
Lo human enhancement o potenziamento umano è un campo scientifico che tenta di amplificare le capacità di una persona tramite la tecnologia. Si tratta di un sentiero ancora poco esplorato dalla scienza, ma le possibilità che offre sono molto promettenti.
Cosa ci propone il futuro..
L’aumento delle normali capacità di una persona riguarda i più svariati rami della scienza, dalla genetica all’informatica, dalla robotica alle neuroscienze. Il doping, ad esempio, può essere considerato potenziamento umano così come un pace-maker, o un visore a realtà aumentata.
In generale dividiamo queste tecnologie in due categorie:
- Terapeutiche
- Supplementari.
Le tecnologie terapeutiche sono le più realistiche, e anche le più studiate. Hanno lo scopo di restituire le capacità perdute ad una persona disabile: impianti cocleari, protesi bioniche, tessuti organici sintetici, nanotecnologie mediche. Molti di questi dispositivi sono già in circolazione, o sono sotto sperimentazione.
Quando però iniziamo a parlare di tecnologie supplementari rischiamo sempre più spesso di sfociare nella fantascienza, o nella pseudoscienza. Questi strumenti dovrebbero portare il genere umano a quella che viene chiamata evoluzione post-biologica, indotta artificialmente. In pratica dovrebbero migliorare considerevolmente le capacità umane, ma ad oggi restano più che altro ipotesi speculative. Per adesso siamo in possesso di poche tecnologie, appena emergenti: visori notturni, realtà aumentata, piccole manipolazioni genetiche… ma le aspettative sono molto alte.
Possiamo immaginare di costruire esoscheletri pilotabili, che permettano di sollevare pesi impressionanti. Oppure di programmare il DNA di un embrione, affinché erediti le caratteristiche genetiche migliori. Potremmo sostituire interi organi o parti del corpo con elementi artificiali, creando dei veri e propri cyborg. C’è chi progetta persino di “scaricare” la mente di una persona su un computer, consentendole di sopravvivere molto più a lungo rispetto al normale processo di decadimento dei tessuti organici. Qualsiasi cosa abbiate mai visto nei film di fantascienza probabilmente è stata presa in considerazione.

…e come prepararsi nel presente
Con questi presupposti, però, ha più senso discutere degli aspetti etici dello human enhancement, piuttosto che preoccuparci di quelli pratici. Perchè, se la forma e il tempo con cui prenderà piede sono ancora imprevedibili, è comunque certo che prima o poi dovremo farci i conti. In quanto passo inevitabile per il progresso della specie umana, conviene che ci trovi preparati.
Il potenziamento umano si propone di estendere il concetto di umano stesso, che già di per sè ancora oggi si fatica a definire. Così facendo, finisce per moltiplicare anche le domande che abbiamo su di esso. Prendiamo la mente come esempio: per quello che sappiamo ora ha sede nel cervello, lì è contenuto tutto ciò che ci rende le persone che siamo. Ora, se sostituissimo un solo neurone con una cellula artificiale, la persona in questione resterebbe la stessa? E se sostituissimo due, tre, cento neuroni? O l’intero cervello?
Ancora, immaginiamo di poter agire sul corpo umano, di poterlo potenziare a tutti gli effetti, sia con impianti bionici artificiali che tramite manipolazioni genetiche. Non è difficile pensare che l’utilizzo bellico di tali tecnologie supererebbe facilmente quello terapeutico. La creazione di super-soldati sarebbe di certo nell’interesse di molti paesi.
Se invece potessimo scegliere quali geni acquisirà un feto nel grembo materno? Certo, la cura alle malattie ereditarie sarebbe nelle nostre mani, ma quanto saremo lontani, allora, dalla costruzione di un bambino ideale? E, quando andiamo a selezionare i tratti migliori per i nuovi nati, non stiamo forse costruendo l’immagine di quel che pensiamo sia l’essere umano perfetto? La “razza” perfetta?
E a questo punto, la domanda sulla natura dell’essere umano ritorna sempre più insistente, sempre più presente nel nostro futuro, come lo è stata nel nostro passato.
Anna Passanese
(Se ti interessa l’argomento, puoi approfondire qui)
Oltre l’essere umano è il quinto articolo della serie Le macchine del futuro, di Anna Passanese.