CronacaSport

Gp d’Australia – La Formula 1 tra i canguri


Il riassunto del GP d’Australia? Succede il finimondo, ma vince sempre Max Verstappen. Ormai sembra essere il teorema su cui si fonda questa stagione di Formula 1. A Melbourne almeno abbiamo avuto l’azione e le sorprese di cui parla Domenicali: bandiere rosse che nemmeno Lapo Elkann avrebbe dato e penalità dispensate senza senso. Ma andiamo con ordine. 


AAA Cercasi Ferrari

In questo mirabolante GP d’Australia, è d’obbligo partire dal povero Leclerc che non fa neanche un giro, con la gara di Jacobs alle Olimpiadi di Tokyo che dura di più di quella del monegasco; alla prima curva infatti Charles va subito fuori e se ne esce dal circuito a godersi le bellezze di Melbourne. Intanto secondo 0 in stagione per Leclerc, che va a dominare a metà classifica.

L’altra Ferrari stranamente stava anche facendo una buona gara con Carlos Sainz al quarto posto, ma per un incidente o presunto tale con Alonso alla seconda ripartenza (e a solo due giri dalla fine del Gran Premio, con la griglia ancora compattissima) gli viene data una penalità di 5 secondi completamente a caso, che lo fa scivolare al quindicesimo posto. 

Intanto Sainz nel team radio chiedeva al suo muretto di fare qualcosa mentre piangeva. La Ferrari e anche lui sono andati dai commissari per spiegare, ma gli officials della FIA hanno un bidone della spazzatura al posto del cuore e gli hanno negato qualsiasi ristoro o richiesta varia; lo spagnolo alla fine della gara dichiarerà poi di sentirsi derubato, e lo stesso Alonso ha affermato che si è trattato di una penalità senza senso.  

GP Australia
Foto tratta da: MakFormula1

Dolci e vecchie rivalità

Passando all’extra-Ferrari, nel GP d’Australia si è rivisto anche il duello Verstappen vs Hamilton, durato appena un giro dopo la prima ripartenza ma ovviamente non privo delle immancabili polemiche: Max ha infatti accusato Lewis di qualche movimento scorretto in gara. Invecchia tutto ma non le rivalità.

La prima bandiera rossa per un incidente di Albon aveva fatto ripartire l’inglese davanti alla Red Bull, ma lo strapotere dell’outfit di Milton Keynes è troppo.

GP Australia
Foto tratta da MakFormula1

 

Poco male per la Mercedes che, dopo il ritiro di Russel preso dallo sputare fiamme della sua macchina, guadagna il secondo posto davanti all’Aston Martin di Alonso, l’unico che ci fa godere in questa stagione.

Prima della gara, ovviamente, il solito battibecco con Hamilton che gli ricorda il 2007.

Verso Baku

Tre bandiere rosse per questo Gp, e una gara poco sicura anche per gli spettatori. Prima l’invasione di pista con la gara ancora in corso, vedendo gli organizzatori del Gran Premio convocati dai commissari. Poi la tragedia sfiorata con un tifoso colpito da un detrito della Haas di Magnussen, andato a muro nei giri finali.

Lo spettatore australiano è rimasto ferito al braccio e non è stato neanche medicato subito ma solo in seguito, alla fine della gara. 

Presi dalla depressione per la Rossa e l’inarrivabile performance della Red Bull, direi che possiamo metterci tranquillamente il Gran Premio d’Australia alle spalle e pensare già a quello molto più suggestivo di Baku in programma a fine aprile. 

Foto tratta da MakFormula1

Filippo Rocchi

(Immagine di copertina tratta da: MakFormula1)


La Formula 1 tra i canguri è il commento al Gran Premio d’Australia della stagione 2023 di Formula 1. A questo link trovi iL commento al Gp dell’Arabia Saudita!

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