Il ministero dello sviluppo economico ha destinato 200 milioni di euro per lo sviluppo di attività imprenditoriali portate avanti da donne. Questa è l’Italia che investe nell’imprenditoria femminile.
In Italia solo un’impresa su sei è amministrata da una donna, e solo il 10% di queste sono realtà giovani. Per far fronte a questo problema e cambiare il senso di marcia, il ministero dello Sviluppo Economico ha deciso di investire 200 milioni di euro, di cui 160 provenienti dal PNRR e 40 erano già stati stanziati dalla scorsa legge di bilancio del 2021, per dare vita a un nuovo Fondo, destinato al finanziamento di nuove imprese o attività già esistenti pensate e guidate da donne.
In un momento dove è sempre più complicato trovare un lavoro stabile e ben retribuito, il governo italiano si è posto l’obiettivo di supportare la nascita di nuove imprese capaci di garantire nuove opportunità e sbocchi occupazionali. Inoltre questa manovra ha anche lo scopo di avviare un percorso culturale, dove la donna possa emergere pure nell’imprenditoria, settore in cui fino a questo momento non ha mai avuto molto spazio su cui poter agire, a causa di una mentalità retrograda collettiva.
Per poter accedere alle agevolazioni, bisognerà fare domanda a Invitalia (l’ente di proprietà del ministero dell’Economia per lo sviluppo del paese), presentare un programma di investimento nei settori dell’agricoltura, del turismo, del commercio, dell’artigianato e dell’industria. Le finanze saranno stanziate solo alle imprese con prevalente partecipazioni femminili, che hanno sede legale e operativa in Italia. Oltre all’aiuto economico, saranno messi a disposizione servizi a supporto tecnico dell’incentivo su come presentare al meglio la proposta e avere maggiori possibilità di ricevere i fondi. Infine verranno erogati corsi di formazione di avvio e gestione di impresa.
Le domande per richiedere il finanziamento potranno essere avanzate sul sito di Invitalia a partire da maggio 2022: le imprese costituite da meno di 12 mesi potranno accedere al modulo di compilazione a partire dal 5 maggio 2022, mentre per la presentazione si dovrà attendere il 19 maggio 2022. Invece le imprese con più di un anno di vita il modulo si potrà compilare dal 24 maggio 2022, la presentazione dal 7 giugno 2022.
Abbiamo vissuto negli ultimi 15 anni una crisi economica profondissima, di cui gli ultimi due sono stati ancora più difficili per via della pandemia, adesso il conflitto tra Ucraina e Russia che ormai sta durando da troppe settimane, senza dimenticare l’emergenza climatica. Tutto questo ha portato un aumento dei costi delle materie prime, tanto da creare un’inflazione molto alta, talmente grande che non si vedeva così dal 1995.
Adesso siamo obbligati a reagire, investire sarà fondamentale. Non esiste investimento migliore per una nazione di credere nella creatività dei propri figli e sfruttarla per dare vita a nuove idee, che creeranno nuovo lavoro e nonostante tutto, garantiranno il progresso per le generazioni future.
Lorenzo Bezzi
(In copertina CoWomen da Unsplash)
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