Linguistica

Cos’è un linguaggio, cos’è una lingua?

Linguaggio

Che cosa differenzia il linguaggio dalla lingua? Benché in molti idiomi esista una sola parola che li accomuna (ad esempio language in inglese o Sprache in tedesco) e nonostante spesso si utilizzino come sinonimi, in realtà sono due concetti molto diversi fra loro.


Cos’è un linguaggio?

Il linguaggio umano è un sistema semiotico, ossia un sistema di segni. Come tutti i sistemi semiotici, si basa sull’associazione di due diversi ordini di entità: si associa un contenuto a un’espressione che serve per il trasferimento di tale contenuto. Per esempio, in “cane” il contenuto è l’idea che abbiamo dell’animale, mentre l’espressione è la successione dei quattro fonemi “c-a-n-e”.

Inoltre, il linguaggio è innato, è presente in tutti i membri della specie umana (e non solo): tutti abbiamo l’esigenza di comunicare qualcosa, che sia tramite le parole, i gesti o un semplice sguardo. Per usare un termine più specifico, diremmo che è un fatto di filogenesi, ossia è una caratteristica trasmessa dai geni presente in tutti gli esseri umani, i quali possiedono – salvo rare eccezioni – tutte le facoltà per poter parlare ed esprimersi.

Il linguaggio, però, non è solo umano e soprattutto non implica necessariamente delle espressioni foniche: pensiamo ad esempio ai linguaggi di programmazione o al linguaggio non verbale.

Cos’è una lingua?

La lingua, invece, è una manifestazione del linguaggio storicamente e culturalmente determinata dalla società in cui si cresce. Questo significa che sì tutti gli esseri umani sanno comunicare, parlare ed esprimersi, ma che lo fanno in diverse lingue.

Parlo in spagnolo a Dio, in italiano alle donne, in francese agli uomini e in tedesco al mio cavallo.

Carlo V

Si dice quindi che la lingua è un fatto di ontogenesi, cioè dipende dalla storia e dalla crescita dei singoli individui. Se consideriamo il contesto in cui è vissuto Carlo V, sovrano del Sacro Romano Impero dal 1519 al 1556, non ci stupisce il fatto che conoscesse diverse lingue. Spagnolo, italiano, francese e tedesco sono dunque delle lingue, anche abbastanza diverse fra loro, tutte manifestazioni del linguaggio. Le prime si possono apprendere e dimenticare, il secondo no, perché è una facoltà già presente in ognuno di noi.

I linguaggi di programmazione

Come abbiamo detto, linguaggio e lingua non sono soltanto categorie umane. In informatica, infatti, si parla di linguaggi di programmazione, con una vera e propria sintassi specifica, come tutte le lingue: il loro scopo è dare istruzioni al computer che, sostanzialmente, manipola bite. La base di tutto è il linguaggio macchina, fondato su un sistema binario: tutte le istruzioni date vengono tradotte e interpretate (in gergo, compilate) dal linguaggio con cui si scrive (che sia C++, Python o Java) al codice binario.

Inoltre, in informatica i linguaggi si distinguono in linguaggi di basso livello e di alto livello: i primi sono più vicini al linguaggio macchina; quelli di alto livello, invece, sono più vicini al linguaggio umano e consentono un maggiore livello di astrazione.

Infatti, assume due funzioni diverse nell’uomo e nel computer, così come diverse sono l’impostazione della mente umana e della macchina: il computer esegue operazioni precise e circoscritte, per cui lo scopo di un linguaggio di programmazione è fornire delle istruzioni molto accurate. La mente umana, invece, è più elastica ed è in grado di creare associazioni, perciò il linguaggio umano è decisamente più complesso.

Una parola, tante funzioni

Vediamo quindi come “linguaggio” sia una parola onnicomprensiva (soprattutto in quelle lingue dove non esiste la parola “lingua” che le si contrapponga) che esprime numerosi concetti e non conosce confini: vale per gli uomini, gli animali (molti studenti di linguistica avranno sentito parlare del linguaggio delle api) e persino per le macchine.

Potremmo quindi affermare, per concludere il discorso, che il nostro mondo si basa sul linguaggio e sulle sue più svariate manifestazioni, le lingue.

Beatrice Russo (con la consulenza di Edoardo Nistri)

(in copertina Joshua Hoehne da Unsplash)


La sezione di Linguistica di Giovani Reporter è a cura di Elettra Dòmini, Francesco Faccioli e Davide Lamandini.

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