Torna il Red Bull Ring e, insieme a lui, le Frecce Argento con la prima doppietta stagionale: correre nello stesso circuito dello scorso weekend è sicuramente una novità più intrigante di un ormai classico uno-due Mercedes.
Stesso circuito, nuovo Gran Premio
“The Hammer” batte il primo colpo dell’anno: vittoria del GP della Stiria, il 12 luglio, in solitaria, come solo lui sa fare. Una conquista premiante un sabato di qualifiche bagnato ma strepitoso per Lewis Hamilton che si aggiudica la pole con 7 decimi abbondanti su Max Verstappen. L’olandese tenta l’impresa ma si deve accontentare del terzo posto, dietro a Valtteri Bottas, che tuttavia, grazie alla vittoria dello scorso weekend, continua ad essere in prima posizione per la lotta al mondiale.
Appena fuori dal podio è rimasto Albon, uscito vincitore dal contatto con Perez, al contrario di domenica scorsa con Hamilton: il messicano, dopo lo scontro con il secondo pilota Red Bull, vede andare in pezzi la sua ala anteriore e con essa il sogno di una rimonta che lo stava portando dalla 17esima posizione alla quarta. Ha approfittato dell’incidente il giovane Norris, portando la sua McLaren tra la Red Bull di Albon e la Mercedes rosa di Perez.
La Renault si sta riprendendo: Ricciardo continua a regalare emozioni e staccate al limite, ma al limite è stato anche il sorpasso di Stroll che, con la sua RP20, accompagna Daniel oltre i cordoli permettendo di essere sorpassato ulteriormente da Norris e Perez. Dunque, buone impressioni per la scuderia francese nonostante il ritiro di Esteban Ocon a causa di un surriscaldamento alla power unit.
Meno buone le impressioni per il futuro ferrarista spagnolo: Sainz mostra a tratti ottime prestazioni ma non riesce a portare a casa buoni risultati come il compagno di squadra. Carlos parte terzo ma chiude in nona posizione, riuscendo però a strappare il giro veloce. A chiudere la zona punti abbiamo l’Alpha Tauri di Kvyat che si porta dietro le quattro monoposto motorizzate Ferrari.
Profondo rosso: Ferrari da horror
Se durante le qualifiche la Mercedes ha presentato in pista un motoscafo, la Ferrari ha fatto quel che poteva con due zattere. Zattere in una gara destinata all’epilogo del Titanic di James Cameron, ma in un cortometraggio di meno di un minuto (e che fa comunque piangere). In questo caso il ruolo dell’iceberg è stato interpretato da Leclerc con un sorpasso azzardato in un momento e zona della pista molto trafficata (curva 3 del primo giro). Le posteriori del tedesco e del monegasco si toccano, l’ala posteriore di Vettel si distrugge, stessa fine per il fondo di Leclerc. Box e ritiro per entrambe.
Charles sa di aver sbagliato e si scusa sui social ancora prima che finisca il GP.
“Ovviamente è stata solo colpa mia, non c’è dubbio. Oggi sono stato uno stronzo, non riesco a trovare altri termini per descrivere quanto accaduto, e quando succedono cose simili è giusto ammetterlo.” – Charles Leclerc
Parziale fortuna all’andata, sfortuna totale al ritorno: per il cavallino modenese si chiude in ogni caso con un rosso negativo l’esperienza in Austria. Pur essendo ancora l’alba di un nuovo campionato, le aspettative della Rossa sembrerebbero già tristemente tramontare, anche se la speranza è l’ultima a morire.
D’altronde, rosso di sera…
Luca Pirli Capitani
(In copertina e nell’articolo immagini di TG24)
Per approfondire, leggi gli articoli di Race Review e segui il podcast di Radio C.A.P., a cura di Lorenzo Martinelli e Luca Pirli Capitani.