Il nuovo film documentario di Marco Mazzieri, “Genoeffa Cocconi: I miei figli, i sette fratelli Cervi”, mette in risalto il ruolo delle donne nella lotta partigiana, di cui sono state pilastro portante.
Tra dicembre 2022 e febbraio 2023 il regista Marco Mazzieri conduce le riprese del film documentario Genoeffa Cocconi: I miei figli, i sette fratelli Cervi. L’opera racconta la Resistenza da una prospettiva nuova, cioè attraverso gli occhi delle tante donne che di quel movimento sono state imprescindibili punti di riferimento.
A proposito di Genoeffa Cocconi Cervi, Mazzieri ha sottolineato che si tratta di una “[…] figura di donna esemplare del Novecento, che con il passar del tempo ha acquisito sempre maggior forza”.
Le registrazioni sono cominciate dal Nuovo Museo Cervi di Gattatico (RE), toccando poi altri comuni come Campegine e Bologna.
La sceneggiatura porta la firma di Lorena Ravanetti, mentre la produzione è di Aleo Film e Schicchera Production. Data la natura dei racconti, il progetto ha ricevuto il patrocinio dell’Istituto Alcide Cervi, dell’Emilia-Romagna Film Commission nonché dei comuni in cui finora si sono svolte le riprese.
A metà 2023 il film verrà presentato al pubblico attraverso una première, che darà il via al percorso produttivo. Al centro del progetto c’è il desiderio di far conoscere le diverse forme di partecipazione alla Resistenza, che hanno tutte contribuito a raggiungere un unico scopo.
Il documentario sarà ulteriormente valorizzato da un denso nucleo di interviste a personalità di rilievo, che esprimeranno le loro riflessioni con il supporto di filmati storici d’archivio e di animazione in 2D. A proposito della protagonista del progetto, così si è espressa Albertina Soliani, Presidente dell’Istituto Alcide Cervi:
Genoeffa Cocconi, una donna che ha fatto la storia d’Italia. Una donna contadina, colta, ha costruito la democrazia, come alcune donne colte della borghesia dell’Ottocento hanno fatto il Risorgimento. È nella storia di Italia, con l’intera sua famiglia.
Albertina Soliani
La storia di una madre
Genoeffa Cocconi (1876-1944) è la madre dei famosi sette fratelli Cervi, partigiani della Resistenza italiana, fucilati il 28 dicembre 1943 al poligono di Reggio Emilia. Il documentario racconta l’esemplare figura di questa donna, simbolo della Resistenza femminile partigiana, per portare la nostra concezione di “lotta partigiana” ad una parità di vedute e d’imprese fra donne e uomini.
Sulla scelta della protagonista si è espressa la sceneggiatrice, Lorena Ravanetti:
Illuminare la sua vita significa rendere manifesto il ruolo delle donne contadine durante la Resistenza, vere protagoniste della scelta per la libertà alla pari dei loro uomini.
Lorena Ravanetti
Produzione
Genoeffa Cocconi Cervi vedrà la luce grazie agli sforzi congiunti di Schicchera Production e di Aleo Film. Proprio il produttore di quest’ultima casa cinematografica, Alessandro Leo, si è espresso in questi termini sulla tematica storica-sociale:
Ci tenevamo molto a realizzare questo film su Genoeffa perché riteniamo di grande importanza comunicare e valorizzare la memoria del ruolo femminile nella Resistenza, al pari di quello maschile.
Alessandro Leo di Aleo Film
Leo si è quindi soffermato sulla libertà e l’importanza che l’istruzione ha nei confronti dei giovani, di allora come di adesso:
Il valore della libertà lo si può comprendere soprattutto grazie alla cultura e ad una corretta istruzione; Genoeffa istruì i suoi figli ed ugualmente fecero tante altre donne del tempo oltre all’accudire i partigiani ed i profughi di guerra.
Alessandro Leo
Lorenzo Bezzi
(In copertina e nell’articolo immagini del set di Genoeffa Cocconi: I miei figli, i sette fratelli Cervi, di Aleo Film e Schicchera Production)
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