Cultura

“La camera azzurra”, di Georges Simenon – Quando l’amore diventa ossessione

La-Camera-Azzurra

Georges Simenon con “La camera azzurra” (Adelphi, 2008), pubblicato per la prima volta nel 1964, ci conduce in un piccolo villaggio della Francia, teatro di una serie di crimini efferati. Il mistero ruota interamente attorno ad una coppia di amanti che a causa delle loro azioni spregiudicate si ritrovano uniti in una situazione delicata. Con grande maestria, Simenon cattura l’attenzione del lettore sin dalle prime pagine; per gli amanti dei noir psicologici “La camera azzurra” è una lettura obbligata.


La camera azzurra non è un semplice romanzo giallo con indagini, commissari e omicidi. L’opera di Simenon ricostruisce nel dettaglio la tragedia psicologica di un uomo che non ha saputo controllare le sue emozioni e le sue scelte.

Con un ritmo schietto e tagliente, tra un flashback e l’altro, il romanzo scandaglia in profondità i lati più oscuri e crudeli dell’animo umano.

Nonostante la sua brevità, La camera azzurra è un mosaico di trepidazioni e paure in grado di scaraventarci in un vortice di emozioni.

La copertina dell’ebook di Adelphi.

Una trama intricata

La vicenda si svolge a Saint-Justin-du-Loup, un piccolo paese nella campagna francese degli anni sessanta. Qui vive Antoine Falcone, figlio di immigrati italiani, insieme a sua moglie Gisele e alla figlia Marianne.

Antoine, per gli amici Tony, si incontra abitualmente nell’albergo del fratello con Andrée, una sua ex compagna di classe. Andrée non è una donna qualunque, ma è sposata con Nicolas Despierre, uno degli uomini più ricchi del paese.

La camera azzurra
Monet, Covoni a Giverny. 1886, olio su tela.

Grazie al suo fascino e alla sua bellezza fuori dal comune riesce a conquistare le attenzioni di Tony, dopo molti anni che i due non avevano più contatti.

Tra di loro nasce un rapporto clandestino; nonostante le numerose voci che corrono in paese, Tony e Andrée continuano a vedersi di nascosto nella “camera azzurra“.

Questa stanza ormai custodisce il loro segreto ed è diventata il teatro di una relazione pericolosa.

L’idillio tra è però destinato a naufragare. Lentamente la situazione sfugge di mano a Tony, che non riesce a rendersi conto che la sua partner occasionale è davvero innamorata di lui.

Per lui questo rapporto è sempre stato un gioco in cui dar sfogo a tutte le sue fantasie sessuali. Andrée invece, contrariamente a quanto possa sembrare, viene travolta da una passione senza freni.

La camera azzurra
Jacques-Louis David, Gli amori di Paride ed Elena. 1788, olio su tela.

In questo modo Tony scivola in un vortice di interrogatori, nei quali le forze dell’ordine cercano di ricostruire il quadro di una serie di delitti di cui lo stesso Antoine è accusato di essere colpevole.

La realtà dei fatti è però molto più intricata di ciò che appare. I tasselli del puzzle andranno progressivamente al loro posto e Andrée rivelerà la sua vera natura.

Tra passione e ossessione

Tony è il classico latin lover che vive con estrema leggerezza il legame del matrimonio con la moglie. Non si fa nessun problema a tradirla ma, allo stesso tempo, fa fatica a staccarsi da lei.

Da parte sua il rapporto con Andrée viene vissuto con superficialità; la asseconda senza pensare, le dice addirittura di amarla anche se in cuor suo sa benissimo che lei, per lui, rappresenta solo una sorta di trofeo in grado di legittimare il suo status di maschio alpha.

Antoine ama fare sesso con Andrèe perché solo con lei riesce ad esprimere tutta la sua passionalità carnale.

La camera azzurra
Valeria Koloreva, Love or Sex?. Olio su tela.

D’altro canto Simenon ci presenta Andrée come una donna, di certo bellissima, ma apparentemente fredda ed insensibile. Lo stesso Tony non può aspettarsi che il cuore di una persona come lei possa covare dei sentimenti così forti. Andrée è totalmente ossessionata da Tony, e più volte gli lancia segnali che dovrebbero destare in lui dei sospetti.

“Sei così bello” gli aveva detto un giorno Andrée “che mi piacerebbe fare l’amore con te davanti a tutti, in mezzo alla piazza della stazione…”

Georges Simenon, La camera azzurra

Antoine però resta divertito, a volte inebetito, da affermazioni come questa; pensa che siano solo un gioco dell’amante. Nel corso dei vari flashback che ripercorrono tutte le fasi salienti del loro rapporto, Andrée assume a poco a poco le sembianze di una femme fatale in grado di ingannare Tony.

Se in un primo momento Antoine sembra controllare la donna, in quanto è riuscito a sedurla abilmente, in seguito sarà lui a cadere nelle trame dell’amante.

L’ombra dello smarrimento

La grandezza di questo breve romanzo risiede nella capacità di Simenon di delineare i ritratti psicologici dei protagonisti con frasi brevi e decise.

L’autore ricostruisce la storia di questo amore tormentato grazie alle parole dello stesso Tony che, durante gli interrogatori ai quali deve sottoporsi, scaverà a singhiozzo nei suoi ricordi nel tentativo vano di capire cosa sia realmente successo.

La camera azzurra, in cui ha condiviso momenti irripetibili con Andrée, ha intorpidito completamente la sua capacità di essere razionale. Da uomo affascinante e pieno di sé, Tony si ritrova solo, disorientato e con un accusa di omicidio a suo carico.

Immagine di un interrogatorio tratta dalla serie TV Netflix 13 Reasons Why

Proprio in questa fase, emerge un lato del suo carattere che forse non ci si aspetta; Antoine è fondamentalmente un inetto che, nonostante la gravità della situazione in cui è finito, sembra quasi farsi scivolare addosso gli eventi. Non reagisce, non sa come muoversi e come giustificarsi davanti ai giudici.

La percezione che lui ha dei fatti diventa sempre più labile ed è talmente sorpreso dal suo destino che continua ad ignorarlo, per paura di accettare le conseguenze della sua superficialità.

Viveva ogni cosa così come veniva, senza chiedersi niente, senza cercare di capire, senza neppure sospettare che un giorno ci sarebbe stato qualcosa da capire.

Georges Simenon, La camera azzurra

Anche Andrée però ha decisamente perso il lume della ragione. Lei ama così tanto Tony da non aver nessun problema ad eliminare con ogni mezzo chiunque si intrometta tra loro.

L’ossessione conduce la donna ad una follia crudele e silenziosa; i crimini da lei commessi distruggeranno la sua vita ma anche lei, come il suo amante, sembra non rendersi più conto di ciò che sta succedendo.

Con lucida freddezza, Andrée porta avanti il suo unico obiettivo: possedere Tony per sempre.

Emblematica è l’immagine del sangue che cola dal labbro di Tony causato dal morso dell’amante durante un loro rapporto carnale.

La camera azzurra
Munch, Amore e dolore. Olio su tela, 1895.

Il gesto di Andrée, apparentemente innocuo, segna ancora una volta la sua determinazione; il morso è un vero e proprio marchio con cui la donna pensa di aver fatto suo Tony, per sempre.

Perché leggere La camera azzurra

La camera azzurra lascia il lettore senza fiato. Sin dai primi momenti si rimane catturati da dialoghi pungenti che rivelano progressivamente i tratti psicologici dei protagonisti. La presenza di numerosi flashback, intervallati alle riflessioni di Tony, rendono la narrazione frammentata.

Solo progressivamente si riescono a ricostruire i fatti come se avessimo davanti tanti piccoli pezzi che lasciano emergere lentamente il disegno di un mosaico in continuo divenire. Lo stile usato da Simenon è asciutto e le descrizioni sono essenziali grazie ad una scelta del lessico curata.

Sicuramente La camera azzurra è un misto tra un romanzo noir e un giallo, ma è anche qualcosa di più. A dispetto della brevità dell’opera, Simenon penetra nelle profondità della psiche dei personaggi, in modo da renderli incredibilmente umani.

Andrée, nonostante sia artefice di crimini tremendi, risulta essa stessa vittima del suo amore malato e asfissiante. Se in principio Tony appare quasi fastidioso nella sua incapacità di agire e di prendere in mano la situazione, alla fine ci si ritrova a provare compassione per lui.

L’autore ci conduce dunque ad un livello di empatia elevato nei confronti dei personaggi. Forse all’inizio verrebbe naturale “odiare” i due amanti per le loro azioni scabrose, ma a poco a poco si resta coinvolti nella loro sventura al punto tale da redimerli. In fin dei conti, commettere delle follie per amore non è poi così assurdo.

Diego Bottoni

(In copertina rielaborazione grafica da Unsplash)


(Per altre recensioni di libri di Giovani Reporter visita la relativa pagina)

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