Dopo una partita che ha tenuto tutti sulle spine, l’Argentina vince contro la Francia 7 a 5 ai rigori e si porta a casa la coppa del Mondo. L’edizione dei Mondiali del 2022 è stata una delle più assurde e controverse rispetto a quelle precedenti e nei prossimi Mondiali non ci saranno molte stelle del calcio.
Dopo Copa America l’Argentina, con tanta tecnica e un desiderio innato di arrivare in finale, si aggiudica il titolo dopo ben 36 anni dall’ultimo trionfo. Frutto di tante ore di allenamenti ma anche del contributo dei due “Lionel”: Messi e l’allenatore Scaloni.
In questa partita abbiamo visto un’Argentina più matura come anche i suoi giocatori, un possesso palla favoloso: mentre la Francia tentava di attaccare e finire l’azione il pallone veniva recuperato quasi sempre dall’Argentina. Insomma, un continuo rincorrersi a vicenda, ma alla fine i Muchachos di Messi si sono goduti la vittoria.
Per tutta la partita abbiamo visto l’allenatore Scaloni in preda alle emozioni e quando la partita è giunta al termine ha fatto appassionare tutti con il suo pianto di gioia e la corsa verso la tribuna per festeggiare con la moglie e i figli. Anche la madre del GOAT (Messi) è scesa in campo e l’ha avvolto in un abbraccio che ha fatto commuovere tutti.
La premiazione
Vengono premiati gli arbitri della Finale, che ricevono anche i complimenti del Presidente della FIFA Infantino. Soprattutto un particolare attenzione al polacco Szymon Marciniak che ha arbitrato la finale in modo eccelso ed è stato presente al 100% senza commettere errori o creare dubbi. Fra gli arbitri è stata premiata anche una donna: Neuza Back.
I Premi individuali sono finiti tutti nelle mani dei calciatori albicelesti, tranne uno: quello di miglior capocannoniere è andato al giocatore francese Kylian Mbappé, grazie alla sua tripletta segnata in finale. Enzo Fernandez, classe 2001, ha vinto il premio di miglior giocatore giovane del Mondiale.
Invece, il capitano Lionel Messi si è aggiudicato il premio per miglior giocatore e mentre si andava a posizionare per le foto ha dato un bacio appassionato alla coppa dei campioni.
Questa edizione dei Mondiali è stata la terza finale decisa ai rigori nella storia della competizione, dopo quella del 1994 vinta dal Brasile sull’Italia e quella del 2006 con successo dell’Italia sulla Francia. Molti italiani in questi giorni sui social hanno creato dei meme e commentato ironicamente nella pagina Instagram Equipe de France sulla somiglianza della fine di questi Mondiali e quelli del 2006.
Il premio in denaro per la prima classificata ai Mondiali è di 42 milioni di dollari, mentre la seconda riceverà 30 milioni. Ogni federazione ha comunque ricevuto 1.5 milioni di dollari per i costi di preparazione. Possiamo dire che la Francia non ritornerà a casa a mani vuote.
Il percorso delle due finaliste
L’Argentina ha avuto un pessimo inizio in Qatar, con la sconfitta con l’Arabia Saudita, complicando il passaggio del turno e mettendo in panico i tifosi. Non si è scomposta la squadra però, che si è affidata a Messi per uscire dal momento difficile. Dopo un inizio non fenomenale, gli albicelesti hanno vinto contro Messico e Polonia ai gironi, battuto l’Australia agli ottavi e superato ai rigori l’Olanda. In semifinale hanno poi vinto contro la Croazia di Modrić 3-0.
Anche per la Francia due vittorie e una sconfitta ai gironi: dopo le vittorie con Australia e Danimarca, è arrivata la sconfitta a sorpresa con la Tunisia. I francesi hanno sconfitto la Polonia, poi l’Inghilterra ed infine hanno vinto contro il Marocco 2-0. Infine, la Francia di Mbappé e l’Argentina di Messi si sono scontrate in una partita sfiancante ed emozionante allo stesso tempo, con la vittoria per i detentori della Copa America.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha commentato il risultato dei Mondiali dopo la sconfitta della Francia ai calci di rigore:
Les Bleus nous ont fait rêver.
L’esplosione di gioia anche in Italia
All’ultimo rigore segnato è scoppiata un’incontenibile fiesta argentina per la storica e meritata vittoria della Selección ai mondiali di calcio del Qatar. Al fischio finale dell’arbitro Kwiatkowsi, la gente si è riversata all’istante per le strade di tutto il Paese al grido di “Vamos Argentina”.
Una gioia che ripaga un intero Paese in una situazione economico-politica molto fragile. I tifosi hanno intonato un coro che è l’adattamento della canzone “Muchachos, esta noche me emborracho”, del gruppo ska argentino La Mosca Tsé-Tsé. Si è trasformata in una specie di inno della squadra in Qatar, ispirato alle gesta di Maradona e Messi.
In Italia, data la stretta connessione all’Argentina grazie a Maradona che giocava al Napoli, molte persone nelle città si sono riversate nelle piazze per festeggiare la vittoria come se fosse stata anche in parte italiana. A Napoli lo spirito di vicinanza nei confronti della squadra si è fatto sentire di più, tanto che erano presenti maxi schermi per la partita.
L’addio ai mondiali di molti giocatori
I giocatori che hanno detto addio alle rispettive nazionali e non vedremo tornare ai prossimi Mondiali sono il trentunenne belga Hazard e il trentacinquenne francese Benzema. Entrambi hanno notificato i propri fan tramite Instagram. Di Maria e Messi hanno raccontato tramite un’intervista che lasceranno la nazionale ma probabilmente continueranno a giocare a calcio.
Luka Modrić ha affermato che continuerà a giocare ancora per la nazionale dato che si sente ancora in forma, anche se questo potrebbe essere il suo ultimo Mondiale. L’ultimo giocatore che ci tiene col fiato sospeso è il rivale di Messi, Ronaldo, che ad oggi non ha ancora dichiarato nulla e non sappiamo in che squadra andrà a giocare prossimamente.
Ha un’offerta pendente di 200 milioni a stagione da parte dell’Arabia Saudita che potrebbe rendere il suo “fine” carriera molto florido. Bisogna tenere in conto che ai Mondiali del 2026 Ronaldo avrà 41 anni, dunque potrebbe non essere convocato.
Non vi sono stati solo giocatori a dire addio dopo i Mondiali, ma anche alcuni membri del Comitato tecnico: Paulo Bento (Corea del Sud); Roberto Martinez (Belgio); Otto Addo (Ghana); Gerardo Martino (Messico); Luis Enrique (Spagna); Tite (Brasile); Luis Van Gaal (Olanda) e Fernando Santos (Portogallo).
Capiremo qualcosa dei prossimi Mondiali?
Se quelli in Qatar sono sembrati strani dal punto di sportivo e sociale, i prossimi Mondiali saranno ancora più confusionari. I Mondiali 2026 saranno “itineranti”, questo vorrà dire che si giocheranno in diversi stadi che vedranno la partecipazione di 3 stati: Canada, Stati Uniti e Messico.
Nel torneo United 2026, così ribattezzato, le squadre passeranno dalle 32 attuali a 48. La Fifa però non ha ancora deciso e dichiarato come suddividere le squadre nella fase a gironi, ma si pensa che ci potranno essere 16 gruppi da 3 squadre ciascuno, per un totale di 80 partite.
Insomma, dopo tutti gli scandali e le ambiguità che hanno avuto luogo in questi Mondiali possiamo solo sperare in una migliore risoluzione per i prossimi, e soprattutto che verranno salvaguardati i diritti umani.
Nicole Rupini
(In copertina foto di rainews.it)
Per approfondire: Qatargate, o cosa resta dell’Unione Europea dopo lo scandalo (articolo di Maddalena Petrini); Mondiali Qatar 2022 – Come il calcio si trasforma in polemica (articolo di Nicole Rupini)