Mi scusi Professore… ha letto il post che Fioramonti ha scritto su Facebook il 26 dicembre? Quello nel quale annuncia le sue dimissioni, dal momento che la legge di bilancio appena approvata non prevede fondi sufficienti da destinare all’Istruzione. Ha fatto quello che aveva promesso, dopotutto. Mi domando, Professore, come interpreta Lei il termine coraggio di cui parla Fioramonti.
Glielo chiedo perché le dichiarazioni che hanno seguito il gran rifiuto mi sembrano ribaltare il significato che Fioramonti voleva attribuire a questa parola: coraggioso è colui che resta, che si batte, che non si arrende. Ma allora, in questo caso, non si tratterebbe di coraggio quanto piuttosto di vigliaccheria. Ed è anche vero che, forse, il migliore atto di coraggio sarebbe stato imporsi più fermamente nel dibattito che ha preceduto l’approvazione della legge.
Che ne pensa, Professore? Il comportamento dell’ex-ministro potrebbe, invece, essere considerato coraggioso? La sua scelta non è stata forse un atto di ribellione a un sistema che ormai da anni non riconosce il valore e l’importanza della scuola, che proprio Fioramonti ha definito il “motore del Paese”?
Sicuramente, Professore, avrà anche letto il post successivo dell’ex-ministro in risposta alle critiche sulla sua scelta, in cui riserva particolare attenzione ai rimproveri dei compagni di partito. Sottolinea che si sarebbe aspettato un comportamento contrario, ovvero che loro stessi in primis pretendessero le sue dimissioni, minacciate fin da giugno in caso di fondi insufficienti. La coerenza di Fioramonti sembra contrastare con il “far finta di niente” che caratterizza l’atteggiamento della maggior parte dei politici italiani.
Le ragioni che hanno spinto il pentastellato a lasciare prematuramente l’incarico, le vedo e le comprendo. Ciò che non capisco è invece la cronica incapacità italiana di far funzionare la grande macchina della scuola. Se però si continua a ignorare il problema, più che di istruzione, Professore, ci ritroveremo a parlare di distruzione.
Clarice Agostini
Istruzione o distruzione? è il primo articolo di Mi scusi Professore, una rubrica di Clarice Agostini.