La “gamification” è uno strumento in grado di aumentare l’impegno e la produttività degli utenti attraverso dinamiche di gioco al passo con le nuove generazioni. Proprio per la sua incredibile efficacia si è affermata in numerosi settori ed è in perenne espansione, malgrado i seri rischi che può comportare…
Indice: 1. Cos’è la gamification?; 2. Formazione e marketing, i settori privilegiati; 3. Il lato oscuro della gamification.
Il termine deriva dalla parola game e indica il tentativo di incentrare l’esperienza dell’utente su formule interattive basate sul gioco e sul divertimento. In altre parole, si tratta dell’utilizzo di regole e meccaniche ludiche come missioni, sfide, raccolte punti o livelli in contesti che non hanno direttamente a che fare col gioco.
La gamification non è un concetto del tutto nuovo: infatti, affonda le sue radici nell’antichità, quando i maestri greci usavano dei giochi a scopo pedagogico per introdurre i giovani alla vita politica e militare. All’inizio degli anni 2000, questo strumento ha progressivamente trovato applicazione in diverse aree come l’educazione e il marketing, a causa del cambio generazionale e della familiarità riscontrata dai giovani nelle dinamiche di gioco.
L’impiego della gamification permette agli utenti di conseguire una serie di obiettivi, tra cui aumentare l’engagement e favorire un consolidamento di interesse in modo tale da stimolare un comportamento attivo e misurabile.
Per questo motivo, nel corso degli anni, la strategia ha preso sempre più piede all’interno di organizzazioni aziendali, facilitandone la gestione dei clienti, il consolidamento della loro fedeltà al brand e l’incremento delle performance dei dipendenti.
Camilla Massa
(In copertina Clint Bustrillos da Unsplash)