Nato il 5 luglio 1986, il pugliese Michele Pirro, nativo di San Giovanni Rotondo, alla sua sesta stagione in Ducati come pilota – collaudatore del Test team, è stato Campione Europeo 125 GP, sei volte Campione italiano nella classe Superstock 1000, una volta nella classe Supersport 600 e tre volte campione italiano in Superbike. Ha disputato inoltre, numerose gare del motomondiale in qualità di pilota wild card, partecipando alla competizione senza però essere iscritto al campionato. Si esibisce per l’ultima volta nel Gran Premio del Mugello il 2 giugno 2019. Viene designato dagli addetti ai lavori il pilota tuttofare, l’uomo in più della Ducati, una garanzia sotto tutti i punti di vista; il che lo rende, in pratica, il terzo pilota della casa di Borgo Panigale.
I primi anni
In un paese piccolo come San Giovanni Rotondo è difficile pensare che qualcuno, un giorno, diventi un pilota. Gli ostacoli da superare molto spesso sono insormontabili e rendono complesso, per un ragazzo, dedicarsi alle moto in un luogo in cui non esistono le strutture adeguate. Tuttavia, nulla ha potuto spegnere la passione del giovane Michele Pirro, che già da piccolo corre con la sua motocicletta, in giro per il paese, per effettuare le consegne del negozio di alimentari gestito dai genitori.
I sacrifici sono tanti, e all’età di 14 anni il padre Raffaele decide di vendere la sua moto per acquistarne una da competizione al figlio. Gli concede anche la possibilità di scendere per la prima volta in pista all’autodromo del Levante a Bitetto, vicino Bari. Da questo momento in poi, la carriera del giovane Pirro si riempie di mille occasioni, che, sebbene non lo rendano uno dei top del settore, possono essere ritenute esperienze utili per chiunque creda di non potercela fare o si lasci abbattere dai problemi della vita.
Nel motociclismo, come in tutti gli sport, ogni componente della squadra, a prescindere dal ruolo che ricopre, è indispensabile per raggiungere l’obiettivo. Per questo, Pirro potrebbe essere considerato uno tra i piloti italiani più esperti in circolazione e un grande esempio di perseveranza e professionalità.
Esordio nel Motomondiale
Il suo esordio avviene nel 2003 all’età di 17 anni a bordo di un’Aprilia RS 125 R nella classe 125 del Motomondiale, in qualità di pilota wild card nel Gran Premio del Mugello, senza però ottenere punti. L’anno successivo corre nuovamente il GP d’Italia come wild card con il RCGM Team FMI e il GP di Valencia in sostituzione dell’infortunato Marco Simoncelli con il team Raucho, piazzandosi rispettivamente al diciannovesimo e al sedicesimo posto in gara.
Prende parte all’intero Campionato Mondiale 125 nel 2005, dove corre per il team Malaguti reparto corse e, con soli 3 punti durante il GP di Cina, conclude la stagione al 33° posto. Contraddistinto dal numero 15 in carena di un’Aprilia RS 125R del team WTR Blauer USA, un anno dopo gareggia ancora una volta nella categoria 125 senza conquistare alcun punto. A seguito di un brutto infortunio, viene sostituito, a stagione in corso, da Andrea Iannone.
Prime vittorie in Superstock e Supersport
Nel 2007 il pilota pugliese debutta in Superstock 1000, in sella alla Yamaha del team Lorenzini, e si aggiudica, per due anni consecutivi, il titolo di campione del mondo. Sempre con la Yamaha YZF R6 partecipa al mondiale Supersport del 2009, conseguendo come miglior risultato in gara il sesto posto sul circuito di Portimao e terminando la stagione al dodicesimo posto in classifica generale. Frattanto, consegue nuovamente il titolo di campione italiano Supersport.
Nella stagione 2010 Pirro mantiene il legame con la squadra Lorenzini in Supersport, ma prende parte anche al GP di Aragon in Moto2, in sostituzione dell’infortunato Vladimir Ivanov del team Racing Gresini, ottenendo così due punti in gara. L’anno seguente entra a far parte delle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato.
In questo stesso periodo corre per il team Gresini Racing in Moto2 insieme al compagno di box Yuki Takahashi, conquistando un terzo posto al GP di Gran Bretagna. La sua prima vittoria risale alla gara del 6 novembre 2011 al GP di Valencia, durante la quale il classe 86 gareggia con il numero 58 in memoria del suo amico Marco Simoncelli, scomparso qualche settimana prima in un tragico incidente; sul podio non mancheranno la dedica e il ricordo di un grande uomo, amico e pilota.
L’arrivo in MotoGP
Nel 2012, Pirro approda in MotoGP alla guida di una FTR MGP12 che sfrutta il regolamento per le CRT (Claiming Rule Team). Nell’ultimo Gran Premio disputato sul circuito di Valencia arriva al quinto posto (primo tra le CRT) e consegue il miglior risultato dell’anno per una moto di quella categoria con un quindicesimo posto e 43 punti nella classifica finale.
Nella stagione successiva viene ingaggiato dal team Ducati Motogp come tester per lo sviluppo della nuova GP13. Durante il tempo in cui partecipa in qualità di wild card, viene chiamato a sostituire, per ben sette gare, l’infortunato Ben Spies del Pramac Racing team e Carlos Checa all’ultimo round del mondiale Superbike, su una Ducati 1199. Continua la sua attività da collaudatore nel 2014, quando sostituisce l’infortunato Carl Crutchlow per il team ufficiale nel GP argentino.
Trionfi nel campionato Superbike
Durante il 2015 il pilota pugliese prosegue il rapporto con la casa motociclistica italiana correndo in Motogp come wild card e nel mondiale Superbike sulla Panigale R al posto di Davide Giugliano; ottiene punti in quasi ogni gara disputata e chiude al ventunesimo posto in entrambi i campionati. In quel periodo domina e vince il Campionato italiano di velocità per la classe Superbike con il team Barni Racing.
Diventa uno dei collaudatori fondamentali per la nuova Desmosedici GP 2016 sulla quale corre, come consuetudine, anche qualche gara. La sua presenza si rivela indispensabile come sostituto di Danilo Petrucci (portacolori delle Fiamme Oro), Andrea Iannone nel team ufficiale e Loris Baz del team Ducati Avintia. Trionfa nuovamente nel Campionato italiano in Superbike 2017 e porta la sua Panigale R alla vittoria in undici gare su dodici. Prende parte a tre gare in Motogp con la terza moto ufficiale e realizza venticinque punti totali.
Nonostante una breve pausa agonistica, causata da una brutta caduta in prova al Mugello nel 2018, scende in pista in tre gare della MotoGP e raccoglie il miglior risultato in carriera con il quarto posto nel GP conclusivo a Valencia. In questa stagione si laurea per la terza volta campione italiano nella categoria Superbike. Nel 2019 gareggia al Mugello in qualità di wild card con il team ufficiale Ducati (di cui fanno parte gli italiani Dovizioso e Petrucci) e chiude al settimo posto nel GP italiano. Sempre come wild card, compete inoltre al Gran Premio di Misano nel campionato mondiale Superbike.
Passato, presente e futuro
Nonostante abbia da poco compiuto 33 anni, continua a ringraziare i propri genitori per aver contribuito a realizzare, giorno dopo giorno, il suo sogno. Tra i molteplici avvenimenti che lo hanno portato a diventare collaudatore Ducati e pilota wild card, il più importante e significativo è stato il legame con Marco Simoncelli: tra i due, infatti, si instaurò un rapporto fraterno, grazie alla loro passione in comune.
Attualmente Pirro è sposato con Patrizia e afferma di vivere una vita felice e serena. L’unico desiderio che dichiara di voler esaudire per completare il suo percorso è di essere ricordato, un giorno, non come un pilota qualsiasi né come semplice collaudatore o wild card, ma come un campione, non tanto per i titoli, quanto per il suo essenziale contributo al motociclismo italiano, frutto di fatica e di impegno costante.