La MetroMare Rimini-Riccione rappresenta un modello esemplare di trasporto urbano. Una delle pochissime applicazioni a livello mondiale di sistema filoviario a transito rapido che garantisce il collegamento tra le due località costiere promuovendo, allo stesso tempo, un modello di trasporto urbano sostenibile.
Introduzione storica
Il legame storico ed economico tra Rimini e Riccione ha da sempre richiesto un collegamento funzionale, difatti le città sono collegate dalla storica linea filoviaria 11 sin dal 1939. Con il passare dei decenni questa è rimasta pressoché immutata, sopravvivendo alla guerra e al tempo, cambiando solo gestione e modernizzando le tecnologie impiegate. L’ingente crescita dell’attività turistica ha però fatto nascere la necessità di una nuova soluzione.
Il 23 novembre 2019 venne inaugurata la MetroMare Rimini-Riccione: un sistema filoviario a transito rapido caratterizzato da una struttura costruita ad hoc, una delle pochissime applicazioni a livello mondiale.
Come si evince dal nome, lo scopo di questa opera è proporre un servizio in stile metropolitana, caratterizzato da molte fermate, corse frequenti e tempi di percorrenza brevi, andando a raffinare il servizio ferroviario già proposto. Difatti l’intero tracciato della MetroMare segue completamente la ferrovia, quindi si propone come alternativa ad essa.
Itinerario e peculiarità della linea
La MetroMare collega le stazioni ferroviarie di Rimini Centrale e Riccione Ceccarini in entrambi i sensi, per una lunghezza di 9.8 km, prevedendo 15 fermate intermedie divise in 3 zone commerciali, come mostrato in figura 1. È in parte a doppia via di corsa (sezione 7.30 m) e in parte singola (sezione 4.20 m). L’incrocio dei veicoli per le tratte a singola via di corsa è sempre previsto in fermata con ausilio di semafori (figura 2).
Lungo il tracciato sono presenti 4 rotatorie, e in corrispondenza sono state previste delle entrate e uscite dalla sede protetta:
- Capolinea Rimini Station;
- Fermata Toscanini, Via Chiabrera;
- Fermata Miramare Airport, Viale Cavalieri di Vittorio Veneto;
- Capolinea Ceccarini Riccione Station.
Per le fermate 1, 2 e 3 le rotatorie sono integrate nel tracciato, invece per la fermata 4 è previsto che il mezzo esca dalla sede protetta ed utilizzi la rotatoria pubblica davanti alla stazione. Le rotatorie sono mostrate in figura 3.
Gli accessi delle due stazioni sono sul livello stradale; invece, per le fermate 2 e 3, il tracciato passa sopra delle strade che interseca, e quindi sono presenti delle rampe carrabili, si mostra quella della fermata Miramare Airport in figura 4.
Le rotatorie sono state introdotte per:
- Dividere il percorso in 3 tratti per eventuali corse parziali e per l’entrata/uscita dei mezzi dal tracciato. Basandosi sullo strumento di misurazione di Google Maps, si riportano le distanze tra le fermate sopracitate: tra 1 e 2 è di circa 2.58 km; tra 2 e 3 è di circa 3.58 km; tra 3 e 4 è di circa 3.83 km;
- Permettere l’inversione della marcia durante il percorso e specialmente a fine corsa;
- Dividere la linea di contatto in 3 zone elettriche.
Dati tecnici della linea di alimentazione
La linea di contatto, alimentata ad una tensione nominale di 750 V DC, è costituita da conduttori in rame elettrolitico (lega rame argento CuAg 0.1%) di sezione 102 mm2 ed è posizionata ad una altezza media di 5 m dal piano stradale. Essa è sostenuta da una serie di pali in acciaio con passo variabile fra 27 e 33 m e da un sistema di sospensione autotensionante (la linea di contatto è mostrata in figura 2).
Sono presenti dei collegamenti equipotenziali tra le due catenarie, approssimativamente ogni 250/350 m (misurazione da Google Maps), facilmente riconoscibili perché rossi ed arcuati, così come mostrato in figura 5.
La linea di contatto è divisa in 3 zone elettriche separate elettricamente da sezionatori con apertura sotto carico:
- Prima zona da Rimini Station a Toscanini;
- Seconda zona da Toscanini a Miramare Airport;
- Terza zona da Miramare Airport a Ceccarini Riccione Station.
L’impianto è equipaggiato da 3 cabine di trasformazione elettrica 15 kV AC / 750 V DC, telecontrollate da remoto, con doppio gruppo di trasformazione elettrica da 890 kVA singolarmente in grado di garantire le potenze necessarie al funzionamento del sistema a pieno carico.
I dispositivi di ausilio per il collegamento automatico delle aste di captazione alla catenaria (campane) sono posizionati in corrispondenza delle fermate con rotatoria, proprio perché i mezzi entrano in modalità di moto autonomo in queste zone e si collegano immediatamente.
La carreggiata è divisa in due corsie di larghezza poco maggiore rispetto a quella dei mezzi utilizzati, quindi l’allineamento orizzontale è molto semplice. Invece per l’allineamento verticale sono presenti le strisce trasversali di arresto dei semafori (figura 6).
La flotta
I mezzi utilizzati sono 9 filobus full electric (In Motion Charging), realizzati dall’A.T.I. composta da Van Hool (carrozzeria ed interni) e Kiepe Electric GmbH (componentistica elettrica). Ne è mostrato uno senza livrea in figura 6.
Partendo da un Van Hool ExquiCity 18 Trolley bimodale che a listino è proposto come riportato in tabella:
Il sistema di trazione è stato sostituito con un motore Škoda Ml24 3550 K/4 da 240 kW e la batteria a bordo è da 49 kWh, in grado di garantire un’autonomia fino a 15 km fornendo una soluzione full electric.
Conclusioni
In conclusione, la MetroMare di Rimini-Riccione si erge come un modello esemplare di soluzione di trasporto urbano, con una serie di vantaggi tangibili che ne fanno un pilastro della mobilità sostenibile.
La sua capacità di coniugare efficienza, accessibilità e rispetto per l’ambiente rappresenta una pietra miliare nel progresso delle infrastrutture urbane.
Offrendo una connessione funzionale tra le due città costiere, la MetroMare favorisce la crescita economica e il turismo, promuovendo nel contempo uno stile di vita più sostenibile per i residenti locali. L’investimento in questa innovativa rete di trasporto si rivela dunque non solo un passo avanti verso una città più moderna e connessa, ma anche un impegno concreto verso un futuro più verde e resiliente per le generazioni a venire.
Gianluca Gentile
(In copertina immagine di autobus WEB)