchine che prendono decisioni utili. Tutto sta nel dove le collochiamo.

C.M.: Turing sosteneva che, costruendo macchine pensanti, avremmo capito molto su cosa sia il pensiero. Questa previsione si sta avverando o stiamo andando nella direzione opposta?

N.C.: Secondo me, il beneficio di questo lavoro è che stiamo lentamente separando concetti che prima erano mescolati. Già solo il fatto che siamo in grado di distinguere tra coscienza e intelligenza, fra categorie leggermente diverse, è segno che stiamo svelando questa cipolla, piano piano, e portiamo sempre più chiarezza.

Resteranno delle cose non comprese, ma le cose comprese le comprendiamo davvero. E allora forse aveva ragione Turing: stiamo comprendendo anche qualcosa di noi.

C.M.: Concludo con un’ultima domanda, posta nelle ultime pagine del libro: quando anche le macchine possono pensare, noi chi siamo?

N.C.: Bella domanda: non lo so. Per la risposta, ci sarà bisogno di tanto tempo e di generazioni.

Camilla Massa

(In copertina Nello Cristianini: si ringrazia la casa editrice il Mulino per la gentile concessione delle immagini)


L’intervista a Nello Cristianini su Machina Sapiens. L’algoritmo che ci ha rubato il segreto della conoscenza è stata realizzata in collaborazione con la casa editrice Il Mulino:

Il Mulino editore.
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