Venerdì 24 marzo 2023 si svolgerà a questo link la lettura pubblica di alcuni passi tratti dall’Eneide di Virgilio. All’evento parteciperanno studenti del Liceo Galvani e del Liceo Minghetti, in un progetto organizzato dal Dipartimento di Filologia classica e Italianistica dell’Università di Bologna nell’ambito dell’iniziativa lanciata dal Féstival européen Latin Grec.
Il 24 marzo 2023 la Biblioteca Universitaria di Bologna ospiterà la lettura pubblica di alcuni passi dell’Eneide virgiliana. L’evento è rivolto a tutta la cittadinanza, e sarà fruibile sulla piattaforma Zoom a partire dalle ore 15:30.
Protagonisti della lettura saranno studenti e studentesse del Liceo Galvani e del Liceo Minghetti di Bologna, che, coadiuvati dai loro insegnanti, hanno selezionato e tradotto passi estratti dai capitoli secondo e dodicesimo del poemi. La recitazione dei versi, in italiano e latino, sarà accompagnata da musiche e montaggi video, all’interno di un vero e proprio spettacolo.
Il progetto, a cavallo tra passato e presente
Il progetto è organizzato dal Dipartimento di Filologia classica e Italianistica dell’Università di Bologna in collaborazione con l’Associazione di Cultura Classica di Bologna e con i licei interessati, fa parte del Patto per la lettura del Comune di Bologna e si inserisce nel Cluster internazionale The Past for The present cui aderiscono le Università di Bologna, Monaco e Varsavia.
L’evento è stato preceduto negli scorsi mesi da cinque incontri di approfondimento con docenti e studiosi che hanno sviluppato le tematiche principali dell’opera e offerto occasioni di riflessione e di interpretazione moderna di un grande classico. L’obiettivo, come ha raccontato Valentina Garulli, docente di lingua e letteratura greca presso l’Ateneo e curatrice del progetto, è proprio la “restituzione ai cittadini di quello che i ragazzi hanno colto dai classici”.
L’iniziativa è stata lanciata dal Festival européen latin grec di Lione, un progetto nato nel 2005 che si propone di “tenere in vita le lingue e le culture greco-romane, condividere la loro ricchezza, incoraggiare i giovani a studiarle, creare dei legami simbolici fra le differenti culture del mondo odierno”.
La prima lettura pubblica in città si è svolta nel 2019, quando l’Università di Bologna vi ha aderito recitando versi del VI canto dell’Iliade: dopo l’interruzione imposta dalla pandemia, l’evento nel 2022 (sull’Edipo Re) si è tenuto in rete, seguendo lo stesso formato adottato quest’anno.
Perché l’Eneide?
A guidare la selezione dei passi – spiega Garulli – è stato il tema della guerra, centrale nel secondo e nel dodicesimo libro del poema: nel primo caso si tratta di una guerra che irrompe dall’esterno, non ricercata, che distrugge la città di Troia e costringe l’eroe alla fuga; nell’altro si assiste al momento finale di una guerra decisa dall’alto e percepita come ineluttabile dall’eroe che vi si sente chiamato.
Osando anche lanciare le mie grida nel buio, riempii le strade di clamori, e disperato chiamai Creusa molte e molte volte, inutilmente.
Virgilio, Eneide II vv. 768-770
Il secondo libro si apre con l’arrivo di Enea alla corte di Didone, dove l’eroe si lascia convincere dalla regina cartaginese a narrare la sua vicenda: il racconto, dai toni commossi e drammatici, rievoca la caduta di Troia, incendiata e distrutta, la morte di Priamo, la perdita di Creusa, la fuga con il padre Anchise e il figlioletto Ascanio.
Il XII libro: la guerra, portatrice di morte
Nel dodicesimo libro con il duello decisivo fra Enea e Turno, re dei Rutuli, si raggiunge l’apice della tensione: nello scontro finale, il pio Enea, sull’orlo della commozione di fronte alla richiesta di pietà dell’avversario, vedendo la cintura di Pallante sul corpo del rivale infligge il colpo decisivo, vendicando l’amico.
La morte di Turno è necessaria perché possa iniziare la storia di Roma: il suo sangue suggella l’alleanza tra Latini e Troiani e segna la fine del poema.
Proprio tu, che indossi le spoglie del mio amico, vorresti sfuggirmi?
Con questa ferita è Pallante, è Pallante che ti sacrifica: si vendica sul tuo sangue sciagurato.
Virgilio, Eneide XII vv. 947-950.
I versi, densissimi, esprimono la guerra come dramma umano, nella sua dimensione ineluttabile e angosciante, esplosiva e travolgente. La sua tragicità colpiva gli antichi, ha impressionato i moderni, continua a sconvolgere noi contemporanei: quale altro tema più toccante in questo momento storico?
L’evento
La pratica della lettura pubblica non è di origine recente, anzi nasce proprio nell’antichità: come allora, quando la recitazione dei versi era adornata dal canto e dalle musiche, anche l’appuntamento di venerdì 24 marzo vedrà un vero e proprio “gioco di contaminazioni“. La lettura dei passi sarà infatti accompagnata da intermezzi musicali – classici e originali – eseguiti dagli studenti del Liceo Galvani e del Liceo Minghetti, e dalla proiezione di video e immagini appositamente realizzati.
“È un modo per dire che la scuola è il luogo dove si assimilano e producono idee nuove e dove si offrono le chiavi per costruire il futuro” osserva Garulli: proprio cogliere gli strumenti per comprendere le dinamiche umane del presente attualizza e riempie di significato la lettura e lo studio dei classici.
Lorenzo Bezzi
In collaborazione con:
Supplemento online all’Avanti!
REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI MILANO N 181 DEL 2/09/209 ( EX REG. N 617 DEL 26/11 1994)
Direttore responsabile: STEFANO CARLUCCIO
Editore: CENTRO INTERNAZIONALE DI BRERA e GIOVANIREPORTER.ORG
Alle ore 15:30 di venerdì 24 marzo accedi a questo link per partecipare alla lettura pubblica dell’Eneide!