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Dieci ragazze per me

Dieci ragazze

E non dieci ragazze normali, per carità. Si parla delle “Magnifiche dieci”, ragazze con il sorriso da post di Instagram con la didascalia living my best life, così naturalmente e, chi lo sa, forse anche un poco artificialmente, perfette, da abbattere qualsiasi campagna sul body positivity – che aveva faticato così tanto per riuscire ad essere preso sul serio e non come giustificazione per i foruncoli sul naso al primo appuntamento.

Antonella Clerici, Diletta Leotta, Emma D’Aquino, Laura Chimenti, Francesca Sofia Novello, Monica Bellucci, Sabrina Salerno, Georgina Rodriguez, Mara Venier e Rula Jebreal (sorpassata la paura della produzione RAI che sfruttasse l’importanza indiscussa dell’evento per dire qualcosa di veramente intelligente e importante). Sono queste le co-conduttrici che siederanno per Sanremo 2020 al fianco di Amadeus (mettendo la sedia un passo più indietro rispetto alla sua…). Abbiamo capito, Amadeus. Sono “ovviamente molto belle”, dagli zigomi marcati al naso all’insù, dalle labbra ai capelli con effetto beach wave che va tanto di moda oggi.

Ma gente, non ho ancora capito cosa ci sia di così sconvolgente nel sentire il solito uomo che si impappina e si ingarbuglia nel trovare le parole giuste davanti a una bella donna. È il cliché più comprensibile del mondo, il motivo per cui l’altro giorno su Instagram ho trovato un meme di una foto di Diletta Leotta con il commento “lascerei mia moglie e i miei tre figli solo per toccarti una tetta”; L’elogio della brillantezza della mente umana e l’evoluzione che ci ha portati al punto di grandezza affascinantemente negativa e positiva in cui ci troviamo adesso, riassunto in due frasi, accompagnato da una leggera sensazione di miseria che si riassume in un Ma cribbio, davvero?

E mi sento forse troppo noiosa, quando penso che darei oro per chiedere a quello stesso signore che vuole un certo tipo di donna in televisione, e che a quanto dice farebbe di tutto solo per toccare la tetta di Diletta Leotta, se sarebbe contento di sapere che quello è l’ideale di donna che probabilmente ha sua figlia. Vorrei fare la stessa domanda ad Amadeus, se ha mai sperato che l’ideale di femmina che sua figlia aveva come riferimento fosse quella che viene considerata per quello che ha da mostrare (e se non lo ha, che se lo rifaccia!) oppure se preferisce pensare che sua figlia abbia sempre avuto un altro ideale, quello della donna che, come un uomo, viene considerata per quello che ha da dire al mondo – e per questo bullizzata sul vestito brutto che porta, sull’etnia o sulla forma irregolare del viso (ogni riferimento a ministre, animali o cose è puramente casuale).

Perdonaci davvero, Amadeus, perché noi alla fine ti abbiamo capito. Abbiamo capito che hai sottolineato il fatto che le ragazze fossero bellissime per fare dei complimenti fini a se stessi. Abbiamo anche capito che non volevi davvero dire che la fidanzata di Valentino Rossi è meritevole di stare a Sanremo perché è capace di stare “un passo indietro” rispetto alla grande figura che è il suo fidanzato maschio etero e virile, perché quando in un’altra intervista ti hanno chiesto se la Meloni sarebbe stata contenta di vedere Rula Jebreal sul palco, hai giustamente ricordato che “la politica non c’entra, Rula Jebreal è una giornalista che parla di donne, e la violenza sulle donne purtroppo riguarda tutte le donne, e anche la signora Meloni sarà felice di ascoltarla”.

Il punto è che è così che noi donne rispondiamo all’ideale di femmina che la televisione spazzatura decide di mostrare alle ragazze oggi, in un mondo in cui l’altro giorno sul corriere tra le notizie compariva – Udite udite- il fatto che Adele sia finalmente dimagrita, e ora sì che è bella da fare invidia e tutti le chiedono consigli (ovviamente non sulle canzoni a cui si dedica). In un mondo in cui chiedono a Scarlett Johansson durante un’intervista che tipo di biancheria stia indossando e a Rihanna cosa cerchi in un uomo a questo punto della sua vita. In un mondo in cui Rula Jebreal sul canale Youtube di Fratelli d’Italia riceve insulti come “Questa e matta lei a bisogno un 30 cm in bocca viva meloni”.

Dietro un grande uomo c’è una grande donna non significa che stia sempre un passo indietro, ma che a volte sia lì a spingere per la lentezza – anche se nel caso di Francesca stare solo un passo indietro è da considerare notevole, trattandosi di un motociclista.

Dobbiamo smentire anche il più piccolo malinteso per sperare di riuscire a illuminare almeno un po’ quella parte del mondo femminile, la maggior parte, che magari ha tanti complessi di bellezza, magari avrebbe voluto avere le tette di Diletta Leotta, magari non viene dichiarata Madre natura a Ciao Darwin, o magari è davvero impeccabile nell’estetica come Rula Jebreal, ma che sceglie di interagire con il mondo come persona, e non come femmina.

Elettra Dòmini

Sull'autore

Vivo nella bellezza delle mie passioni, consapevole che un giorno, quando sarò una grande scrittrice, una ricercatrice di successo, o una professoressa di linguistica in università, tutto quello che mi ha permesso di diventare l'adulta che voglio diventare, lo avrò scelto da sola. Contenta. Ed entusiasta.
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