
Nulla può ostacolare la cerimonia dei Grammy Awards: anche quest’anno ci sono tutti gli elementi per realizzare un grande show, nonostante i distanziamenti e le misure di sicurezza. Cosa aspettarsi quindi? Chi saranno i vincitori?
La grande sfida dei Grammy
Previsto inizialmente per il 31 gennaio, lo show è stato posticipato al 14 marzo a causa del crescente numero di contagi da Covid-19 nella contea di Los Angeles. Lo spettacolo che andrà in onda domenica notte sarà un’edizione totalmente nuova per i Grammy Awards.
La conduzione è del comico Trevor Noah, mentre la produzione è curata, per la prima volta, da Ben Winston che, sulla carta, sembra avere in serbo un ottimo prodotto. All’interno dello Staples Center non ci sarà il pubblico ma dobbiamo aspettarci cinque palcoscenici (quattro per le esibizioni e uno per la conduzione) e continui riferimenti ai prodotti creativi, ai movimenti per la giustizia sociale dello scorso anno e, chiaramente, alla pandemia in atto.
L’intero sito è stato studiato per rispettare i parametri di sicurezza sanitaria: ogni artista avrà il proprio backstage e più entrate di scena. I cinque palchi verranno disposti in cerchio, con una base al centro da cui lavoreranno i tecnici: durante le esibizioni, gli artisti presenti faranno da “pubblico” dai loro stages che cambieranno ospiti ogni 45 minuti.
Non tutte le performance saranno dal vivo, prevenendo così rischi di assembramento e contatto, e Ben Winston sfiderà così gli spettatori a capire quali di queste sono registrate. La produzione di questa edizione è stata decisamente complicata e un’assenza, a causa di positività, di uno dei partecipanti non potrà essere rimpiazzata; la riuscita della cerimonia dipenderà da tanti fattori, ma il lavoro finora fatto fa presagire un ottimo spettacolo.
Istruzioni per l’uso
All’interno delle 105 categorie premiate, abbiamo nomi nuovi, conosciuti e grandi assenti come The Weeknd e Mac Miller con il suo album postumo.
Date le numerose candidature, e sezioni, prenderle tutte in considerazioni sarebbe davvero difficile e poco interessante poiché dovremmo spaziare dalla musica country all’EDM; perciò in questa analisi considereremo tre categorie principali:
- Record of The Year, ovvero Registrazione dell’Anno, che premia l’artista e il team di produzione della canzone candidata; la scorsa edizione ha vinto da Billie Eilish con Bad Guy;
- Song of the Year, Canzone dell’Anno, si differenzia dal premio precedente perché non considera il processo di masterizzazione ma solo la scrittura e composizione della canzone. L’ultimo premio è stato consegnato a Billie Eilish con Bad Guy;
- Album of the Year, Album dell’Anno, è considerato il premio più prestigioso e va all’intero team di produzione dell’album. Adele e Taylor Swift sono le uniche donne ad aver vinto questa categoria due volte; l’anno scorso è andato a Billie Eilish, con When We Fall Asleep Where Do We Go?, portandosi a casa ben cinque Grammys.

Le nostre previsioni
Ci improvvisiamo membri della giuria e vi proponiamo i nostri pronostici per le tre categorie principali commentando le proposte in gara.
Secondo il regolamento, i lavori presi in considerazione devono essere stati pubblicati in un lasso temporale che va dal primo ottobre del 2019 al 30 settembre del 2020.
1. Record of the Year
Le canzoni nominate per la categoria sono:
- Black Parade di Beyoncé
- Colors dei Black Pumas
- Rockstar di DaBaby Featuring Roddy Ricch
- Say so di Doja Cat
- Everything I Wanted di Billie Eilish
- Don’t start now di Dua Lipa
- Circles di Post Malone
- Savage di Megan Thee Stallion Featuring Beyoncé
Secondo i media principali quest’anno la sfida è a tre concorrenti: Beyoncé, Dua Lipa e Post Malone. La vincitrice più scontata sarebbe Beyoncé che ha ben due nomine per la stessa categoria (nove in totale), un’autentica hit made in USA con il feat di Savage e una canzone socialmente impegnata come Black Parade. Parlando di hits non si può ignorare Don’t start now di Dua Lipa, che da fine 2019 riesce ancora a suonare fresca e darci quella sana nostalgia di serate spensierate ormai troppo lontane nella memoria. Infine, c’è Post Malone con Circles che, a parer nostro, nel 2021 suona fin troppo ridondante: non può in alcun modo vincere questo premio.
Menzione importante per i Black Pumas, il cui genere R&B è davvero una coccola per le orecchie ma forse non abbastanza per questa categoria; Billie Eilish sembra esclusa dal gioco quest’anno, oppure è solo il colpo di scena di cui non sospettiamo.
Le due favorite potrebbero contendersi il premio da sole: se la giuria avrà un approccio strettamente coerente al lavoro di produzione vincerà Dua Lipa; se si lasceranno prendere dai messaggi espressi, Beyoncé potrebbe fare all-in.
- Chi dovrebbe vincere: Dua Lipa – Don’t Start Now
- Chi vincerà: Dua Lipa – Don’t Start Now
2. Song of the Year
Le canzoni nominate sono:
- Black Parade di Beyoncé
- The Box di Roddy Ricch
- Cardigan di Taylor Swift
- Circles di Post Malone
- Don’t start now di Dua Lipa
- Everything I Wanted di Billie Eilish
- I can’t breathe di H.E.R.
- If the world was ending di JP Saxe (feat. Julia Michaels)
Molte testate danno come vincitrice ancora una volta QueenB, ma noi non vogliamo credere al possibile colpo grosso di Beyoncé. Se è vero che Black Parade si ispira ai moti del Black Lives Matter, I Can’t Breathe è una poesia cantata che cita le ultime parole di George Floyd: i recenti sviluppi legati all’assassinio dell’uomo potrebbero giocare a favore del riconoscimento dell’impegno di H.E.R.
Gli altri due candidati principali sono Taylor Swift con Cardigan e ancora Dua Lipa con Don’t Start Now. Cardigan è una canzone meritevole ma temiamo che questo non sia sufficiente: solitamente i vincitori della categoria sono nominati anche per il Record of the Year e, per consuetudine, i vincitori possibili sarebbero altri quattro (Beyoncé, Post Malone, Dua Lipa e Billie Eilish). L’ultima volta che una canzone non nominata per il RtY vinse fu nel 2006, con gli U2; quindici anni dopo potrebbe ripetersi la storia, almeno così sperano i fan di Taylor.
- Chi dovrebbe vincere: I Can’t Breathe – H.E.R.
- Chi vincerà: Black Parade – Beyoncé
3. Album of the Year
Gli album in gara sono:
- Chilombo di Jhené Aiko
- Black Pumas (deluxe edition) di Black Pumas
- Everyday life di Coldplay
- DJEsse Vol.3 di Jacob Collier
- Women in music pt.III di HAIM
- Future Nostalgia di Dua Lipa
- Hollywood’s bleeding di Post Malone
- Folklore di Taylor Swift
Per giudicare questa categoria serve uno sforzo in più: non si tratta di considerare solo le tracce presenti negli album ma l’intero lavoro di mixaggio e produzione. Secondo i sondaggi le due favorite sono Taylor Swift e Dua Lipa. Entrambe hanno prodotto un album pieno di hits e contano sul favore di un vasto pubblico ma vale la pena guardarsi intorno. L’album dei Black Pumas è ben suonato e strutturato ma ancora non sembra reggere la competizione pop, così come Women in music pt. III delle HAIM.
I Coldplay sorprendono non trovandosi nelle prime posizioni dei sondaggi, quasi dimenticati, ma con un album pieno di sonorità da tutto il mondo magistralmente inserite; proprio loro potrebbero essere uno dei colpi di scena di questa edizione. Jacob Collier è un eccellente polistrumentista (e ci stiamo andando piano) ma purtroppo ancora poco conosciuto: il piccolo grammofono finirà nelle sue mani tra qualche anno. Hollywood’s bleeding e Chilombo sono stati nominati e questa sarà la loro unica conquista per ora.
- Chi dovrebbe vincere: Coldplay – Everyday Life
- Chi vincerà: Taylor Swift – Folklore
Le nostre previsioni sono state fatte: non ci resta che goderci tutte le esibizioni della serata e aspettarci grandi colpi di scena per le restanti categorie. In un modo o nell’altro, ad un anno esatto dal primo lockdown, questi Grammy Awards saranno unici.
Sofia Bettari
(In copertina i Grammy Awards)