Una rubrica su un paese lontano e misterioso, controverso e irrisolto. Un viaggio oltre l’oceano, raccontato da esperienze, riflessioni e scoperte. Un racconto dell’anima messicana.
Il popolo messicano è profondamente orgoglioso delle proprie origini, della propria storia e delle proprie tradizioni. Il senso di appartenenza che provano gli abitanti per questo Paese, nonostante le sue dimensioni e la diversità che racchiude, è unico nel suo genere, così come l’amore dei messicani per la patria è incommensurato.
Un Orgoglio urlato ai quattro venti
A causa della lunga storia coloniale che ha caratterizzato il Messico i suoi abitanti, a partire dalla Dichiarazione di Indipendenza, provano un tale entusiasmo a definirsi messicani che è difficile da comprendere per un europeo. Mentre molte popolazioni europee negli ultimi secoli sono state abituate ad invadere e colonizzare i territori oltreoceano col proprio potere incontrastato, la società messicana di oggi è il risultato di centinaia di anni di sofferenze e sottomissione. Non avendo nella propria storia azioni di cui si pentono pubblicamente – è inimmaginabile per un italiano anche solo pensare di poter provare un tale orgoglio apertamente dichiarato per il fatto di essere cittadino del proprio Paese – questi possono urlare ai quattro venti la propria felicità di essere messicani.
La lotta che ha portato all’indipendenza del Messico dalla Corona Spagnola nel 1810 ha acquisito un valore simbolico ed è radicata nel cuore di ogni messicano, povero o ricco che sia, che viva in campagna, in città o all’estero. Non si tratta di semplice patriottismo, ma di vero amore incondizionato per una patria a tratti idealizzata e adorata senza riserve.
Atteggiamento critico o di difesa?
Nonostante gli innumerevoli problemi economici, sociali e politici del Messico, quando si tratta di difendere e celebrare il paese d’origine, i messicani sembrano vivere nella nazione perfetta. Infatti, nonostante questi siano profondamente coscienti e critici delle questioni interne – dal narcotraffico o alla povertà, per non parlare della disuguaglianza sociale, della violenza di genere o dell’alcolismo, – niente sembra essere abbastanza grave da desiderare di non essere messicano.
Umorismo dissacratorio, Ironia, Passione
Col loro umorismo onnipresente e a volte al limite dell’eccessivo, i messicani sono i primi a criticare – talvolta per scherzo, talvolta seriamente – la società che li circonda, il presidente, le istituzioni, la corruzione e la polizia. Sono esperti in prese in giro, modi di dire, imitazioni e meme che circolano in ogni ambiente e trattano in modo dissacratorio ogni ambito della vita (e della morte): niente e nessuno viene risparmiato. I messicani tra loro si fanno scherzi pesanti, spesso pericolosi e difficilmente perdonabili, ma è parte del “ser mexicano”, una caratteristica indissolubile dal proprio essere. Ognuno interpreta il fatto di essere messicano a modo suo e lo ostenta con orgoglio. La passione che provano gli abitanti di questo Paese nel dire “Soy mexicano” si vede infatti negli occhi che brillano e nella dedizione che mettono nell’apprezzare – e criticare – la patria, la vita e l’amore.
Ospitalità ed Entusiasmo – Ma senza esagerare
Guai a criticare, da straniero, un aspetto del Messico che sta loro a cuore! Per i messicani infatti la patria va protetta, così come la famiglia: i panni sporchi si lavano in casa, solo loro stessi sono autorizzati a dire qualcosa di negativo sul Messico.
L’atteggiamento verso le verso chi appartiene ad altre culture è di interesse, apertura e disponibilità al dialogo finché non si sentono in qualche modo minacciati o in difetto: se questo succede l’ineguagliabile ospitalità messicana improvvisamente si trasforma, e quell’entusiasmo che veniva prima usato nell’accoglienza dello straniero viene ora usato per proteggere la patria. Il Messico diventa così all’improvviso il Paese perfetto, e anche tutto ciò che veniva prima apertamente criticato diventa in modo repentino e per magia impeccabile.
La bandiera: molto più di un simbolo
Un altro aspetto molto interessante che caratterizza in Messico l’amore per il Paese d’origine è il “culto” della bandiera: nelle piazze principali viene innalzata quotidianamente da guardie dedite a questo compito e nelle scuole elementari ogni lunedì gli studenti le sfilano davanti, la salutano e la onorano con l’Inno alla Bandiera. Guai a calpestarla, stropicciarla ometterla a terra: questi gesti sono considerati un’imperdonabile offesa personale. Il dìa de la Indipendencia, che ricorre il 16 settembre, è il giorno in cui il Messico si è dichiarato indipendente dalla Spagna e viene celebrato con una grandissima festa che ha il suo culmine col “grito”. In questa occasione, a mezzanotte si urla in onore dell’indipendenza del Messico e in questo grido sono racchiusi tutto l’amore, la lealtà e la fedeltà che un popolo possa provare per il proprio (seppur imperfetto) Paese.
Intoccabilità ed Autocritica: due atteggiamenti in antitesi?
La prontezza dei messicani a fare satira e il senso di intoccabilità che aleggia sul Messico, così come l’orgoglio incontrastato unito all’autocritica possono sembrare incoerenti a primo impatto, ma denotano il riconoscimento per ciò che significa appartenere ad una nazione nel bene e nel male. Senza avere i paraocchi, apprezzando le proprie origini per ciò che hanno di positivo e cercando di migliorare ciò che va migliorato, i messicani tentano di proteggere il Messico dalle critiche di chi non lo conosce a sufficienza e cercano di fornirne una versione del proprio Paese più personale e simile alla realtà.
Un tale senso di appartenenza misto ad orgoglio è ammirevole. Il popolo messicano, in questo senso, è davvero unico: non lesina l’autocritica quando si parla del proprio Paese, e al tempo stesso lo ama con un affetto e una sincerità unici al mondo.
Greta Murgia
(Nell’articolo e in copertina immagini di Greta Murgia)
Orgoglio, Appartenenza, Autocritica – Sentimenti contrastanti? è il settimo articolo della rubrica Il mio Messico di Greta Murgia. Si ringrazia l’autrice per la gentile concessione delle immagini.