
Di certo il 4 novembre 2018 passerà alla storia: non, come si penserebbe, per il centenario dell’armistizio che sancì la vittoria italiana contro l’Impero Austro-Ungarico, bensì per le polemiche. Infatti, anche se le immagini della prima guerra mondiale sono ormai uno sbiadito ricordo, negli ultimi giorni un video è divenuto terreno di una battaglia politica attualissima tra Ministero della Difesa e Consiglio dei Ministri.
Ma andiamo con ordine: in occasione dell’imminente centenario il ministro della difesa Elisabetta Trenta ha divulgato un manifesto che ben presto è salito agli onori della cronaca. Infatti l’ex generale Marco Bertolini, in servizio fino al 2016, ha criticato la locandina affermando che era adatta “alla festa della mamma” e che “umilia i nostri caduti”. Alle polemiche su un manifesto “buonista”, però, hanno fatto seguito nuovi scontri di natura opposta: nella fattispecie, il video realizzato dal Ministero della Difesa per i festeggiamenti di oggi è stato censurato perché “troppo militaresco”. Questo il responso del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria guidato dal pentastellato Vito Crimi. Il Movimento Cinque Stelle è notoriamente anti-militarista, ma questo divieto sembra aver sollevato più di una protesta.

Manifesto per la giornata delle forze armate del 4 novembre, pubblicato dal Ministero della Difesa il 21 ottobre scorso.
La pellicola, girata in Sardegna da militari italiani, mostra i nostri soldati impegnati in azioni di combattimento e salvataggio, mentre una voce narrante recita “Soldier“, una poesia di un reduce del Vietnam. Tanto è bastato perché da Palazzo Chigi arrivasse il veto. Il nuovo filmato era una versione tagliata di un precedente video realizzato dall’allora Ministro Roberta Pinotti: dall’originale, insomma, erano già state espunte le scene ritenute più “crude”.
Si aspetta ancora la risposta definitiva dal Consiglio, ma la censura è ormai quasi sicura: intanto le polemiche non si placano, perché il rischio concreto è che in molte città italiane il 4 novembre passi in sordina.
Ecco, nell’ordine, l’ultima edizione del filmato e a quella originale:
https://www.youtube.com/watch?v=AjV1jAGq5qk (versione censurata)
https://www.youtube.com/watch?v=zocUKei65rs (versione integrale)
Francesco Faccioli