Perversione e sangue
Sembra uscito da un romanzo giallo ben scritto l’ultimo caso di cronaca nera. Un delitto consumato in famiglia, dove la madre cade vittima dell’avidità delle due figlie con la complicità del compagno della maggiore, nonché amante della figlia minore. Una trama contorta mossa dal denaro, e in cui il sangue si combina con la perversione erotica.
Laura Ziliani viene trovata morta dopo essere svanita nel nulla per tre mesi e fin da subito il suo corpo presenta delle anomalie; troppo ben conservato, impensabile che sia rimasto in balia degli eventi atmosferici. Si sospetta fin dal principio che il cadavere sia stato conservato in un ambiente chiuso. Le indagini rivelano che la donna sarebbe morta per soffocamento dopo aver ingerito una grande quantità di Bromezapan, un potente ansiolitico con effetto ipnoinduttore.
Il triangolo assassino
Il 24 settembre Silvia e Paola Zani sono state arrestate con l’accusa di aver ucciso la madre per motivi finanziari. La vittima possedeva un importante patrimonio finanziario e più volte si era rifiutata di assecondare l’avidità delle figlie. Le reazioni e le ricostruzioni delle figlie non convincono gli esperti, che in breve tempo incastrano i colpevoli. Dalle intercettazioni emerge che le due erano intenzionate a impadronirsi del patrimonio della vittima, e che stessero già fantasticando su come sperperarlo.
A loro si aggiunge anche Mirto Milani, complice dell’omicidio. L’uomo ha confessato di intrattenere una relazione parallela con entrambe le sorelle. Il suo carattere appare chiaramente manipolatorio, perverso e impassibile di fronte all’omicidio. Un soggetto ambiguo, forse la mente che ha progettato l’omicidio stesso. Nessuna reazione da parte dei tre, né di pentimento, né di vergogna. Durante l’interrogatorio hanno preferito chiudersi in un silenzio che lascia allibiti.
Atti “contro natura”
Un caso che ricorda quello di Benno Neumair, colpevole di aver ucciso entrambi i genitori per un movente analogo. Il giovane soffriva di una schizofrenia paranoide e avrebbe dovuto entrare in terapia per trovare una cura. Troppo tardi, purtroppo. Figli che uccidono i genitori, spinti da pulsioni malate, desideri osceni e un odio viscerale.
Uccisi per mano di chi senza loro non ci sarebbe nemmeno, un destino beffardo e ingiusto, proprio di chi magari si rifiuta di vedere negli occhi del proprio figlio quelli di un assassino incapace di compassione. Questi fatti ci fanno riflettere sul rapporto genitori-figli, spesso descritto come amorevole di natura ma che si rivela potenzialmente fatale se le condizioni di instabilità mentale lo permettono. E così, il mito della famiglia tradizionale crolla definitivamente.
Quale sia la vera natura dei rapporti famigliari rimane ancora un mistero che affascina, studiosi e non, da tempo immemore.
Jon Mucogllava
Hot Topic! è una rubrica curata da Alessandro Bitondo, Camilla Galeri, Jon Mucogllava e Alessandro Sorrenti.