Per quanto riguarda le relazioni, più di duemila anni fa Platone teorizzò il mito dell’androgino, e ancora oggi la ricerca della propria metà mancante è uno dei principali sogni collettivi.
Ma siamo davvero sicuri che questo mito sia da leggere come un’implicita incompletezza di chi invece sceglie di stare da solo? Al contrario, è giusto sentirsi davvero completi emancipandosi dai legami sentimentali?
Indipendenza o dipendenza affettiva: due tendenze che, se portate all’estremo, possono comportare non pochi problemi. Ma allora come ci dobbiamo relazionare con l’argomento?
La prima puntata della seconda stagione di Chiedo per un amico tratta proprio di questo: attraverso le nostre esperienze personali e con l’aiuto di riferimenti culturali a film (Tre uomini e una gamba di Aldo, Giovanni e Giacomo), interviste (Vanity Fair a Pierfrancesco Favino), libri (Simposio e La Repubblica di Platone; Persone Normali di Sally Rooney), serie TV (Sex Education) e performance artistiche (Rest Energy di Marina Abramović), l’obiettivo non è fornire verità assolute, ma analizzare questi estremi ed evidenziare quelle che per noi potrebbero essere le sfumature a cui affidarsi.
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Matilde Catelli e Lorenzo Cavazzini
(in copertina immagine tratta dal video della performance Rest Energy di Marina Abramović, 1980)
Per approfondire, Platone, il mito dell’androgino e le relazioni: