Quante volte vi è capitato di non sapere quale film o quale serie TV guardare? Ogni sabato pomeriggio, su Giovani Reporter, ci penserà Alessandro Leo a darvi un consiglio. Non dovrete fare altro che mettervi comodi, versarvi un bicchiere della vostra bevanda preferita, prendere qualcosa da mangiare e dare un’occhiata all’ultimo articolo di AperiCinema.
[Non contiene spoiler]
Coincidenze numeriche
Qualche tempo fa mi suona il cellulare e vedo sullo schermo la notifica di un messaggio vocale da parte del caporedattore di Giovani Reporter. “Ci risiamo” ho pensato; “ancora una volta ho scritto troppo oppure ci sono delle parolacce da togliere”. Premo play. “Ciao Ale, ti è piaciuto il lungometraggio de Il castello errante di Howl? Perché un’altra autrice sta preparando l’articolo sul libro e se tu avessi voglia di proporre il film ai lettori di AperiCinema sarebbe carino farli uscire insieme”.
Vi dico solo una cosa: se il cinema fosse una squadra di calcio e io fossi l’allenatore, il numero 10 lo darei proprio a Miyazaki; un fuoriclasse della settima arte che ci fa volare nel cielo della realtà con ali di fantasia e immaginazione. Non poteva chiedermi cosa più bella. Anche perché questo è il mio articolo numero 10 su AperiCinema e ho sempre amato le coincidenze numeriche.
Avevo già in mente di inserire, prima o poi, questo titolo tra i consigli della rubrica, ma sono ancora più felice di farlo contribuendo alla dedica da parte di Giovani Reporter e della bravissima Matilde Boni (potete leggere qui il suo articolo) a questa storia straordinaria che, tra romanzo e film, ha emozionato milioni di lettori e spettatori di tutto il mondo. Una vera opera d’arte che tratta temi importanti e delicati con una dolcezza ed una semplicità rare.
Preparatevi a scoprire un mondo dove realtà e fantasia diventano la stessa cosa, dove bisogna fare pace con le insicurezze per permettere al coraggio di salvarci la vita e dove l’amore è l’unica cosa a non essere magia. Aprite la porta. Benvenuti nel castello errante di Howl.
È il destino che ci lega
Questa è la storia di Sophie, una ragazza di appena diciotto anni che manda avanti la bottega di cappelli creata da suo padre, morto prematuramente. È una persona semplice che vive una quotidianità molto monotona, una bambina diventata adulta prima del tempo che si è dovuta far carico di responsabilità importanti, tra le quali il prendersi cura di sua sorella minore poiché la loro madre non è mai stata molto presente; ha sempre preferito viaggiare e vivere provando a stare al passo delle eccentriche concittadine, attente all’aspetto estetico e allo stile di vita elevato.
L’esistenza della nostra protagonista cambia quando un giovane bello e misterioso la salva dalle molestie di due gendarmi, stringendola a sé e cacciando i due malintenzionati ma anche il giovane, a sua volta, è in pericolo perché seguito da strane creature. Chi è? Chi lo sta cercando? Quale mistero nasconde? Qualcuno ha preso di mira anche Sophie. Con una scusa riesce a entrare fuori orario nella sua bottega per sferrarle un potentissimo incantesimo che la rende un’anziana di novant’anni.
La mattina dopo la “giovane anziana” decide di lasciare la città per non dover spiegare ai parenti l’accaduto e per trovare a tutti i costi un rimedio che sciogliesse il maleficio. Il viaggio sarà caratterizzato da tanti ostacoli, da incontri belli e brutti e da tante emozioni da vivere, accompagnata da una serie di personaggi anch’essi pieni di misteri e da un mezzo di trasporto molto particolare: un castello magico in grado di “camminare” e “volare”, appartenente a Howl, un mago leggendario dotato di poteri straordinari. Le cose, però, non accadono mai per caso. L’incontro tra Sophie e Howl era già scritto nel grande libro del destino.
L’amore siamo noi
Il sottotitolo di questo articolo è “l’amore non è magia” e io trovo che sia una delle tematiche più importanti che traspare da questo film, oltre alla ricerca dell’io interiore e l’importanza del mettere da parte le insicurezze proprie ed avere coraggio per salvare se stessi e le persone a cui si tiene.
Siamo sempre abituati a pensare all’amore come qualcosa di “magico” perché ci fa provare emozioni che non riusciamo a descrivere e che storicamente abbiamo identificato come qualcosa di “sovrannaturale”. Trovo che l’amore non sia niente di tutto ciò.
L’amore è quella componente del quotidiano che ci permette di affrontare e superare ostacoli che a prima vista ci sembrano insormontabili. È quella cosa che ci fa stare bene quando tutto intorno a noi gira male. È quella cosa che in modo totalmente semplice e naturale ci permette di vivere la vita nella maniera più sana e pura possibile. L’amore siamo noi e ci sono persone e situazioni che riescono ad alimentare questa fiamma che abbiamo dentro, sempre accesa, in attesa di ardere. L’amore è la cosa meno magica e più reale che esista.
Trovo spettacolare che un film che si basa sulla magia riesca a far trasparire questo messaggio; e forse riesce a farlo così bene proprio perché permette allo spettatore di capire la differenza tra ciò che è tangibile e ciò che non lo è. La differenza tra fantasia e realtà, tra ciò che dipende dal sovrannaturale e ciò che, invece, dipende da noi.
Dal punto di vista tecnico, oltre ai disegni che sono delle vere e proprie opere d’arte, trovo straordinarie le inquadrature e la fotografia, studiate e realizzate come se fosse un live action. Tutte caratteristiche tipiche dei film di Miyazaki e dello Studio Ghibli, un binomio leader del cinema d’animazione.
Se non avete ancora visto Il castello errante di Howl, guardatelo; se lo avete già visto, riguardatelo, perché di cose da imparare da questo film ce ne sono un’infinità, oltre al fatto che stiamo parlando di uno dei prodotti cinematografici più belli di sempre.
E amatevi concretamente. Vedere l’amore come qualcosa di magico ha sempre portato a complicare quella che è la cosa più semplice e tangibile del mondo. Ascoltate un single.
Alessandro Leo
(In copertina e nel testo immagini tratte dal film Il castello errante di Howl, disponibile su Netflix)
Per approfondire, la recensione del libro di Diana Wynne Jones:
Mondi Fantastici – Il castello errante di Howl, di Matilde Boni
Il castello errante di Howl è il decimo articolo della rubrica settimanale di Alessandro Leo AperiCinema.