Sembrava che dovesse intervenire direttamente Max Verstappen con la sua penalità per ravvivare questo GP. Neanche il guasto in qualifica e la partenza dal quindicesimo posto però hanno negato la doppietta alla Red Bull a Jeddah, in Arabia Saudita. Stavolta ad andare in solitaria è stato Checo Perez, miracolato due volte dalla FIA, con un Nando Alonso che ha trovato la sua seconda giovinezza.
Alonso, podio o non podio? Questo è il dilemma
Proprio lo spagnolo era tornato in prima fila dopo 10 anni. All’esordio di questo GP in Arabia Saudita, Alonso saluta con la manina Perez rimasto piantato alla prima casella, salvo poi ricevere 5 secondi di penalità per aver superato il limite della posizione di partenza a sinistra.
A levargli il secondo posto ci pensa quindi Max Verstappen, reduce da una furente rimonta in stile Saetta McQueen, che passa indisturbato in mezzo alle macchine incidentate.
Terzo posto mai in discussione sulla pista per il pilota dell’Aston Martin, se non fosse per la Federazione, che gli fa simpatico dono di un’altra penalità a gara conclusa, stavolta per non aver rispettato in modo adeguato la prima. Alla fine, però, arriva ancora il contrordine: penalità revocata, e Alonso può finalmente godersi il podio.
Poca roba Ferrari
Arriviamo al tasto dolente. La Ferrari si dimostra di una mediocrità assoluta: sesto Sainz e settimo Leclerc. Quando ha avuto la pista libera, Charles ha fatto registrare tempi da paura risultando il terzo più veloce in pista.
Poi a forza di risalire posizioni si è ritrovato davanti il compagno di squadra, e sono rimasti entrambi impantanati nel midfield, complice anche una safety car quantomeno discutibile che è andata ad avvantaggiare chi non si era ancora fermato. Ma che la buona stella non sorrida a Maranello da molti anni, ormai, è cosa nota.
Questa, come le precedenti quattro, doveva essere la stagione del monegasco. Eppure, dopo due gare, Leclerc si ritrova con solo 6 punti e tante, tante delusioni.
Momento esemplare il team radio con Xavi Marcos, stratega di Charles, che gli dice di accelerare fino alla linea disafety car quando ormai è troppo tardi: Hamilton gli esce davanti, e Leclerc sbotta. Lì finiscono le avare emozioni della gara per Ferrari.
Goatifi nei nostri cuori
Menzione d’onore per Stroll che con una delle macchine più in forma riesce comunque ad andare a muro, peraltro in un posto dove solo impegnandosi si può incidentare la propria vettura. Volete sapere chi c’era riuscito lo scorso anno nella stessa posizione? Neanche a dirlo, Nicholas The Goat Latifi. Ci manchi, Nic.
Altre due settimane e si ritorna in pista: dai cammelli del Bahrain alle dune del GP in Arabia Saudita fino ai serpenti e le tarantole dell’Australia. Il gran varietà faunistico della Formula 1 è deciso ad ampliare la sua offerta.
Filippo Rocchi
(Immagine di copertina da MakFormula1)
La Formula 1 sulle dune è il commento al Gran Premio d’Arabia Saudita della stagione 2023 di Formula 1. A questo link trovi il commenti alla gara del Bahrain!