
Virginia Woolf è sicuramente una delle autrici più note del Novecento, capace di scavare nell’intimo della psiche umana. I suoi libri hanno segnato un’epoca, facendosi portavoce di un modo nuovo di vedere la realtà e ancora oggi sono oggetto di studio. Qui ci occuperemo di uno dei suoi capolavori: “Orlando”.
Indice: 1. Una “non biografia”; 2. In un corpo di donna; 3. Donna all’occidentale; 4. Il potere del fascino; 5. Un falso fototesto; 6. Parodia di una società e delle sue arti; 7. Un amore che manca.
Pubblicato nel 1928, “Orlando” (titolo originale ‘Orlando: A Biography’) si presenta come un libro del tutto nuovo, che suscita un vivo interesse anche a distanza di quasi un secolo. L’opera è dedicata alla poetessa Vita Sackville-West, con la quale l’autrice ebbe una relazione amorosa.
Il protagonista è un giovane cortigiano dall’animo gentile e sensibile appartenente all’aristocrazia inglese sotto il regno di Elisabetta I. Quella che all’inizio sembra essere una biografia, si rivela un racconto avventuroso ed entusiasmante dove le coordinate spazio-temporali si fanno via via più confuse.
La prima scena, in cui il ragazzo viene presentato, lo vede intento ad intagliare la testa di un moro appesa al soffitto. I critici più attenti hanno voluto vedere in questo dettaglio un riferimento al poema dell’Orlando Furioso, dove i Mori rivestono i panni degli antagonisti.
Jon Mucogllava (articoli)
(In copertina Virginia Woolf)
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