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La coscienza di Zero – Zerocalcare e quel no al Lucca Comics

Zerocalcare Lucca Comics 2023

“Senza troppi giri di parole: purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema”. Con queste parole Zerocalcare ha ritirato la sua partecipazione dal Lucca Comics & Games 2023. Ma non è la prima volta che il fumettista si schiera apertamente su tematiche di stretta attualità…


Come purtroppo tutti sappiamo, tra le piaghe di questi nuovi anni Venti si è di recente aggiunto l’aggravarsi del conflitto israeliano-palestinese. Il 7 ottobre di questo mese il gruppo militare di Hamas ha intrapreso una controffensiva denominata “operazione Spade di ferro” con lo scopo di rispondere alle violenze perpetrate dall’esercito israeliano.

Ancora guerra

Il tema della guerra mi leva le parole di bocca, riempiendomi la mente di pensieri. Proprio per questa ragione ho sempre avvertito un certo freno nel parlare di argomenti complicati e spaventosi come questo e, discutendone con alcune persone che mi circondano, ho avvertito questa grande difficoltà nell’esprimere un pensiero critico.

La guerra per me è semplicemente un abominio, un comportamento sconsiderato di chi governa che puntualmente si scorda che il sangue e i bombardamenti andranno a danneggiare entrambe le parti, colpendo la popolazione più debole e che ha meno possibilità di scappare e salvarsi. Questo e altri dubbi mi attanagliano e creano una tale confusione che si traduce in un blocco assoluto nell’esternare una qualsivoglia riflessione che si possa considerare sensata.

Tuttavia, se c’è una cosa che sto imparando negli ultimi giorni è che di queste atrocità bisogna parlare, diffondendone notizie e consapevolezza generale. Solo due giorni fa nella Striscia di Gaza sono saltati internet e ogni tipo di comunicazione, nascondendo il conflitto nei suoi dettagli più scabrosi. Ho capito che è proprio per questo motivo che non bisogna lasciare le parole solo agli esperti, e che è necessario informarsi sulle notizie (accertate!) e farle circolare, perché ogni minimo dettaglio può fare la differenza.

Lucca Comics & Games 2023

Rimanendo in tema, c’è chi oltre alle parole agisce con i fatti, e, anche nel suo piccolo (se comparato alla vastità dell’emergenza), è riuscito con un gesto decisamente significativo a far discutere e riflettere sulle atrocità che stanno accadendo in Palestina.

Sto parlando del noto fumettista Zerocalcare, che ha rinunciato a partecipare al Lucca Comics & Games del 2023, uno degli eventi più importanti del suo settore, proprio perché patrocinato dall’ambasciata di Israele.

Michele Rech comunica la sua assenza alla storica fiera internazionale che andrà in scena dal 1° al 5 novembre tramite i suoi canali social.

“Senza troppi giri di parole: purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema”, ammette schiettamente il disegnatore; queste prime righe condivise su Instagram hanno anche da sole una grandissima forza comunicativa.

Lucca Comics & Games 2023.

Lui, a differenza di altri, ammette senza giri di parole quali sono le sue idee politiche in merito alla questione israelo-palestinese, senza alcuna paura di addossarsi antipatie o di pregiudicarsi eventuali opportunità lavorative future.

Il problema Israele

Anche la supermodella Bella Hadid si è esposta a favore della Palestina e, dopo essere stata definitaodiatrice d’Israele” da Ben-Gvir, il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano, ha ricevuto una generosa quantità di minacce di morte.

La Hadid ha confidato che numerosi marchi avrebbero stracciato i contratti di lavori intrapresi con lei.

Bella Hadid manifesta in favore dei palestinesi.
Bella Hadid manifesta in favore della Palestina (foto: Tribune).

In questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone che non sanno nemmeno se saranno vive il giorno dopo, dopo oltre 6000 morti civili, uomini donne e bambini affamati e ridotti allo stremo in attesa del prossimo bombardamento o di un’invasione di terra, mentre politici sbraitano in TV che a Gaza non esistono civili e che Gaza dev’essere distrutta, mentre anche le Nazioni Unite chiedono un cessate il fuoco – il minimo davvero – che viene sprezzantemente rifiutato, per me venire a festeggiare lì dentro rappresenta un corto circuito che non riesco a gestire.

Zerocalcare

L’autore e l’editore

Queste fredde e incalzanti parole raccontano i fatti esattamente come stanno: la difficoltà di ignorare il simbolo dell’ambasciata israeliana sul manifesto è troppa, quando a poche migliaia di chilometri avvengono tali atrocità.

Mi dispiace nei confronti della casa editrice, dei lettori e delle lettrici che hanno speso denaro per treni e alloggi magari per venire apposta, e anche per me stesso, perché Lucca per me è sempre stato un gigantesco accollo ma anche un momento di calore e di incontro.

Zerocalcare.

Il discorso prosegue con un appunto che denota una grande professionalità: le scuse per non essere presente nei confronti di chi sarebbe andato a Lucca solo per stringergli la mano sono sincere ma inflessibili; infatti, la decisione è presa e Zero ha mentalmente già accettato anche le conseguenze, probabilmente consapevole che il suo pubblico avrebbe capito.

Oltre ai suoi estimatori, ad aver manifestato tutto il suo sostegno è stata anche la sua casa editrice, BAO Publishing:

Tutta BAO gli è solidale, comprende perfettamente le sue ragioni, le accetta e se ne sobbarca serenamente le conseguenze, confidando nella comprensione anche dei lettori e dei visitatori della fiera. Spiace che, se qualche giorno fa l’organizzazione si fosse espressa pubblicamente per chiarire i dubbi e le perplessità che hanno portato parte dell’opinione pubblica addirittura a invocare il boicottaggio di Lucca, forse i toni della polemica sarebbero stati più gestibili, e non si sarebbe dovuti arrivare a tanto. Da un grande evento popolare derivano grandi responsabilità, e quella di comunicare con il proprio pubblico, soprattutto in un momento drammatico e di grandissima incertezza, non è tra quelle che si possono ignorare.

BAO Publishing.

Le critiche

Nonostante il grande supporto e le belle parole che molti gli hanno lasciato sui suoi canali social, qualche piccola frecciatina degna di nota c’è stata: il vicepremier Matteo Salvini non ha perso l’occasione neanche questa volta di farci sapere la sua opinione su X (il nuovo nome di Twitter, per intenderci):

Forse non è stato pienamente compreso il concetto per cui la libertà dell’arte sta anche nel non volersi concedere, abbassandosi alla mercè di un qualunque finanziatore.

Inoltre, secondo le ultime notizie, Lucca Comics & Games non sembra intenzionata a rinunciare al patrocinio, pur avendo ribadito il rispetto per ogni tipo di opinione e scelta personale.

“Abbiamo riflettuto molto sulla possibilità di rinunciare al patrocinio, ma abbiamo ritenuto che sarebbe un atto poco responsabile nei confronti non solo delle istituzioni e delle realtà appartenenti al nostro ecosistema, ma anche per tutti i partecipanti”.

La coerenza di Zerocalcare

Le storie di Zerocalcare si concludono con la condivisione di un’esperienza personale: racconta di essere andato lui stesso a Gaza e di aver conosciuto persone che ogni giorno si sforzano per renderlo un posto migliore con attività sportive e culturali.

Quando queste persone mi chiedono com’è possibile che una manifestazione culturale di questa importanza non si interroghi sull’opportunità di collaborare con la rappresentanza di un governo che sta perpetrando crimini di guerra in spregio del diritto internazionale, io onestamente non riesco a fornire una spiegazione.

Zerocalcare.

Nello stesso modo con cui ha iniziato il suo ragionamento, così lo conclude: sempre “senza troppi giri di parole”, Zerocalcare ricorda a chiunque lo stia leggendo che il suo non è un giudizio morale verso qualunque altro artista che deciderà di essere presente al Lucca Comics di quest’anno; e, anzi, augura la miglior permanenza possibile in Italia agli artisti Asaf e Tomer Hanuka, gli autori del poster dell’evento; “non ho mai pensato che i popoli e gli individui coincidessero coi loro governi”.

Nonostante non sorprenda l’occhio di riguardo e il pensiero critico che Zerocalcare ha da sempre per questi temi, emersi anche nel finale della sua ultima serie, Questo mondo non mi renderà cattivo (2023), questo gesto gli fa senz’altro onore e lascia intuire una spiccata morale che spero diventi sempre più contagiosa.

Federica Marullo

(In copertina per Zerocalcare al Lucca Comics; immagine di Domani)


Per approfondire: 

  • Guida a Zerocalcare scritta da una fan (gelosa), di Maddalena Ansaloni;
  • “Questo mondo non mi renderà cattivo”, mi limito a strappare i bordi, di Federica Marullo;
  • “Questo mondo non mi renderà cattivo”, un’analisi sociale, di Maddalena Petrini;
  • Quello che mi ha insegnato “Strappare lungo i bordi” di Zerocalcare, di Federica Marullo;
  • Strappare lungo i bordi, la recita della vita, di Alessandro Leo.
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