Sport

Jannik Sinner – Luci e ombre dell’Atp di Miami

Jack Sinner Miami

Domenica 4 aprile 2021 il giovane Jannik Sinner ha disputato la sua prima finale in un Master 1000 a Miami. Nonostante la sconfitta inaspettata che ha lasciato l’amaro in bocca a tutti i suoi sostenitori, il talentuoso altoatesino è destinato a far parlare ancora molto di sé.


Jannik Sinner, giovanissima leva del tennis italiano (classe 2001),purtroppo non è riuscito nell’impresa di portare a casa il Miami Open. La sconfitta arriva dal polacco Humbert Hurkacz, rivelazione del torneo e testa di serie numero 26. Dopo gli incontri disputati nel corso della settimana, nei quali Sinner aveva lasciato appena due set ai suoi avversari, l’esito della finale è stato un netto 7-6 6-4 a favore del polacco.

I risultati recenti

Sinner fa il suo precoce debutto nel circuito professionistico nel 2015, a soli 14 anni. Nel 2019, a 17 anni e 8 mesi, diventa il decimo tennista più giovane al mondo, primo tra gli italiani, ad essersi aggiudicato un incontro Masters 1000 (primo turno a Roma contro Steve Johnson). Nell’ottobre dello stesso anno entra per la prima volta nella top 100 del ranking Atp, issandosi fino alla novantatreesima posizione. A novembre si impone definitivamente sulla scena mondiale con il trionfo alle Next Generation Atp Finals. La vittoria gli ha permesso di chiudere l’anno da numero 78 del mondo e di aggiudicarsi il premio di tennista rivelazione dell’anno.

Degna di nota è la partecipazione dell’altoatesino al Roland Garros del 2020. Negli ottavi di finale supera in quattro set Alexander Zverev, numero 6 del torneo e numero 7 del mondo. Ai quarti affronta il campione e re di Parigi Rafael Nadal, futuro vincitore del torneo, che lo sconfigge in tre set (6-7, 4-6, 1-6). Data l’ottima prestazione di Jannik, il fuoriclasse spagnolo lo elogia in conferenza stampa definendolo “un talento molo, molto giovane con ottimi colpi”. A fine anno vince il suo primo titolo Atp a Sofia e arrivaa posizionarsi al numero 37 del ranking mondiale.

L’Atp 1000 di Miami

Sinner si presenta a Miami da testa di serie numero 21, dopo la vittoria nel torneo Atp 250 di Melbourne e il raggiungimento del suo momentaneo best ranking (numero 31 della classifica mondiale. L’altoatesino supera agevolmente i primi turni incontrando qualche difficoltà solo contro il russo Karen Khachanov (testa di serie numero 14), che riesce a strappargli il primo parziale.

In semifinale affronta lo spagnolo Roberto Bautista Agut, numero 11 del mondo ed ex numero 9. La partita si fa sin da subito complicata per Jannik che scivola sotto di un set. Quando la regolarità e i pochi errori gratuiti dello spagnolo sembrano ormai portare l’inerzia del match dalla sua parte, Sinner riesce a risollevarsi con i suoi soliti colpi profondi e incisivi: dopo aver vinto il secondo set riequilibrando la partita, nel terzo domina portando a casa il risultato con un punteggio complessivo di 5-7 6-4 6-4.

I colpi migliori di Sinner a Miami

La finale

Tutti si aspettavano la vittoria dell’italiano ma Hurkacz, per nulla intimorito dai pronostici, ha ottenuto il successo più importante della sua carriera da outsider. Prima dell’inizio del torneo, nessuno si sarebbe aspettato una finale inedita tra giovanissimi, dato che anche il polacco ha solo 24 anni e pochi risultati di rilievo alle spalle. La sua settimana nel torneo è stata altrettanto positiva a quella di Sinner; in successione è stato protagonista di vittorie su Denis Shapovalov (6-3 7-6), Milos Raonic (4-6 6-3 7-6) e soprattutto su Stefanos Tsitsipas (numero 2 del seeding battuto per 2-6 6-3 6-4) e Andrej Rublev (numero 4 piegato con un facile 6-3 6-4).

Nel primo set l’equilibrio si rompe solo al tie break. A Sinner manca la solidità nei punti decisivi, come dimostra la scarsa percentuale di prime palle di servizio in campo. Finito così il primo set per 7-6 a favore del polacco, contrariamente a quanto accade di solito l’altoatesino inizia a disunirsi e perde potenza nei colpi. In poco tempo con un parziale nettamente negativo di 27 punti a 9 Jannik scivola sotto 4-0 con doppio break. L’italiano non molla ma Hurkacz non cede e resta concentrato sul match. Il polacco chiude 6-4 il secondo parziale senza esitazione incassando il titolo più prestigioso della sua vita.

Il futuro di Jannik

Sin dagli esordi Sinner ha esibito una grandissima capacità tecnica da fondo campo. Entrambi i suoi fondamentali sono eccellenti, specie il rovescio. Riesce sempre a trovare una pesantezza di palla e una precisione straordinarie. Grazie ai consigli tecnici del suo allenatore Riccardo Piatti, ha migliorato molto il servizio, con cui riesce a generare grande potenza. Mentalmente solido e sempre focalizzato sul suo tennis, Sinner ha un gioco aggressivo in grado di impensierire chiunque.

Le premesse ci sono tutte per sperare di vederlo ben presto nella top 10. Sinner ha ampiamente mostrato le sue capacità a Miami. Il tennis, si sa, è uno sport tremendo sul piano psicologico: la pressione delle aspettative ha sicuramente giocato a sfavore di Jannik. Nonostante sia già molto maturo, in una finale di un Master 1000 l’esperienza pesa parecchio e a 19 anni non è facile debuttare su un palco scenico così importante. La sua prestazione è comunque entrata nella storia in quanto è il primo italiano ad aver raggiunto una finale in un 1000 sul cemento. Siamo solo all’inizio di una splendida favola che porterà Sinner ai vertici del tennis mondiale.

Diego Bottoni

(In copertina immagine da OASport)

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