Cronaca

La lobby nera – L’inchiesta di Fanpage

Lobby Nera

Chi nega la lobby nera

Se ti beccano nega, nega sempre tutto. Sembra questo il motto di Giorgia Meloni appena si trova di fronte alle pesanti accuse rivolte al suo partito. Una recente inchiesta da parte di Fanpage ha fatto luce su alcuni personaggi inquietanti all’interno dei partiti di destra del nostro paese, uno tra i tanti Carlo Fidanza, capo delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo.

L’immagine che regaliamo all’Europa non ha bisogno di commenti. Più di 100 ore di girato che incastrano uomini cardini del partito in atteggiamenti inequivocabili: saluti romani, nostalgia del ventennio fascista, elogi al duce e per ultimo l’ipotesi di riciclaggio e finanziamenti illeciti per fini politici. Non deve sorprendere infatti che i camerati, termine che li eccita oltre ogni decenza, nutrano per il partito un feticismo ossessivo e malato.

Il sogno neofascista

A sentir parlare Roberto Jonghi Lavarini, il “Barone Nero” della banda di camerati, viene la pelle d’oca.

Noi vogliamo lavorare per la lega, allargare la classe dirigente, formare la classe dirigente.

Roberto Jonghi Lavarini

Una classe dirigente fatta di camerati in camicia nera, fieri, ariani e magari con qualche sposa bambina libica o etiope sotto braccio; un sogno per soggetti di questo calibro. La Meloni ha subito preso le distanze da tali dichiarazioni ma lo ha fatto puntando il dito verso i giornalisti.

Quello di Fanpage non sarebbe giornalismo, troppo strano per Giorgia Meloni che tutto ciò venga fuori a ridosso delle elezioni, ne è convinta, c’è qualcosa sotto, un complotto quasi. Stando a quanto ha dichiarato il presidente del partito, esso rifiuta ogni regime ed è avverso a ideologie fondamentaliste ed estremiste di ogni sorta. Ben detto, parole al miele che si traducono in ben altro, perché i voti dell’ignoranza contano e fanno gola a molti.

Cambiarsi d’abito

I fanatici degli estremismi sono ancora ben radicati negli uffici degli organi governativi e si fanno beffe delle leggi blande che gli stessi firmano e approvano. Per l’ennesima volta il giornalismo italiano evidenza a gran voce un segreto di Pulcinella che dal dopoguerra ad oggi è la più grande vergogna del nostro paese, disinteressato ad intervenire per fare i conti con ciò che ha plasmato la sua identità nella prima metà del Novecento.

La giustizia indagherà, punirà i colpevoli e i giornali verseranno un po’ di inchiostro sulla loro carta; e poi? Un enorme vuoto, da colmare con un intervento genetico al DNA della nostra politica. Che siano nere, rosse o verdi, è tempo di disfarsi delle camicie sporche per indossare abiti più adatti al ruolo politico e simbolico che l’Italia ha e vuole mantenere agli occhi del mondo.

Jon Mucogllava

(In copertina Chiara Valcepina e Roberto Jonghi Lavarini, dall’inchiesta Lobby Nera di Fanpage)


Hot Topic! è una rubrica curata da Alessandro Bitondo, Camilla Galeri, Jon Mucogllava e Alessandro Sorrenti.

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