Cronaca

Spiderman in Sudan – Da un grande potere derivano grandi responsabilità

Spiderman Sudan 5

Chiunque può essere Spiderman, anche in Sudan. E a dimostrarlo è un giovane che veste i panni dell’Uomo Ragno per infondere coraggio in una popolazione oppressa dalla dittatura.


Il sogno democratico del Sudan

Nel 2019 in Sudan cadde il governo militare dell’ex Presidente Omar al-Bashir a seguito di tre anni di proteste. Il popolo mirava a trasformare il Sudan in una democrazia. Tuttavia, il potere detenuto dall’esercito era ancora troppo grande per essere ignorato. Nel tentativo di raggiungere un accordo, cittadini e militari si sedettero al tavolo delle trattative. Il risultato del negoziato portò alla formazione di un governo di transizione volto a portare la democrazia in Sudan.

Al potere vi erano undici figure di rilievo: cinque nominate dalle forze di liberazione, cinque dall’esercito e uno scelto di comune accordo. Dopo avere presentato e introdotto la nuova costituzione, il neo-governo iniziò ad attrezzarsi per le prime elezioni popolari, previste nel 2023. Se, da un lato, il popolo nutriva speranza per il futuro; dall’altro, il malcontento dell’esercito cresceva e spesso sfociava in atti violenti volti a riprendere il potere.

Nel 2021, il Generale Abdel Fattah Al-Burhan riuscì a rovesciare il governo con un colpo di Stato e instaurò nuovamente una dittatura militare. Apparentemente, il governo transitorio era troppo diviso a livello interno e occorreva un nuovo inizio per favorire e assicurare la governabilità del Paese. La giustificazione del Generale Al-Burhan non fece presa sulla popolazione. Al contrario, ondate di cittadini si riversarono in piazza per protestare, questa volta accompagnati da Spiderman.

L’amichevole Spider Man di quartiere

The Guardian ha recentemente pubblicato il breve documentario Lo Spider Man del Sudan: il supereroe reale del movimento di protesta. Questo breve documentario racconta la storia di un giovane uomo sudanese che marcia a fianco dei protestanti indossando il costume dell’arrampicamuri più famoso al mondo:

Il Sudan odierno è un Paese ricco di violenza e ingiustizie e l’arrivo di Spider Man ha subito infuso coraggio nella popolazione, soprattutto nei più giovani. Quando si cresce circondati da tanta miseria, è normale cercare speranza e conforto in un supereroe pronto a combattere i cattivi.

Proprio da bambini, Spidey e il suo migliore amico udirono la parabola religiosa divenuta per loro fonte di ispirazione. La storia racconta di come un ragno sia riuscito a proteggere il Profeta Maometto dai suoi nemici tessendo una ragnatela. Catturato dal racconto, il giovane Spidey iniziò a sperare che un ragno sarebbe prima o poi arrivato a salvarlo da quella vita ingiusta. Tuttavia, ciò non è mai successo.

Dopo la morte del suo migliore amico, lo scorso novembre, lo Spiderman del Sudan ha deciso di interpretare lui stesso il ruolo di ragno salvatore. Con addosso il suo costume, il supereroe si lancia senza paura contro gas lacrimogeni, cannoni ad acqua e proiettili. Non più in attesa di aiuto, ora è lui ad ispirare e soccorrere gli altri.

Spider Man, simbolo di speranza

L’avvento dello Spider Man del Sudan è stato provvidenziale, in quanto il movimento di resistenza necessitava disperatamente di un simbolo per smuovere gli animi della popolazione. Twitter è stato fondamentale nella diffusione di immagini raffiguranti l’arrampicamuri schierato senza paura contro le forze militari.

Al nostro Spider Man non interessa la fama, contrariamente a quello che potrebbe affermare un certo James Jonah Jameson. Proprio come la sua controparte a fumetti, il supereroe sudanese dà priorità al suo senso di giustizia piuttosto che alla propria incolumità. A dimostrarlo è la sezione finale del documentario soprastante, dove Spidey rivela senza vergogna il volto sotto la maschera alle telecamere.

Non bisogna dimenticare che dietro ogni Spider Man vi è un Peter Parker (o Miles Morales). Anche il nostro supereroe sudanese ha una vita privata. Cresciuto in un ambiente povero e ricco di atti violenti, si definisce uno scienziato autodidatta e usa le proprie conoscenze per insegnare agli orfani.

Sotto la maschera

Spider Man è sempre stato uno dei personaggi preferiti di Stan Lee. Oltre ad affrontare i supercattivi, è un giovane che deve fare quotidianamente i conti con i problemi di un normale ragazzo di New York. Spidey è un personaggio tridimensionale in cui i lettori riescono facilmente ad immedesimarsi.

E questo è possibile anche grazie al suo costume, che lo copre da capo a piedi. Chiunque potrebbe celarsi sotto quella maschera, anche un giovane sudanese.

Kevin Carrara


Spiderman in Sudan – Da un grande potere derivano grandi responsabilità è un articolo realizzato in collaborazione con Sistema Critico. Un gruppo di studenti universitari che si pone come obiettivo il racconto del reale in modo critico e giovanile, avvicinando le persone alle questioni che il mondo ci pone ogni giorno.

Ti potrebbero interessare
CronacaPolitica

Gisèle Pelicot: “condividiamo la stessa lotta”

CronacaPolitica

Ancora Acca Larenzia 2025: l’ennesimo ‘tana libera tutti’ per i gruppi neofascisti?

CronacaPolitica

Trump tra Ucraina e Palestina: scenari di guerra e prospettive di pace

CronacaPolitica

La marcia su Bologna: come i fascisti hanno sfondato le mura - Le manifestazioni del 9 novembre 2024