Noi giovani ci siamo abituati a sentirci chiamare “futuro del Paese”.
Se la Treccani dice che il futuro è “il tempo che verrà“, come possiamo definire una ragazza volontaria che sale sulle autoambulanze contribuendo a salvare vite umane o un giovane infermiere che ha curato a domicilio i malati di Covid, chi è già amministratore della propria comunità o dirige la propria startup, “il nostro futuro”?
Quelli finora descritti sono solo alcuni esempi di giovani che già sono il presente del nostro Paese, protagonisti dell’unico tempo che ci è dato per indirizzare, con le nostre scelte e azioni, il domani. Ciò che possiamo fare oggi, adesso, è determinante per il tempo che verrà. Permettere ai giovani di sentirsi protagonisti del mondo e del tempo in cui vivono rappresenta un antidoto alla rassegnazione e all’indifferenza di molti.
Oggi, a 23 anni, dopo aver rappresentato gli studenti della mia scuola, ho l’onere di essere il Consigliere alle Politiche Giovanili e all’Innovazione della Regione Toscana e vivo concretamente la straordinaria opportunità di cambiare, nel mio piccolo, le cose. E il mondo può cambiare, perché dipende dalle azioni che mettiamo in campo, dalla voglia di partecipare, dal senso di responsabilità.
Gino Bartali spesso si lamentava dicendo: “L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”. È stato un grande campione e ciclista toscano che pur lamentandosi, in silenzio, salvò più di 800 ebrei dai campi di concentramento. L’esempio di Bartali ci stimola oggi ad andare oltre le lamentele attivandoci personalmente. Mi sono avvicinato alla politica lamentandomi spesso nel mio passato da studente, denunciando i problemi di edilizia scolastica e trasporto, ma io e tanti miei coetanei abbiamo dimostrato che ad ogni protesta bisogna far seguire una proposta, un impegno in prima persona, per far capire agli adulti che i giovani sono in grado di dare soluzioni e non solo di denunciare aspettando che la realtà cambi da sola.
Il futuro non è già deciso ma dobbiamo fare in fretta per cambiarlo insieme garantendo tre diritti fondamentali che possano permettere ai giovani di rendersi autonomi: studio, lavoro e casa. È l’impegno che Regione Toscana si è presa per le ragazze di questa terra con il progetto Giovani. L’obiettivo è un investimento nei giovani come strategia trasversale alle varie politiche. Dobbiamo fare di più e meglio, conquistando il diritto di scrivere oggi il nostro futuro, perché un futuro diverso è ancora possibile.
Bernard Dika
- Consigliere all’Innovazione e alle Politiche Giovanili della Regione Toscana.
- Classe 1998, anni 23 (bernard.dika@regione.toscana.it).
(in copertina Priscilla Du Preez da Unsplash)
In collaborazione con:
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