Tutti noi, a volte, sentiamo il bisogno di un libro leggero (badate bene, non banale) da leggere sprofondati in poltrona con una coperta e magari una buona tazza di tè caldo. Bene, Il castello errante di Howl di Diana Wynne Jones è il libro perfetto per i momenti di relax. Una favola ben scritta, intrigante, divertente e avvincente.
Questo non è il film di Myazaki
È molto probabile che leggendo il titolo Il castello errante di Howl abbiate pensato immediatamente al capolavoro di animazione dello studio Ghibli, ma sappiate che con il libro ha poco in comune. I personaggi principali hanno caratteristiche simili, ma il mago Howl del romanzo è decisamente più capriccioso e meno premuroso di quello del film. Inoltre, in generale, nel libro sono presenti molti più personaggi.
Un maleficio porta anche cose buone
Sophie è una ragazza di diciotto anni che vive nella tranquilla e prospera città di Market Chipping, insieme al padre, alla matrigna e alle due sorelle. Dopo la morte del genitore, le sorelle trovano entrambe impiego come apprendiste, mentre lei, essendo la maggiore, eredita il negozio di cappelli del padre. Sophie è una grade lettrice e sono fermamente convinta che nel nostro mondo sarebbe stata appassionata di fantasy. Nel suo mondo, invece, la magia esiste davvero.
La giovane sogna di viaggiare e vorrebbe poter partire per un’avventura, ma accetta tristemente il suo futuro di cappellaia. Nel frattempo però in città viene avvistato sempre più spesso il castello errante di Howl che si aggira sulle colline e si dice che il mago abbia irretito una ragazza del posto.
Il castello di Howl
Un giorno, mentre la ragazza va a trovare la sorella al lavoro, incontra un giovane molto attraente che si propone di farle da accompagnatore. Sophie rifiuta ma la sera, tornata in negozio, riceve la visita della Strega delle Terre Desolate che le scaglia una maledizione di cui non potrà parlare con nessuno. Trasformatasi in una vecchietta novantenne, Sophie deve andarsene e sarà, paradossalmente, proprio grazie al maleficio che potrà vivere le avventure che sognava.
La ragazza inizia a vagare sulle colline che circondano Market Chipping e in cerca di un riparo per la notte si imbatte nel castello di Howl, mago dalla pessima fama che si dice rapisca giovani fanciulle. Sophie, grazie al suo nuovo aspetto, non ha nulla da temere dallo stregone e decide di entrare. Nel castello fa la conoscenza dell’apprendista Michael Fisher ma soprattutto del demone Calcifer, che promette di liberarla dalla maledizione se lei scioglierà il patto che lo lega ad Howl. Sophie accetta e la sua avventura ha inizio.
Sophie era la più studiosa delle tre e passava buona parte del suo tempo a leggere. Così presto si rese conto che avrebbe avuto poche opportunità di vivere un interessante futuro.
Libro VS Film
Quindi, è meglio il film o il libro? Se questa domanda fosse riferita a qualunque altra storia (a parte Il Signore degli Anelli) risponderei senza esitazione il libro. In questo caso invece non solo non posso rispondere ma non vi consiglio nemmeno, come farei di solito, di guardare prima il film. I due prodotti sono davvero troppo diversi, anche se hanno in comune la stessa dolcezza, senza cadere nel melenso.
In entrambi i casi l’amore è trattato con molta delicatezza, con Sophie che accetta e riesce ad andare oltre i difetti del giovane mago, che egli consapevolmente ostenta e usa quasi come uno scudo, rivelando il suo animo buono e gentile, e Howl che impara ad andare oltre l’aspetto esteriore, innamorandosi in primis di Sophie in quanto persona.
Matilde Boni
(In copertina e nel testo immagini tratte dal film Il castello errante di Howl, disponibile su Netflix)
Per approfondire, Il castello errante di Howl:
“Il castello errante di Howl” (film) – L’amore non è magia, di Alessandro Leo
Link al sito ufficiale di Kappalab.
Il castello errante di Howl è il quarto articolo della rubrica Mondi Fantastici di Matilde Boni.