La truffa dei falsi vaccini
Di recente, una dottoressa in servizio all’hub vaccinale di Lurate Caccivio (Como) è stata sorpresa a fingere di inoculare i vaccini a persone consapevoli della truffa. Pazienti e medico si accordavano preventivamente per poter disporre del lasciapassare verde e goderne dei vantaggi, senza però averne reale diritto. Ed è così che, consci del grave rischio sanitario a cui sottoponevano sé stessi e gli altri, per non parlare del pericolo di ricadute sull’economia, frequentavano locali, negozi, stadi e magari anche ospedali o ambulatori.
Non è certo stata la prima: andando a ritroso, infatti, possiamo risalire al caso dei falsi vaccinati in Campania o a quello dell’infermiera trevigiana che fingeva di inoculare il vaccino. Sono solo alcuni dei casi scoperti ma, mi viene da chiedere, chissà quanti altri ce ne sono.
Le soluzioni degli altri
Mentre il Covid-19 sta colpendo l’Europa per la quarta volta, i No Vax (e tra loro, come detto, si trovano anche appartenenti al personale sanitario) continuano ad opporsi all’immunizzazione. Non solo rifiutano l’inoculazione, ma avanzano anche richieste sfrontate. I convinti anti-vaccinisti pretendono di godere degli stessi diritti di chi si è vaccinato appena ha potuto, senza dover sottostare ad eventuali limitazioni. Con loro non funziona alcuna dimostrazione scientifica, non servono i dati e le prove riguardo al funzionamento e all’importanza dei vaccini.
Nemmeno l’impennata dei contagi tra coloro che hanno preso parte alla manifestazione a Trieste contro il green pasa, basta per frenare i ribelli al certificato verde. Come procedere, dunque, se si prospetta di nuovo un’estrema pressione sulle strutture sanitarie e l’ennesima frenata alla vita sociale ed economica?
Alcuni Paesi d’Europa hanno optato per lockdown per soli non vaccinati (come in Austria); in Turingia si minaccia addirittura di non curare i No Vax in caso di saturazione degli ospedali, il governo tedesco ha imposto la terza dose obbligatoria per tutti. Sempre in Germania, in Sassonia stavolta, da lunedì solo gli immunizzati potranno accedere a locali e ad eventi culturali. Nel frattempo, in Italia emergono vicende vergognose come quella di cui sopra. Nel silenzio e nella speranza di non essere colti in flagrante, i protagonisti di questo episodio erano convinti di poter raggirare una norma istituita a tutela della salute propria, altrui e dello Stato.
Egoismo individuale e libertà collettiva
Per qualcuno le misure adottate in Austria o in Germania potrebbero sembrare estreme, ma durante l’anno e mezzo appena trascorso abbiamo visto quali danni può arrecare il Covid-19 in maniera diretta e indiretta ma, soprattutto, non abbiamo ancora finito di contare i decessi. Nonostante la scoperta del vaccino, prodigio scientifico figlio di un occhio di bue mondiale puntato sulla questione, la fine della pandemia ancora non si profila all’orizzonte. Non solo a causa del risicato numero di vaccinati nei Paesi poveri, ma anche a causa degli strenui avversari alla vaccinazione. Salvo poi appellarsi alla farmacoterapia per qualsivoglia evenienza.
Considerato il trend in crescita dell’indice Rt in Italia, attestatosi nuovamente sopra l’1, oltre al tracciamento dei casi e alle vaccinazioni, i provvedimenti più auspicabili sono quelli già adottati in parte d’Europa. Non si può rischiare che l’egoismo e le convinzioni, per la maggior parte infondate, di alcuni limitino libertà e sicurezza di tanti altri. Sarebbero anche gli unici input per stimolare i No Vax a sottoporsi alla vaccinazione, dato che l’obbligo vaccinale pare inattuabile. Forse, persino, il solo modo per evitare di posticipare visite mediche non urgenti, come, invece, sta già accadendo di nuovo in Bulgaria.
Camilla Galeri
(in copertina Towfiqu barbhuiya da Unsplash)
Hot Topic! è una rubrica curata da Alessandro Bitondo, Camilla Galeri, Jon Mucogllava e Alessandro Sorrenti.