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On the road – Come (non) organizzare un weekend a Como

Lago di Como

Avete presente quelle giovani coppie che passano ore a organizzare un perfetto weekend romantico e rilassante insieme? Io e il mio ragazzo non siamo tra queste. Ecco la guida completa a come (non) organizzare un viaggio sul lago di Como.


Il lago di Como è una delle mete più gettonate dai turisti stranieri e non solo. Potete quindi immaginare che andare in periodo estivo non sia un’idea così fantastica. Consapevoli di ciò, non ci siamo fatti intimorire dal caldo torrido, dall’umidità e dalla massa di turisti che come noi volevano vedere le bellezze del lago.

Visto che ogni nostro viaggio è sempre un’avventura organizzata sopravvalutando le nostre capacità, abbiamo deciso di camminare molto. Un viaggio che doveva essere rilassante si trasformò in un trekking urbano. Siamo partiti da Bologna per Milano con Italo, per arrivare a Como abbiamo preso un regionale, e il viaggio complessivamente è durato circa tre ore.

Giorno 1: sabato

(Percorso su Google Maps)

Alle 12:40, orario indicato sull’ultima foto in cui eravamo belli carichi e felici, è iniziata la sfacchinata. Il nostro piano era di prendere un autobus da Cernobbio, che dalla stazione Como Lago dista un’ora a piedi, e poi camminare verso Lenno. Immaginate due giovincelli con lo zaino in spalla che si fermavano lungo il tragitto ogni tot per rimettersi la crema solare sul collo. Sì, eravamo proprio noi.

Cernobbio

Durante la breve camminata fino a Cernobbio, abbiamo potuto ammirare il Tempio Voltiano, un museo scientifico di un bianco candido dedicato al fisico Alessandro Volta, originario di Como. L’edificio neoclassico è rialzato su una base di due metri, in modo da essere protetto dalle piene.

Il lago è famoso per le sue imponenti ville che si affacciano sull’acqua e ne abbiamo viste di tutti i colori, letteralmente. Durante la passeggiata lungo il lago si possono scorgere Villa Saporiti e Gallia.

Lago di Como

Continuando, ci siamo fermati all’ombra di un albero nel giardino di Villa Olmo, un edificio del diciottesimo secolo in stile neoclassico, che ospita mostre, manifestazioni e convegni.

La prossima villa visitata è stata Bernasconi, da cui sono rimasta piacevolmente affascinata tanto da decidere di realizzare uno shooting sulla sua architettura liberty. La Villa è un museo che coinvolge il visitatore attraverso un’esperienza atipica. Il Museo, infatti, è stato pensato come una casa parlante che accompagna i turisti stanza per stanza, raccontando la sua storia e quella dei suoi proprietari.

Lenno

Da Cernobbio abbiamo preso l’autobus per Lenno, dove si trovano le famose Villa Balbiano e del Balbianello, quest’ultima è stata la location cinematografica per diversi film, tra cui il secondo episodio di Star Wars e Casino Royale.

A Lenno abbiamo deciso di fare un piccolo aperitivo per ricaricarci, in attesa del battello che ci avrebbe portati a Varenna. Erano circa le quattro. Fino alle cinque abbiamo girovagato per Lenno, ammirando la vista lago e lamentandoci del caldo, poi abbiamo preso il traghetto. Per muoverci via acqua abbiamo consultato il sito navigazionelaghi.it, dove abbiamo anche comprato i biglietti.

Lago di Como
Villa de Herra (Lenno).

Lungo il lago si affacciano piccole spiagge dove poter prendere il sole e fare anche un bagno, quindi vi consiglio di portare il costume!

Varenna

Siamo arrivati a Varenna verso le sei e ci siamo incamminati per la Passeggiata degli innamorati: un tratto di strada che costeggia il lago e che vi porta nel punto più frequentato di Varenna. Qui ci sono moltissimi locali dove sedersi e consumare qualsiasi cosa vogliate con vista lago.

Noi, per stare più tranquilli, abbiamo preferito continuare a visitare e fare tappa aperitivo in un locale di fronte alla Chiesa di San Giovanni. Dopo aver girovagato per Varenna e scattato qualche foto, siamo andati a prendere il treno per Dervio, che ci avrebbe avvicinato all’albergo, situato a Olgiasca.

Vi consiglio di prenotare un albergo più vicino alla città perché abbiamo dovuto camminare lungo la statale usando le torce del telefono per illuminare la strada. Più divertente a raccontarlo che a farlo.

Giorno 2: domenica

(Percorso su Google Maps)

La mattina seguente, dopo un’abbondante colazione in hotel, il nostro host ci ha accompagnato in macchina fino a Dervio, rimasto sconvolto dal nostro arrivo durante la notte. Nei cinque minuti di viaggio ci ha raccontato la storia della sua vita, dai suoi viaggi in Sudamerica al suo divorzio. Devo dire che un po’ l’ho invidiato.

Orrido di Bellano

Da Dervio abbiamo preso il treno per Bellano, dove si trova l’orrido dell’omonima cittadina. In questo caso, per orrido si intende una gola rocciosa dove passano torrenti o fiumi che formano cascate. All’entrata si paga un biglietto di cinque euro. Il piccolo canyon si visita attraverso delle passerelle ancorate alle pareti, se soffrite di vertigini non guardate giù!

Castello di Vezio

Dopo aver passato la mattinata al fresco, siamo tornati a Varenna. Qui siamo saliti, con non poche difficoltà, fino al Castello di Vezio, dove si trovano dei fantasmi di gesso e cartapesta che ricordano i disennatori di Harry Potter; questi però non cercano di risucchiarvi l’anima, anzi sono molto più alla mano e qualcuno lo vedrai anche disteso sulle mura a prendere il sole.

Anche qui il biglietto è di cinque euro. Questo avamposto militare fu eretto nel Medioevo per motivi difensivi e di controllo e protesse gli abitanti da guerre e saccheggi. In realtà, la leggenda narra che è stato costruito su volere della regina longobarda Teodolinda.

All’orizzonte, i due rami del lago si incontrano e in mezzo spunta Bellagio, prossima tappa del nostro viaggio. Dopo esser scesi dal castello, siamo andati subito a cercare un locale dove pranzare. Vi consiglio di provare le diverse specialità di pesce che vengono pescati nel lago.

Bellagio

Dopo pranzo siamo andati a Bellagio, dove abbiamo passeggiato sul lungolago e siamo saliti fino al Parco Martiri della Libertà. Stanchi e felici, ci siamo distesi all’ombra e siamo rimasti lì a chiacchierare prima di ripartire con l’autobus verso la stazione.

Lago di Como

Si è concluso così un weekend al lago di Como, all’insegna della dolce vita italiana, con suggestivi paesaggi naturali e paesini pittoreschi straripanti di turisti che cercano la realtà romanticizzata tanto narrata nei film americani e sui social.

Stefania Berehoi

(In copertina e nell’articolo, foto di Stefania Berehoi)


Per approfondire: leggi gli altri articoli della sezione Viaggi e della rubrica On the road.

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