Giovane Avanti!

Ragazzi di nuovo sui banchi – Il difficile ritorno a scuola

Dad

A pochi giorni dalla ripresa delle attività didattiche in presenza si ragiona su quali strade percorrere per il nuovo anno. Sarà possibile abbandonare la DaD? Quali norme dovranno essere ancora rispettate? Quali saranno gli interventi organizzati?


Dopo un anno trascorso nel tepore delle case, lontano dai banchi, è arrivato il momento tanto atteso. Si potrà ripartire? Con la fine della bella stagione si iniziano a porre basi concrete sulla necessità e la possibilità di riaccogliere gli studenti nelle aule. La campagna vaccinale procede, eppure sono ancora tanti i punti interrogativi da risolvere e i dubbi da chiarire.

Giovanni Russo, dell’ufficio scolastico regionale, afferma: “La ripresa scolastica è prevista, in Campania, per il 15 settembre, il rientro negli istituti, invece, sarà il 1° ed è condizionato da un d. lgs. n. 111 del 6 agosto 2021, il quale pone in essere per il corpo docenti e gli assistenti tecnici amministrativi l’obbligo del green pass, senza il quale, afferma il decreto, il personale non potrà entrare nei plessi, pena la sospensione con esenzione dello stipendio.

Sicuramente un passo importante, perché il governo dispone che tutti gli impiegati scolastici siano in possesso della certificazione vaccinale o, almeno, di un tampone effettuato entro le quarantotto ore precedenti all’accesso ai servizi di istruzione. Il problema di fondo riguarda tutte le altre disposizioni, il distanziamento di un metro tra i banchi degli alunni e di due tra questi e la cattedra, in quanto il CTS non li considera più perentori ed obbligatori; ciò vuol dire che si riprenderanno le lezioni in presenza e solo se il comune verrà riconosciuto zona rossa o arancione le scuole, poi, dovranno riprendere la DAD.

Tutti gli allievi devono tornare in classe, così dice il governo. Il punto è che molti istituti campani non sono adeguati per poter fronteggiare la pandemia e garantire un corretto rispetto delle norme anti contagio.”

Il 2 settembre una riunione organizzativa della Regione, alla quale parteciperanno tutti i dirigenti scolastici, provvederà a chiarire i punti più incerti del nuovo decreto e a stabilire la linea di comportamento della Campania.

La preside dell’I.P.S.S.E.O.A. Ferraioli di Napoli, Rita Pagano, sin dal primo momento in prima linea per favorire lo svolgimento delle lezioni del suo istituto nel migliore dei modi, partecipa così alla questione: “La presenza per un istituto alberghiero è d’obbligo.

La pandemia ci ha lasciato tutti interdetti e da più di un anno siamo in questa situazione di instabilità. Inizialmente l’organizzazione è stata anche improvvisata in base alle necessità, adesso, dopo un anno, siamo più consapevoli. La didattica si fa in presenza. Siamo dovuti intervenire non solo per la distribuzione dei tablet, per chi non disponeva dei mezzi tecnici, ma anche dal punto di vista psicologico. Noi abbiamo la fortuna di avere un istituto ampio, con aule, corridoi e spazi che consentono il rispetto delle norme anticovid. Più complicata è l’organizzazione dei laboratori.

Dal primo settembre saremo pronti ad accogliere studenti e docenti.

Il contributo della regione è stato soddisfacente?

La regione quasi tutti i giorni mandava materiali come mascherine e gel igienizzanti a sufficienza che non avremmo potuto comprare da soli. Non è facile gestire l’organizzazione per un dirigente scolastico; l’I.P.S.S.E.O.A. Ferraioli si trova anche in un luogo difficile della città di Napoli, dove è importante prestare particolare attenzione agli allievi che magari sono meno seguiti a casa. È necessario controllare che tutti abbiano effettuato i vaccini e spingere ed esortare chi ancora non si vaccinato. Spero di stabilire un accordo per garantire la possibilità di far processare un tampone rapido a personale e ragazzi, cercando un sostegno regionale o con farmacie locali.”

La ripartenza nelle aule, però, non sembra essere l’unica problematica da tenere sotto controllo al rientro dalle vacanze. La campagna vaccinale procede, ma i casi di contagio non si fermano ed i ricoveri, per chi sprovvisto di doppia dose, non possono ancora essere ignorati a cuor leggero. La vita, quest’anno più dello scorso, deve ripartire; sono già avvenute le modifiche delle norme stabilite per i diversi colori delle regioni, dove l’unica imperante ed inamovibile sembrerebbe l’obbligo di indossare la mascherina, in caso di elevata diffusione di contagio, anche nei luoghi aperti.

Quali suggerimenti, quindi, per chi si appresta a tornare in aula?

“Vaccinarsi è la parola d’ordine.- Risponde la dottoressa Pina Tommasielli- Dai 12 ai 18 anni i vaccini che si possono fare in assoluta tranquillità sono Pfizer e Moderna. È assolutamente necessario che tutti partecipino alla campagna perché in primo luogo non possiamo permetterci un altro anno di DAD; è altissimo il debito formativo i ragazzi si porteranno dietro, in secundis non è più possibile rincorrere il covid. La sanità deve ricominciare, bisogna tornare a dare priorità a tutte le malattie, a tutti i pazienti; non è pensabile di continuare a stendere lunghe liste d’attesa, a rimandare interventi chirurgici.

Il movimento dei no- vax sta determinando il rallentamento di una risalita senza alcun fondamento scientifico.”

Rispetto all’anno scorso siamo molto avanti con la campagna vaccinale, ha ancora senso parlare di distanziamento nelle scuole?

“Le normative devono restare anche se, adesso, possono essere leggermente più flessibili. Quante più persone effettueranno il vaccino meno pesanti e restrittive saranno le regole da rispettare. Il tema principale è l’insorgenza delle varianti che diventa preoccupante nel momento in cui la quantità di persone non munite di green pass è molto alta, tutto dipende dall’esercito dei vaccinati.”

I trasporti sono stati il punto debole della passata stagione, è cambiato qualcosa? Sono state approcciate soluzioni?

“No. Non è stato fatto assolutamente nulla, anzi la situazione è anche peggio di prima. La funicolare funziona male, c’è stata la crisi dell’EAV per l’assenza dei macchinisti, quindi è davvero difficile cercare di evitare assembramenti nei mezzi di trasporto nelle ore di punta delle scuole…”

Restano vive le incertezze su quale sarà il destino degli alunni di ogni ordine e grado, fervide le speranze di chi freme dalla voglia di tornare a respirare a pieni polmoni l’aria dei banchi di scuola e dell’università. è il caso di Lorenzo, ventunenne napoletano, studente al quarto anno di Giurisprudenza alla Federico II di Napoli, che racconta dei primi anni da matricola come un ricordo lontano: “Non frequento l’università da ormai due anni. Seguire i corsi da casa è stato difficile, affrontare le lezioni davanti ad uno schermo è pesante. In due anni sono venuti a mancare gli aspetti positivi dell’università: la socialità, la possibilità di conoscere i professori, nuove persone, fare dibattiti e progetti, approfondire diversi punti di vista. Ora siamo solo icone digitali senza alcuna identificazione.

Il green pass è fondamentale per tutelare tutti e, forse, dare anche una spinta a chi è ancora indeciso nel vaccinarsi. Sarà sicuramente difficile ritornare in aula, restare tante ore con la mascherina e lasciare la comodità di casa, ma credo sia necessario passare per questo step, speriamo veloce, per tornare alla situazione pre-pandemia. Ho vinto l’Erasmus per andare a studiare all’estero per un semestre, potendo scegliere, però, ho preferito il secondo con la speranza che la situazione Covid-19 sia più chiara, ma soprattutto lontana.”

La coesione di pensiero è chiara, poche sono le strade che potrebbero portare all’uscita di questo lungo tunnel. Su un filo di sottile seta si cerca di procedere a passo cauto cercando di non sbagliare. Temi, soluzioni ed opinioni, sembrerebbero non cambiare nonostante i diversi ruoli e le differenti fasce d’età, tutti uniti e pronti per il conto alla rovescia per lo squillo di quella prima campanella che segnerà l’inizio di un anno pieno di speranza e voglia di ritrovare un po’ di sana, non banale, normalità.

Giovanna Sannino

(In copertina Nam Hoang da Unsplash)


In collaborazione con:


Supplemento online all’Avanti!

REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI MILANO N 181 DEL 2/09/209 ( EX REG. N 617 DEL 26/11 1994)

Direttore responsabile: STEFANO CARLUCCIO

Editore: CENTRO INTERNAZIONALE DI BRERA e GIOVANIREPORTER.ORG.


Ti potrebbero interessare
ComunicatiGiovane Avanti!

Leggi online il numero XIX di Giovane Avanti! (dicembre 2023)

ComunicatiGiovane Avanti!

Leggi online il numero XVIII di Giovane Avanti! (ottobre 2023)

CronacaGiovane Avanti!

Gender Gap – Una questione ancora irrisolta

ComunicatiGiovane Avanti!

Leggi online il numero XVII di Giovane Avanti! (settembre 2023)