Finalmente approda su Disney Plus la seconda parte della immensa odissea di The Mandalorian, in cui si narra dei viaggi di un mitico cacciatore di taglie e del suo piccolo e misterioso Jedi, che si muovono all’interno dell’immenso universo di Star Wars…
Il ritorno della forza
La cronologia della serie si colloca a metà tra il sesto e il settimo titolo della saga (ovvero tra Il ritorno dello Jedi e Il risveglio della forza). Nella seconda stagione continuano la mitici viaggi del protagonista Din Djarin, soprannominato Mando, (interpretato da Pedro Pascal) e del giovane Jedi Grogu, conosciuto dai più con il nome di Baby Yoda. Gli episodi sono otto, di lunghezza variabile tra i 54 e i 34 minuti. L’ambientazione cambia di continuo, spaziando in lungo e in largo per l’universo creato da Lucas.
La trama, a una prima occhiata, è semplicissima: narra le storie degli avventurosi Grogu e Mando, accompagnati da continue peripezie, naturali o create dall’antagonista Moff Gideon (interpretato da Giancarlo Esposito), che vuole a tutti i costi catturare Grogu per proseguire i propri misteriosi esperimenti.
L’episodio finale suscita molti dubbi sul futuro della serie per via della scomparsa di Grogu, ma la direzione di Disney Plus ha già annunciato una terza stagione. In più, l’attore Giancarlo Esposito ha già ventilato la possibilità di una quarta stagione. Non si sa ancora nulla del contenuto della terza stagione, si possono soltanto formulare alcune ipotesi, come una possibile uscita del piccolo Jedi dalla serie.
Una serie che migliora
La seconda stagione di The Mandalorian è nettamente migliore rispetto alla prima. Infatti, il lavoro scenografico è impeccabile nel creare ambientazioni fantascientifiche, che cambiano ad ogni episodio.
Il cast, invece, è poco caratterizzato, a partire dai due protagonisti della serie: da una parte Pedro Pascal (Mando) è sempre dentro l’armatura da mandaloriano, dall’altra Grogu è un prodotto degli effetti speciali. Tuttavia, il doppiaggio in italiano per Mando e la bravura dell’attore sopperiscono alla mancanza di espressioni facciali con una gestualità e una capacità di intonazione esemplare.
La trama ha lati negativi e positivi. La mancanza di spessore della storia rischia di scontentare i più grandi fan della saga, che potrebbero preferire scene parlate rispetto all’azione, elemento fin troppo presente all’interno di ogni episodio. Allo stesso tempo, tuttavia, è anche permessa la visione della serie ai neofiti, visto che non è richiesta una conoscenza pregressa dell’universo di Star Wars.
La seconda stagione di The Mandalorian è dunque un ottimo prodotto cinematografico, ma con delle pecche che possono minare una piacevole visione, come scene d’azione lunghe oltre il necessario. The Mandalorian 2 mantiene il livello di qualità mostrato nella prima stagione, e cerca anche di aumentarlo. Questa è la via.
Gabriele Cavalleri
(In copertina e nel testo immagini tratte dalla serie TV The Mandalorian)