Linguistica

L’uso della virgola for Dummies – La Rana Bollita

Virgola 2

La virgola. Quel minuscolo ciuffo d’inchiostro che riesce a farci dannare ogni singola volta che appare o manca. Per fortuna, però, il tempo dell’incertezza è finito. Ecco la guida completa all’uso della virgola – anche per i boomer.


Benvenuti al primo capitolo di “Guida grammatica per autostoppisti“. La virgola è lo spauracchio di noi studenti fin dai primi anni delle elementari. Inserirla in un testo è un po’ come mettere il sale nell’acqua per la pasta: non sappiamo mai se ce ne sia troppo o troppo poco. Decidere quando metterla, poi, è peggio che capire dove sistemare l’antenna del Wi-Fi perché prenda in tutta la casa: sarà nel posto giusto?

Ma la fortuna, tentennanti lettori, è dalla nostra! Ecco a voi una chiara e agile guida all’uso di questo dispettoso segno d’interpunzione. Per comodità, tutti gli esempi, con qualche lieve modifica, sono stati presi dal classico fantascientifico Guida Galattica per autostoppisti di Douglas Adams (Mondadori, 2021).

Prima di partire, però, ricordate l’unica regola fondamentale: la virgola non è la controparte grafica della “pausa” durante una lettura. Perciò – con grande disappunto dei novelli Gassman – declamare con voce stentorea il testo, e segnare le virgole seguendo gli intervalli della lettura, è perfettamente inutile.

Virgola: chi era costei?

La funzione più elementare della cara vecchia virgola è separare gli elementi di una serie. Questi possono essere qualsiasi tipo di elemento sintattico:

  • Non avremo più questi problemi perché oggi finalmente sapremo una volta per tutte la chiara, semplice (serie di aggettivi) risposta a tutte le seccanti domande sulla Vita, l’Universo e Tutto Quanto! (serie di sostantivi)
  • Io mi sono svegliato stamattina, ho pensato di rilassarmi, leggere un po’, poi spazzolare il cane… e adesso (…) sto per essere gettato fuori da un’astronave aliena (serie di proposizioni)

La virgola si può anche usare dopo un complemento di vocazione:

  • Zaphod, questo è il mio amico Arthur Dent. L’ho salvato quando il suo pianeta è saltato in aria.
  • Vuoi provare un po’ a pensare ad una via d’uscita, Ford?

Come terza funzione, la virgola può separare più proposizioni di uno stesso periodo:

  • Chi più di ogni altra cosa desidera governare la gente è (…) il meno adatto a governarla, di conseguenza a chiunque riesca di farsi eleggere Presidente dovrebbe essere proibito di svolgere le funzioni proprie della sua carica, per cui la gente e il suo bisogno di essere governata sono una gran rogna (separa delle subordinate)
  • Prima o poi arriva un momento in cui si comincia a sospettare che esista una qualche verità reale, e che questa verità sia che tutto l’infinito multidimensionale dell’Universo è quasi certamente governato da un branco di pazzi. (separa due coordinate)

La virgola, inoltre, può isolare un inciso. Un inciso è un’espressione indipendente inserita all’interno di una frase. Può essere esso stesso una frase, e in quel caso si parla di proposizione incidentale, oppure può essere un’apposizione, o ancora un avverbio:

  • l’Universo, com’è già stato notato in altre sedi, è un posto maledettamente vasto.
  • Durante una declamazione del Sommo Poeta, Gruntos il Flatulento, quattro spettatori morirono di emorragia interna.

N.B. solo in questo caso possiamo trovare la virgola dopo la congiunzione coordinante “e”.

  • La pioggia scendeva più spesso e, a poco a poco, il pianeta diventò un paradiso

Come ultima cosa, la virgola può precedere il pronome relativo “che”. Ma a seconda del caso in cui la mettiamo o non la mettiamo, la nostra frase cambia significato:

  • Gli uomini, che erano mostrati dall’ Illusione Percettiva, erano chiaramente alieni. (se mettiamo la virgola, intendiamo dire che tutti gli uomini erano alieni)
  • Gli uomini che erano mostrati dall’ Illusione Percettiva erano chiaramente alieni. (se invece non mettiamo la virgola, intendiamo dire che solo gli uomini mostrati dall’Illusione Percettiva erano alieni)

Nella speranza che ora vi faccia un po’ meno paura (e nella trepidante attesa di introdurvi al vostro incubo peggiore, il punto e virgola),

Empaticamente con voi,
Anna Passanese


La Rana Bollita è una rubrica di linguistica italiana a cura di Elettra Dòmini, Francesco Faccioli e Davide Lamandini.

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