Le notizie di cronaca che sentiamo ogni giorno sembrano volerci convincere che l’unica strada possibile sia quella della paura, che i muri vadano alzati e le porte sbarrate. Il mondo vuole isolarsi, isolarci e chiuderci in una bolla di certezze assolute e dogmi inalterabili. Noi allora cerchiamo di costruire un’altra realtà, raduniamoci attorno al caldo di un camino e, come in tempi ormai lontani, esorcizziamo il male con delle favole, Storie contro la paura.
Proteggersi dal buio
Abdullah Al-Mohamma è il nome di lui. Salwa quello di lei. Padre e figlia. Rifugiati a Sarmada, in Siria, dopo essere dovuti fuggire con la famiglia da Saraquib a causa dell’offensiva voluta da Assad contro i ribelli siriani.
Ogni giorno lui sente le bombe cadere, le granate saltare in aria, sente i boati delle esplosioni e il fischio sordo dei caccia militari che attraversano il cielo. Ogni giorno prende in braccio la figlia e non sa come proteggerla dal buio che incombe sempre più nero su di loro. E ogni giorno si ripete che deve fare qualcosa, che Salwa ha solo tre anni e che è compito suo difenderla dai mostri che si nascondono nell’oscurità della notte.
Così, in un mondo dilaniato dall’odio, dal dolore e dalla guerra, Abdullah inizia a disegnare piccoli sprazzi di cielo sereno senza temere le nubi nere che si addensano all’orizzonte. E mostra tutto questo alla piccola Salwa, ancora innocente, impreparata a farsi carico del peso di dolore del mondo reale, le fa credere di sentire i boati di meravigliosi fuochi d’artificio, trasforma la sofferenza in una festa. E dona questa festa alla figlia, per insegnarle a ridere del mondo e a uccidere con quella risata qualsiasi dolore.
Una risata vi seppellirà
Non sarà un piccolo gesto come questo a salvare il mondo, ma basterà a salvare una vita, a mostrare una via diversa da quella che considera solo la guerra. Non so voi, ma a me già una notizia del genere riempie il cuore di conforto, mentre l’ultimo lancio di agenzia ci informa che Abdullah e Salwa sono riusciti a raggiungere la Turchia e che, per il momento, hanno vinto il buio della notte. E non è poco.
Del resto, il nome della piccola in arabo significa “conforto, consolazione”, esattamente quello di cui abbiamo bisogno tutti noi in questo momento. Mentre Salwa il conforto lo ha ricevuto dal padre, in mezzo alle bombe di Assad.
Lorenzo Bezzi
Una risata vi seppellirà è il primo articolo di Storie contro la paura, una rubrica di Lorenzo Bezzi.
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