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Netflix Vs Apple & Disney – Il primato di Scotts Valley non è in pericolo

Netflix, Apple e Disney

La concorrenza nel settore dello streaming è sempre più in aumento. La possibilità di accedere a numerose tipologie di film e serie TV e di poter vederli senza andare al cinema o attendere la canonica settimana prima della puntata successiva ha letteralmente spopolato tra i ragazzi. E ormai Netflix è diventata un’icona della nostra società, proprio perché la piattaforma web rappresenta il modo ideale per poter accedere a migliaia contenuti cinematografici in maniera semplice, efficace e ad un prezzo contenuto. Per tali ragioni, dopo quattro anni di dominio assoluto, dovuto principalmente all’assenza di concorrenti all’altezza, sembra che Netflix ora debba fronteggiare nuovi avversari credibili e aggressivi, pronti a sottrarle il monopolio nel settore.

L’ascesa: tra ambizione e vendetta

Netflix è stata fondata nel 1998 a Scotts Valley da Reed Hastings e Marc Randolph, che, ammirando la crescente influenza che un’altra società oggi leader nel suo settore, Amazon, stava riscontrando, avevano deciso di emulare il modello di business proposto, inserendosi in un mercato emergente, quello del noleggio DVD e videogiochi, per mettersi sulla scia di un rivale allora gigantesco e all’apparenza invincibile, Blockbuster. Anni dopo, Hastings, per giustificare il suo “azzardo” vincente, ha più volte sostenuto di aver avviato Netflix a seguito di una multa, conferitagli proprio da Blockbuster e dovuta al ritardo nella consegna di un VHS.

Nuovi orizzonti e nuove minacce

Oggi, quella piccola azienda è diventata leader nel suo settore, spostandosi gradualmente verso un nuovo business in ascesa, quello dello streaming online, in cui Netflix ha cominciato ad operare dal 2008. Nel 2013, con l’avvio della realizzazione di produzioni originali, tutelate dal suo marchio, come House of Cards, ha incrementato la sua popolarità, fino a raggiungere i 50 milioni di iscritti nel 2014 tra Stati Uniti e America Latina. Successivamente si è diffuso in tutta Europa a partire dal 2015, incrementando anche il numero di lingue e sottotitoli presenti sulla piattaforma. A partire dai prossimi mesi dovrà però affrontare la minaccia di due nuovi soggetti, da poco presenti nel settore: Apple con il servizio Apple TV e il colosso della cinematografia mondiale Disney, che ha da poco lanciato il prodotto Disney+.

La chiave del successo

Netflix però possiede ancora un notevole vantaggio rispetto ai nuovi concorrenti. La presenza di elevate barriere in entrata, di cui sono testimonianza i 160 milioni di iscritti attuali in 190 paesi, rappresenta, per l’azienda di Scotts Valley, un notevole punto di forza, in quanto i potenziali entranti impiegheranno del tempo per raggiungere un tale livello di diffusione internazionale. Anche la presenza di una vastissima selezione di contenuti rappresenta la chiave del successo di Netflix, in quanto i potenziali entranti non possiedono tale disponibilità di prodotti; ci vorrà dunque parecchio tempo, prima che i potenziali concorrenti possano eguagliare la piattaforma Netflix per contenuti e visibilità.

Conseguenza della concorrenza crescente è l’aumento dei costi di produzione per la realizzazione di serie originali o per l’acquisizione delle licenze, mentre gli attori e i registi richiedono salari sempre più elevati. E anche in questo Netflix, grazie alla reputazione che ha acquisito e all’importanza del suo marchio, si trova in un pole-position nel settore, pronta a offrire considerevoli somme di denaro pur di assicurarsi i titoli di numerose serie TV emergenti di sicuro successo.

Una visibilità globale

Un altro fattore di vantaggio competitivo è la localizzazione di contenuti, ossia la realizzazione di prodotti originali che presentano al loro interno tematiche sociali di rilievo per i luoghi in cui questi si diffonderanno. Basti pensare al successo che Narcos ha ottenuto con la sua narrazione fedele del mondo del narcotraffico, il tutto condito da un’eccellente trasposizione dei personaggi presentati, tra cui Pablo Escobar, interpretato dall’attore brasiliano Vagner Moura. Tra le serie emergenti, emerge con forza anche Sintonia, in Brasile, che, grazie alla storia di tre ragazzi nel mondo delle favelas tra povertà e malaffare, è rapidamente diventata popolarissima in Sudamerica. In quest’ambito notevole spinta è stata attribuita ai contenuti in lingua originale e ai sottotitoli (attualmente vengono supportate 23 lingue, sia nell’interfaccia che nella finestra dedicata al servizio clienti).

Un’espansione capillare

Altra ragione che determina il vantaggio di Netflix è la diffusione internazionale. L’intento dell’azienda è quello di diffondersi in maniera capillare in tutte le aree del pianeta, specialmente quelle in cui Netflix non ha ancora raggiunto un successo così vasto, in modo da aumentare il numero di abbonati e procedere con la saturazione del mercato, per impedire ad altri potenziali entranti di raggiungere nuovi utenti.

Anche gli accordi con le Pay-TV, su tutti quelli recentemente stipulati con Sky e T-Mobile, giocano un ruolo fondamentale nel vantaggio competitivo di Netflix. Grazie alla diffusione sulla TV satellitare, anche i clienti più tradizionalisti o meno inclini all’utilizzo delle piattaforme web possono usufruire dell’enorme varietà di contenuti presenti su di esse. Le Pay-TV contribuiscono anche alla progressiva “segmentazione del mercato“, e cioè alla divisione della popolazione in gruppi di clienti distinti sulla base dell’area geografica, dell’età anagrafica e delle preferenze personali, rendendo disponibili una vasta gamma di contenuti a una molteplicità di consumatori.

Parla Hastings: continuità nell’innovazione

Reed Hastings, in una lettera agli azionisti di maggioranza pubblicata a nasdaq.com, ha sottolineato la grande capacità e la lungimiranza di Netflix, che ha sfruttato al meglio le potenzialità del settore in cui opera, investendo in contenuti originali e ottenendo come risultato la rapida conquista del mercato e una diffusione mondiale sempre più accentuata.

Ma perché Netflix può dirsi al sicuro dalle minacce potenziali dei nuovi competitors nel settore? I brand Disney e Apple costituiscono una nuova sfida per Hastings & Co., ma la loro esperienza nel settore dello streaming è ancora agli albori. Disney, nonostante abbia incorporato nel corso del tempo marchi importanti come LucasFilm, Fox, Marvel e Pixar, dovrà affinare le proprie competenze per sopravvivere nel mercato dello streaming, dove l’azienda è ancora debole; e lo stesso vale per il brand Apple, che negli USA possiede una notevole fama ma non in Europa ed Estremo Oriente. Per competere realmente servirà del tempo e questo non farà altro che favorire ulteriormente l’ascesa di Netflix, un marchio affermato e di sicura qualità per gli amanti dello streaming.

Tocca ora a Netflix dimostrare quanto realmente sia cresciuta nel corso di questi anni e mettere in campo tutte le competenze che le hanno consentito di monopolizzare il mondo dello streaming, in modo da vincere una concorrenza sempre più agguerrita e sempre più stimolante.

Stefano Maggio

Da un’idea di: Stefano Maggio, Federico Mazzuca, Jacopo Minarini, Thanh Tri Riccardo Tran

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