CronacaPolitica

Trump e il processo a New York (su Sistema Critico)

Trump-Unsplash

Resilienza” è un termine abusato negli ultimi, ma che si adatta bene alla situazione giuridica di Donald Trump. La sua intelligenza politica consiste nella capacità di saper affrontare e volgere a proprio favore una situazione problematica per la sua carriera.


Indice: 1. Il fatto; 2. Le dichiarazioni di Trump; 3. Saper sfruttare la situazione; 4. Un’occasione per le prossime elezioni.


È il 4 aprile 2023. L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump si trova nel tribunale di Manhattan e il giudice Juan Merchan presenta 34 capi di accusa. Si apre così il caso “Stormy Daniels”.

Secondo l’accusa, infatti, Trump avrebbe comprato con più di 130 mila dollari in nero durante la campagna elettorale del 2016 per comprare il silenzio della pornostar Stormy Daniels, che avrebbe minacciato di rivelare un loro incontro intimo avvenuto nel 2006, in occasione di un torneo di golf.

Uno scandalo che, all’epoca, avrebbe messo a rischio il suo successo politico e danneggiato la campagna elettorale, ma che l’ex presidente è stato in grado nascondere all’opinione pubblica.

L’incriminazione, basata su indagini che durano da cinque anni, venne avanzata dalla procura distrettuale e votata a favore dal Grand Jury di New York, un organismo di controllo e bilanciamento del sistema giudiziario con il compito di evitare che un caso arrivi a processo solo sulla base della parola della pubblica accusa.

Maddalena Petrini

(In copertina Library of Congress da Unsplash)


Per approfondire: leggi gli altri articoli di Giovani Reporter su Sistema Critico.

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