La salute mentale, pur essendo uno dei temi più caldi degli ultimi anni, resta per molti versi un argomento scomodo e sottovalutato, spesso messo in ombra rispetto al piano fisico e ancora pregno di aspetti da sdoganare. Iniziare una terapia può infatti comportare ansia e paure, anche se dovrebbe invece rappresentare uno strumento efficace per affrontare le difficoltà e lenire quel dolore che la vita porta con sé.
Affrontare questo tipo di percorso risulta perciò ancora problematico in ambito economico (mancando il sostegno delle istituzioni), sociale e medico: Quale psicologo scegliere? Assumere farmaci è un aiuto o un segno di debolezza? Quando smettere con la terapia? Parenti e amici sosterranno questo mio percorso?
La quinta puntata di Chiedo per un amico tratta proprio di questo: attraverso esperienze personali e con l’aiuto di film (Joker di Todd Phillips; Eternal Sunshine Of The Spotless Mind di Michel Gondry), libri (Illusioni: Le avventure di un messia riluttante di Richard Bach), quadri (Il sonno della ragione genera mostri di Goya) e serie TV (Tutto chiede salvezza) cercheremo di fornire delle risposte a queste domande.
Obiettivo della puntata non è fornire verità assolute o consigli medici, essendo consapevoli di come per farlo sia necessario avere una conoscenza professionale della materia, ma raccontare il nostro percorso con la speranza che possa aiutare a sdoganare proprio gli aspetti che ancora oggi possono risultare scomodi.
In aggiunta, nel caso in cui aveste qualcosa da dirci o confidarci, se voleste scambiare anche solo qualche parola riguardo l’argomento, e vi potesse far piacere farlo con noi, potrete farlo scrivendoci su chiedoperunamico@giovanireporter.org o direttamente sui nostri profili Instagram (@spobabbi e @lorenzo.cavazzini) dove saremo lieti di leggervi e rispondervi.
Matilde Catelli, Lorenzo Cavazzini
Per approfondire:
- Ma stiamo diventando pazzi? – 5 opere sulla Salute Mentale, di Teresa Caini;
- Se mi lasci ti cancello, di Alessandro Leo (AperiCinema);
- Joker, folli da impazzire, di Caterina Tenisci.