Tra tifoserie un po’ troppo esuberanti e affluenze record, si è concluso anche il Gp d’Olanda 2022. A dominare ancora una volta (per la decima in stagione) Max Verstappen, che ha surclassato la concorrenza con una prestazione eccezionale.
Gp di Formula Uno in Olanda, a Zandvoort: come poteva andare, se non con la vittoria di Super Max Verstappen? Questa volta, però, la sfida della Red Bull è stata una rievocazione vintage della lotta ingaggiata con la Mercedes nello scorso anno. In Olanda le Frecce d’argento hanno trovato linfa vitale per i loro motori, anche se non la pensa allo stesso modo Sir Lewis Hamilton.
Il pilota inglese, infatti, ha mandato a quel paese il suo muretto per averlo lasciato in pista con le medie dopo l’entrata della safety car, necessaria per rimuovere la macchina del suo ex-compagno Bottas. Gli altri piloti, montate le soft, lo hanno sverniciato, compreso il suo attuale compagno di squadra Russell, che ha chiuso con un ottimo secondo posto.
Formula Uno: ancora disastro Ferrari
Menzione d’onore alla Ferrari, che, puntuale come un orologio svizzero, ha trovato un altro modo per mandare alle ortiche la gara. Buona la qualifica con Leclerc e Sainz partiti rispettivamente dalla seconda e terza posizione; la gara, al solito, ha lasciato a desiderare. Poco da dire per Charles, che ha conquistato il podio proprio ai danni di Hamilton, nonostante la prestazione carente con le hard. Dopo l’uscita di scena in Francia, il sogno del titolo pare definitivamente svanito.
Quello che è successo a Sainz, invece, è da brividi: al primo pit-stop per lo spagnolo, i meccanici sono usciti senza la posteriore sinistra, facendo perdere 10 secondi al pilota. Belli i tempi di Domenicali, in cui i meccanici della Rossa davano lezioni di pit-stop a tutti i team di Formula Uno…!
Ma non è finita qui. Perché alla seconda fermata, Carlos (che in settimana ha anche festeggiato il compleanno) si è beccato anche un unsafe release con relativi 5 secondi di penalità, scivolando all’ottavo posto. Come se non bastasse, il camion della Ferrari in viaggio per Monza ha preso fuoco, costringendo all’intervento i Vigili del Fuoco. Qualcuno trovi al più presto lo stregone che ha lanciato una simile macumba alla povera Rossa.
Meravigliosamente, Fernando Alonso
Ha concluso la gara al sesto posto il nostro migliore amico, Fernando Alonso. Da un po’ non se ne parlava, dato che Nando ha deciso di indossare la tuta di Mister Costanza: da ben 10 gare consecutive si posiziona sempre in zona punti, riaprendo concettualmente anche la lotta decennale con il suo nemico numero uno, Lewis Hamilton.
E gli insulti della scorsa settimana (“Quell’idiota sa guidare solo quando è primo”) sono solo la ciliegina sulla torta di questa sfida tra i “vecchioni” di una Formula 1 sempre più giovane.
Chiudiamo con il caos che ha scatenato il giapponese Tsunoda. Nel corso del 44esimo giro, il pilota dell’Alpha Tauri ha voluto fermare la sua vettura, sostenendo che una gomma non fosse stata ben fissata dopo il pit-stop. Il team lo ha rassicurato sul fatto che le gomme erano state messe tutte nella maniera corretta, e così Tsunoda è ripartito, completando però un giro con le cinture slacciate. Per chi non lo sapesse, il regolamento vieta severamente un’azione del genere.
Pochi minuti dopo, Tsunoda si è rifermato per cambiare ancora le gomme e sistemare le cinture, ma la scuderia di Faenza ha deciso di fermare la macchina ai box. E, inevitabile come la morte, è arrivata da parte dei commissari di gara la tanto temuta reprimenda. Povero Yuki, provaci ancora.
L’appuntamento è fissato per il prossimo weekend con il Gp di Monza, che festeggierà il suo centenario. Anche se le attuali prestazioni sono tutto fuorché adeguate, ci si aspetta, ancora una volta, una marea rossa nel tempio della velocità europeo.
Filippo Rocchi
(In copertina immagine da PlanetF1)
La Formula 1 tra i tulipani è il commento al Gp d’Olanda della stagione 2022 di Formula 1. A questo link trovi altri commenti alle gare della stagione.