Musica

Settanta volte Sanremo

Sanremo

Stasera tutti noi cerchiamo di fare un passo in avanti.

Rula Jebreal

Martedì scorso, mentre metà Italia stava guardando “Big Hero 6” o stava leggendo un buon libro nel silenzio del proprio salotto, il resto delle persone era sintonizzato su RAI Uno. Il motivo, certamente ben noto a tutti, è la prima puntata della 70° edizione del Festival di Sanremo: con uno share che a fine serata oscilla fra il 49,5 ed il 50,1%, ha fatto parlare di sé ancora prima del suo inizio.

Un’edizione all’insegna delle polemiche

Il personaggio più chiacchierato è stato senza dubbio Amadeus, conduttore in carica e direttore artistico del programma, accusato di sessismo a causa di una frase infelice rivolta nel preshow a Francesca Maria Novello, fidanzata di Valentino Rossi e una delle co-conduttrici scelte. “Il mio era un complimento male interpretato che rifarei” affermò in seguito il presentatore, non riuscendo a spegnere l’incendio di commenti infuriati su Twitter.

Ma questa non è senz’altro l’unica cosa ad aver fatto storcere il naso agli spettatori e, soprattutto, alle spettatrici: il testo irripetibile e maschilista della canzone “Strega” del rapper Junior Cally si aggiunge all’elenco, mettendo momentaneamente in dubbio la sua partecipazione al Festival.

Da Don Matteo a San Francesco

Ad aprire la prima puntata non è Amadeus, bensì l’amico e collega Fiorello, che attacca senza troppe cerimonie con un monologo comico: si presenta con l’abito originale di Don Matteo e definisce il personaggio “uno dei pochi Matteo che funziona ancora in Italia” facendoci ridere, ma anche riflettere.

Poco dopo le 22:00 ecco un altro personaggio chiave di questo Festival che già a partire da quello dell’anno precedente è stato al centro di opinioni contrastanti. C’è chi lo definisce un genio della musica, chi solo un incapace con un po’ di seguito: dopo il successo di Rolls Royce, Achille Lauro torna all’Ariston con l’inedito Me ne frego, del quale senza dubbio ha stupito più l’esibizione che il messaggio. Infatti si è presentato sul palco vestito con una tunica che voleva richiamare quella di San Francesco d’Assisi e, nel momento topico del brano, si è spogliato rivelando un improbabile body color carne ricoperto di strass, scatenando l’inevitabile tempesta di complimenti e indignazione sui social.

Com’era vestita, lei, quella notte?

Questa prima puntata è stata inoltre ricchissima di monologhi, come quello criticatissimo di Diletta Leotta a tema bellezza, seguita dall’immancabile Pierfrancesco Favino e da Rula Jebreal che con il suo commovente discorso sul femminicidio guadagna la standing ovation e la commozione della figlia e di tutto il pubblico in sala. “Sono stata scelta stasera per celebrare la musica e le donne, ma sono qui per parlare delle cose di cui è necessario parlare. Certo ho messo un bel vestito. Domani chiedetevi pure al bar “Com’era vestita Rula?”. Che non si chieda mai più, però, a una donna che è stata stuprata: “Com’era vestita, lei, quella notte?”.

Merita infine una menzione speciale l’esibizione di Al Bano e Romina Power che, introdotti dalla figlia Romina Power junior, ci deliziano con un medley che si conclude con l’inevitabile Felicità, canzone che è ormai diventata un secondo inno nazionale. Ma non è tutto: il duo dopo venticinque anni presenta un brano inedito, frutto della scrittura sublime di Cristiano Malgioglio, che però non lascia il pubblico particolarmente entusiasta.

Verso un nuovo Sanremo

I cambiamenti nel tentativo di svecchiare il programma sono numerosi a partire dall’invito di figure apprezzate dai giovanissimi come Elodie e Elettra Lamborghini, ma c’è ancora parecchio da fare affinché venga seguito con passione da questo bacino di utenza. Questa edizione di Sanremo, nonostante una partenza decisamente turbolenta, può ancora fare tanto e regalarci molti altri momenti da ricordare, mi ritrovo quindi ad essere fiduciosa e curiosa riguardo ciò che ci aspetta nelle prossime puntate.

Federica Marullo

(In copertina Amadeus alla settantesima edizione del Festival di Sanremo)


Per approfondire, il commento di Elettra Dòmini alle parole di Amadeus:

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