Dopo un anno pieno di fiele e senza vittorie, il Cavallino Rampante vuole tornare a trionfare. La presentazione della nuova SF21 sembra incoraggiante, ma c’è ancora molto lavoro da fare.
Una delle stagioni peggiori di sempre è stata messa in archivio. Fare peggio dello scorso anno sarà un’ardua impresa per la scuderia di Maranello. Nonostante quella che si preannuncia la passerella per l’ottavo titolo di Hamilton, con una nuova coppia di piloti ed il rinnovamento della vettura, le aspettative verso la Ferrari hanno il diritto di crescere almeno un pochino.
I dettagli tecnici della nuova SF21
Nella scorsa settimana è stata presentata la SF21, l’ultima a svelarsi del circus, senza eventi live in rispetto delle normative sanitarie. Nonostante ciò, il video pubblicato sul sito del Cavallino Rampante è un ibrido di futurismo e tradizione, come d’altronde la macchina: il recente rosso accesso della livrea ora va a sfumarsi sul retro, richiamando l’amaranto della prima Rossa a scendere in pista. Compaiono gli stessi sponsor degli anni scorsi, a partire da Pirelli , fino a UPS, Kaspersky e Ray-Ban. Discutibile la scelta della patch verde di Mission Winnow, unica nota stonata in uno spartito cromatico complessivamente armonico.
Analizzando la meccanica dell’auto, l’ingegnere capo Mattia Binotto ha più volte ribadito come gli slot per le modifiche concessi dalla FIA non abbiano prodotto una grande trasformazione. Alcune componenti, come ad esempio il telaio, sono state intoccabili per i motoristi italiani. La double di concessioni è stata utilizzata per operare in primo luogo sull’aerodinamicità del retrotreno, modificando il cambio e l’uscita dei flussi. Malgrado le varie restrizioni, la SF21 porta diversi miglioramenti rispetto al passato: basti pensare alla power unit, che ha subito una vera e propria rivoluzione. Sono infatti ben 35 i cavalli in più rispetto alla SF1000 della scorsa stagione, che fanno ben sperare i tifosi della Rossa.
Charles e Carlos: la coppia…che scoppia?
Ultimo, ma non per importanza, il fattore doppia C. Le qualità dei piloti Ferrari di quest’anno, Charles Leclerc (col Cavallino dal 2019) e Carlos Sainz (appena arrivato dalla McLaren) sono inopinabili, altrimenti non sarebbero a Maranello. Il talento che hanno mostrato in pista è cristallino, ma rimane l’incognita su come i due sapranno convivere dentro e fuori dai box. La Ferrari non è una scuderia come le altre e Leclerc ha già potuto sperimentare la pressione dell’ambiente, con la differenza sostanziale di uno scudo per le critiche come Sebastian Vettel.
La gran parte delle accuse dell’anno scorso, infatti, ha bastonato il tedesco e cullato il monegasco, che però adesso dovrà dimostrare di essere forte anche a livello mentale. Il ruolo da anti-denigratore ora spetterà a lui, che farà da schermo per il nuovo compagno Sainz. Entrambi hanno molto da dimostrare, a se stessi e ai tifosi; la battaglia di quest’anno per il riscatto della Ferrari si prospetta senza esclusione di colpi.
Filippo Rocchi
(In copertina OA Sport)