Nel corso dell’edizione 2023 della rassegna di eventi Politicamente Scorretto, organizzata dal comune di Casalecchio di Reno, il 17 novembre Davide Lamandini ha avuto l’occasione di fare alcune domande al giornalista di ilfattoquotidiano.it Paolo Bonacini, dopo l’evento “Mafia e gioco d’azzardo”.
Paolo Bonacini è giornalista per ilfattoquotidiano.it e ha seguito le 195 udienze del processo alla cosca Grande Aracri. Ha curato dal 2016 per la Cgil di Reggio Emilia il blog “L’Emilia oltre Aemilia”. Attualmente collabora con la Cgil Emilia-Romagna e fa parte della Direzione scientifica di LAW-legalità e diritti al lavoro. È stato direttore responsabile di emittenti televisive a Genova, Trento, Reggio Emilia e autore di reportages sui temi della cooperazione internazionale. Ha pubblicato tre romanzi: Il segreto del Farnese (Miraviglia,2010), Morte allo stadio (Miraviglia, 2008), Brigata Katiuscia (Miraviglia, 2010); e i saggi L’insostenibile leggerezza dell’etere e Le cento storie di Aemilia.
In questa intervista Bonacini, in dialogo durante il festival con Giovanni Tizian, spiega l’importanza della libertà di espressione, sancita dall’articolo 21 della nostra Costituzione, senza la quale non potrebbe svolgere il proprio lavoro. È necessario quindi, spiega Tizian, lottare quotidianamente, affinché la libertà di espressione venga preservata per tutti, non solo per i giornalisti, nella realtà quotidiana.
Bonacini parla poi del Processo Aspromonte emiliano, che dimostra come con il processo Aemilia non sia cessata la presenza di cosche mafiose di origine calabrese radicate nel territorio emiliano. La differenza però è che, nel caso di Aspromonte emiliano, non si tratta più di mafia economica, legata al settore edile e dei trasporti, ma di traffico di tonnellate di cocaina.
Paolo Bonacini
(regia Lorenzo Cotti, con la collaborazione di Benedetta Del Re; in copertina Giovanni Tizian, Massimo Masetti e Paolo Bonacini a Politicamente Scorretto 2023)
Questa intervista fa parte dell’edizione 2023 di Politicamente Scorretto.